Simbolismo e scaramanzia, fascino ed ambizione. La sfera sportiva è da sempre contrassegnata dalla variabile impazzita dell’emotività, da quell’effetto mistico che accomuna atleti ed appassionati, rendendoli rispettivamente eroi e cornice all’interno di uno scenario magico. Nel mondo del pallone, sin dalle sue origini, una semplice cifra incisa sulla maglia rappresenta l’apice, celebrato proprio in data odierna. Per molti è un martedì qualunque, ma per gli amanti del rettangolo verde è semplicemente il 10/10, il giorno del calcio: il Re dei numeri che, oggi come ieri, continua ad incantare in Serie A.
Il numero 10, nel calcio, raffigura il tutto, la completezza assoluta, la leadership tecnica e carismatica. Il prescelto per indossare la maglia con le due magiche cifre porta con sé un peso di responsabilità maggiore, stringendo un patto di fiducia ancor più sincero con l’ambiente che lo circonda. I primi ricordi di chi si immerge da bambino nel mondo del rettangolo verde si legano il più delle volte a chi ha saputo vestire con onore ed orgoglio una casacca così prestigiosa, divenendo un simbolo, una bandiera, per le generazioni future e per l’eternità. Seppur i tempi adesso siano apparentemente cambiati, l’incantesimo del decimo giorno d’ottobre continua a rimanere tale.
I numeri 10 di oggi in Serie A, tra passato e presente
Fin dalle proprie origini, la Serie A è sempre riuscita ad attirare e a far fiorire diversi talenti purissimi, in grado di iscrivere per sempre il loro nome nella storia di questo sport. Basta citarne tre in particolar modo, i quali non hanno neanche di bisogno di presentazioni e descrizioni approfondite. In ordine cronologico, Diego Armando Maradona è l’eterno numero 10 del Napoli. Un’autentica divinità per il popolo partenopeo, che oggi come ieri lo omaggia come il più grande di tutti i tempi.
In maniera analoga, per gli amanti di Roma e Juventus, due campioni assoluti come Francesco Totti e Alessandro Del Piero rappresenteranno per sempre degli idoli intramontabili, capaci di compiere gesta straordinarie con quel numero sulle spalle. Questi, come tanti altri, sono modelli totali da cui gli attuali professionisti prendono spesso spunto per ambire ai grandi obiettivi. Tra passato e presente, anche nei tempi odierni alcuni interpreti indossano la 10 in Serie A dimostrando costantemente di meritarla. Abbiamo selezionato fra loro quattro protagonisti assoluti di questo avvio di stagione.
Rafael Leao | I numeri 10 di oggi in Serie A
In seguito all’addio di Brahim Diaz al termine della scorsa stagione, rientrato al Real Madrid, la maglia numero 10 del Milan era rimasta vacante. La società rossonera non ci ha pensato su due volte, il prestigio di quella casacca sarebbe dovuto toccare a Rafael Leao. L’esterno portoghese raffigura lo spirito funambolico ed imprevedibile del Diavolo, incarnando al meglio sentimenti di forte attaccamento ed insaziabile fame di gloria. Grazie alle sue giocate il popolo meneghino sogna in grande e gioisce per traguardi d’applausi. Svariati meriti per il trionfo Scudetto del 2021/2022 e per l’approdo in semifinale di Champions League nella scorsa stagione sono indubbiamente suoi. Adesso continua a raccogliere i frutti seminati dal suo talento innato, indossando i panni del leader indiscusso.
Lautaro Martinez | I numeri 10 di oggi in Serie A
Se da una sponda di Milano il numero 10 è contenuto in ottime mani, di certo non si può parlare in termini differenti per l’altra rappresentativa del capoluogo lombardo. Tra le fila dell’Inter, infatti, milita un campione totale, prossimo alla consacrazione definitiva. Lautaro Martinez, soprattutto in questa fase, è il calciatore completo che ogni grande squadra sognerebbe di avere in rosa. Un centravanti stratosferico, preparato al meglio sotto ogni punto di vista e capace di fare la differenza anche con una sola giocata. Ha avuto la pazienza di attendere il suo momento, di crescere nelle retrovie nerazzurre, prima di divenirne una vera e propria bandiera dei nostri giorni. Le doti da capocannoniere, inoltre, lo innalzano ancora di più ad elemento devastante in Serie A, ponendolo senza ombra di dubbio nell’Olimpo dei migliori.
Nico Gonzalez | I numeri 10 di oggi in Serie A
Una piacevolissima new entry in questa lista, del tutto meritevole di farne parte, è certamente Nico Gonzalez. Il talentuoso attaccante argentino, stagione dopo stagione, si è dimostrato in grado di divenire un punto di riferimento inamovibile per la Fiorentina. Non sono mancati i momenti di difficoltà, ma se c’è un dettaglio che non va affatto sottovalutato è che in questo avvio di stagione in Serie A lui è stato il trascinatore incontrastato della Viola. La società gigliata gli ha consegnato la maglia numero 10 proprio a partire dall’attuale annata in corso, lui sta ripagando la fiducia con prestazioni da campione in campo ed anche fuori dal rettangolo verde. Il recente rinnovo fino al giugno del 2028, infatti, è un segnale tangibile di amore viscerale per la squadra toscana, nella quale ha voglia di incidere sempre di più anche in ottica futura.
Luis Alberto | I numeri 10 di oggi in Serie A
L’ultima menzione in questa lista, ma non meno prestigiosa, non può che rivolgersi a lui. Un certo Alvaro Morata lo ha recentemente definito come uno dei giocatori più sottovalutati degli ultimi 25 anni. Non si può far altro che concordare con le parole dell’ex Juventus: ogni descrizione sarebbe superflua per presentare Luis Alberto, il Mago della Lazio. Il centrocampista spagnolo è un giocatore diverso da tutti gli altri, dotato di un estro e di una tecnica fuori dal comune. Ad ogni tocco di palla può scaturire, per l’appunto, una magia. Vederlo giocare è un piacere assoluto per ogni appassionato, così come per la squadra biancoceleste. Non a caso Sarri non rinuncia mai a lui, chiave primordiale di gioco per i capitolini. Il numero 10 è suo, non può essere altrimenti. Una gioia per gli occhi, l’essenza del centrocampista perfetto. Un esempio da mostrare quotidianamente in tutte le scuole calcio.
La speranza per il futuro
Oggi come ieri, i numeri 10 in Serie A rappresentano quella fascia ristretta di giocatori che dimostra costantemente di avere quel quid in più rispetto agli altri. È indubbiamente vero, però, che i tempi sono diversi in confronto al passato. Il Dio denaro determina l’intero ecosistema calcistico, troppo spesso negli ultimi anni abbiamo assistito ad assegnazioni discutibili di questa cifra così prestigiosa. La speranza per il futuro è che si possa prendere esempio da quegli interpreti, come i sopracitati, in grado di indossare la maglia più ambita in maniera ideale e consapevole, per continuare a rendere omaggio ad uno dei simboli più intoccabili del mondo del pallone. Ed allora, buon 10/10 a tutti: con l’augurio di ammirare nuove bandiere che possano lasciare il segno per l’eternità.