4 marzo 2018, tre anni dalla scomparsa di Davide Astori

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La vita à un brivido che vola via, tanto per parafrasare una nota canzone di Vasco Rossi. Questo devono aver pensato i compagni di squadra di Davide Astori, tragicamente scomparso una domenica mattina di tre anni fa. 

Astori, una mattina diversa dalle altre

È la ventisettesima giornata di Serie A, il 4 marzo 2018. La Fiorentina deve affrontare l’Udinese, gara delle 12:30. I viola scendono nella hall dell’hotel per fare colazione. Il capitano Davide, stranamente, non è presente. I compagni di squadra sono sorpresi: solitamente, è il primo a farsi vivo, sempre tempestivo nel suo appuntamento per caricare gli altri. Si alzano i sospetti, qualcuno va controllare. Astori, che dorme in camera da solo, viene ritrovato deceduto sul proprio letto. Una scoperta agghiacciante, che lascia il club e tutta la Serie A nello sconforto. Il resto del programma sportivo e la partita stessa sono rinviati, il campionato prosegue praticamente in un lutto perenne. Il match successivo i toscani sconfiggono 1-0 il Benevento e Vitor Hugo, il marcatore, alza le braccia al cielo nel segno del suo ricordo.

Nella gara di ieri del Milan, Stefano Pioli, suo allenatore nell’anno della scomparsa lo ha voluto ricordare così: “A volte le coincidenze rendono strani questi momenti. Anche tre anni fa dovevamo giocare contro l’Udinese. Dicono che con il tempo tutto passa, ma non è così per chi ha conosciuto Davide. Era un ragazzo speciale ed è sempre con noi“. Chi ha lavorato con lui, infatti, ha sempre parlato di un ragazzo umile, sincero, lontano dai riflettori, concentrato al massimo sui propri obiettivi. Difensore centrale con un buon senso della posizione e della marcatura, dove ha giocato ha raccolto stime per la sua professionalità; dagli inizi col Pizzighettone al Cagliari, dalla Roma alla Fiorentina, club dove ha mestamente concluso la sua carriera, strappata via a soli 31 anni.

4 marzo 2018, tre anni dalla scomparsa di Davide Astori

Le iniziative per il ricordo

La Lega Serie A è stata la prima a mobilitarsi per ricordare il giocatore. Al minuto 13′ di ogni match giocato, infatti, ha campeggiato sul tabellone l’immagine di Astori, correlata dalla scritta “sempre con noi“. Giocatori e allenatori si sono allineati nel ricordo, fermando il gioco per qualche istante e battendo le mani per lui. Anche il sindaco di Cagliari, Dario Nardella, si è mobilitato con un Tweet per dedicargli un murales, poiché: “Nessuno se ne va se vive nel cuore di chi resta. E Davide resta nei nostri cuori“. Allo Sardegna Arena, inoltre, è stato esposto uno striscione con la semplice, ma significativa scritta: “Ciao Davide“. Conclude la girandola della memoria proprio il club gigliato, sfoggiando sul proprio profilo Twitter la fascia da capitano in sua memoria, tutt’oggi ancora impiegata da German Pezzella

Nonostante tutto, a distanza di tre anni, abbiamo scoperto che questa ferita fa ancora male. Da quel fatidico 4 marzo, tutto il mondo dello sport si è sempre unito al cordoglio della scomparsa di un giocatore semplice e mai rancoroso. Dal 4 marzo rimpiangiamo un po’ tutti che qualche compagno di squadra non abbia dormito con lui; quest’ultimo, infatti, avrebbe potuto chiamare soccorsi. Da quel 4 marzo ci ricordiamo come la vita sia composta di attimi e di come dovremmo godere di ogni momento.

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