80 anni di leggenda: auguri a Pelè, mito del calcio mondiale

0

Oggi sono in pochi a poter dire di averlo visto giocare in tv, pochissimi quelli che lo hanno affrontato, ma per tutti sarà sempre un mito del calcio: compie oggi 80 anni Pelè, icona del pallone brasiliano e mondiale. Edson Arantes do Nascimento (nome e cognome di battesimo) è il Calciatore del Secolo per la FIFA, per il Comitato Olimpico Internazionale e per l’International Federation of Football History e Statistics (IFFHS). E’ Pallone d’oro FIFA del secolo e l’unico calciatore al mondo ad aver ricevuto il Pallone d’oro FIFA onorario.

Una leggenda che ha deliziato il calcio mondiale tra gli anni ’50 e ’70 con la maglia del Santos e quella della nazionale brasiliana, con la quale ha vinto tre campionati del mondo. E’ l’unico giocatore nella storia ad esserci riuscito. Il settimanale statunitense Time lo ha inserito tra le 100 icone più rappresentative del XX secolo, e nel 2011 è stato dichiarato “Patrimonio storico-sportivo dell’umanità”. Oggi Pelè compie 80 anni e il mondo tributa il giusto riconoscimento per un campione a tutto tondo.

Pelè, 80 anni di leggenda: la storia di un fuoriclasse unico nel suo genere

80 anni di leggenda: auguri a Pelè, mito del calcio mondiale

Conosciuto anche come “O Rei” o “La Perla Nera”, soprannomi che nel corso della sua vita gli saranno attribuiti, Pelè nasce a Três Corações (nome che deriva dalla cappella dei “Santissimi Cuori di Gesù, Giuseppe e Maria”). Il suo percorso nel mondo del calcio comincia a Bauru, cittadina dello stato di San Paolo dove si trasferisce con la famiglia all’età di cinque anni. Essendo povero, da bambino non poteva comprarsi un pallone per giocare ma si arrangiava con un calzino riempito di carta oppure con un frutto di mango.

Di lì a poco inizia a giocare per il Bauru, una squadra dilettantistica locale. All’età di 15 anni arriva già la svolta decisiva. Waldemar de Brito, ex nazionale brasiliano degli anni ’30 e ’40, convinse Pelè a fare un provino per il Santos, ampiamente superato. De Brito, di fatto lo scopritore di ‘O Rei’, disse ai dirigenti della squadra carioca che quel ragazzino sarebbe diventato il giocatore più forte del mondo.

Edson gioca per una stagione nelle giovanili del Santos e poi approda subito in prima squadra. Il debutto avviene nel 1957 in amichevole contro il Corinthians de Santo André segnando anche un gol da subentrato. All’inizio della stagione successiva Pelè gioca stabilmente in prima squadra e diventa capocannoniere del Campionato Paulista. Prestazioni che non passano inosservate tanto da meritargli la prima convocazione con la nazionale del Brasile dopo soli dieci mesi dalla firma del suo primo contratto professionistico. Negli anni successivi il fortissimo attaccante del Santos farà gola a diversi club europei come Real Madrid, Juventus, Manchester United e Inter. Per evitare un possibile trasferimento, il governo brasiliano nel 1961 dichiara Pelè “tesoro nazionale”.

Pelè, 80 anni di leggenda: i trofei con il Santos e il tramonto della carriera ai Cosmos

Pelè gioca con il Santos fino al 1974. In 19 stagioni con la maglia carioca, ‘O Rei’ vince 10 titoli paulisti e 5 Taça Brasil consecutive dal 1961 al 1965. A questi si aggiungono 3 Tornei Rio-San Paolo, 1 Taça de Prata, 2 Coppe Libertadores, 2 Coppe Intercontinentali e una Supercoppa dei Campioni Intercontinentali. Tra gli anni Sessanta e Settanta, il Santos era considerato una delle squadre più forti del mondo. Per un certo periodo, i carioca cominciarono a girare mezzo mondo per disputare tantissime amichevoli. Tutti volevano vedere il leggendario ‘O Rei’, non un semplice giocatore ma un artista con il pallone fra i piedi. Destro, sinistro e testa. Pelè segnava in tutti i modi inventando nuove giocate come la famosa drible de vaca, ovvero lasciava passare il pallone (senza toccarlo) verso un lato del portiere per poi lanciarsi su quello opposto.

Nel 1975, dopo un anno di assenza dai campi di gioco, Pelè decide di concludere la carriera negli Stati Uniti firmando per i New York Cosmos. La compagine della North American Soccer League (NASL) che offre al brasiliano 4,5 milioni di dollari per tre anni. Vince il campionato nel 1977 e in tutte le stagioni di militanza in America viene inserito nell’All-Star Team della NASL.

La gloriosa carriera di ‘O Rei’ si chiude il 1° ottobre 1977 con un’amichevole tra Santos e New York Cosmos. Pelè gioca un tempo con ognuna delle due squadre e alla fine della partita, impugnando una bandiera del Brasile e una degli Stati Uniti, viene portato in trionfo dai compagni di squadra. Ma quanti gol ha segnato il fuoriclasse brasiliano? La FIFA attribuisce all’attaccante 1.281 reti, comprese quelle realizzate in gare non ufficiali (oltre 500). Un numero che ad oggi gli vale il titolo di miglior goleador della storia del calcio.

Pelè, 80 anni di leggenda: le statistiche con la nazionale brasiliana

80 anni di leggenda: auguri a Pelè, mito del calcio mondiale

Ci sarà pure un motivo se il ct del Brasile, nel 1957, decide di far debuttare nella prima squadra del Brasile un ragazzino tre mesi e mezzo prima del suo 17° compleanno. Era il 7 luglio: Pelè realizza il sogno esordendo con la nazionale verdeoro nella supersfida contro i rivali dell’Argentina, che alla fine vincono 2-1. L’unico gol della Seleçao lo realizza proprio ‘O Rei’. In occasione dei Mondiali del 1958 in Svezia, il ct Vicente Feola convoca anche Pelè, che debutta nella fase a gironi contro L’URSS. ‘O Rei’ diventa il giocatore più giovane ad aver disputato una fase finale della Coppa del Mondo.

Il fuoriclasse del Santos trascina i verdeoro in finale segnando quattro reti, di cui tre solo nella semifinale contro la Francia. La finalissima contro i padroni di casa della Svezia termina 5-2 per il Brasile, che conquista il primo Mondiale della sua storia grazie anche a una doppietta di Pelè. L’attaccante diventa il più giovane di sempre ad aver disputato una finale dei Mondiali di calcio (17 anni e 249 giorni).

Nel 1962 il fuoriclasse del Santos partecipa ai Mondiali in Cile. Nella seconda gara del torneo rimedia però un infortunio ed è costretto a saltare tutte le altre partite della competizione. A spuntarla in finale saranno proprio i verdeoro. Quattro anni dopo, ai Mondiali 1966 in Inghilterra, ‘O Rei’ rimedia un altro infortunio al ginocchio contro la Bulgaria e salta il secondo match contro l’Ungheria. Torna a disposizione per la terza gara ma subisce altri duri interventi. Dal momento che le sostituzioni erano esaurite, è costretto a giocare il resto della gara zoppicando. Il Brasile sarà eliminato al primo turno, come non accadeva dal 1934.

Il Mondiale del 1970

Pelè prende parte anche all’edizione 1970 del campionato del mondo, questa volta in Messico. ‘O Rei’ stabilisce altri record. Oltre a realizzare sei gol in altrettante, diventa in contemporanea con il tedesco Uwe Seeler l’unico giocatore ad aver segnato in quattro edizioni della Coppa del Mondo. In seguito si aggiungerà alla lista anche il tedesco Miroslav Klose. Il Brasile di quel periodo, probabilmente la squadra più forte di tutti i tempi, arriva in finale e batte 4-1 l’Italia che in semifinale aveva sconfitto 4-3 la Germania ai supplementari nella celebre ‘Partita del Secolo’. ‘O Rei’ segna il gol del vantaggio svettando in cielo su Burgnich e fornendo due assist per i gol di Jairzinho e Carlos Alberto. Diventa anche il secondo giocatore dopo il brasiliano Vavà a realizzare un gol in due finali mondiali.

Ad oggi, Pelè è il miglior marcatore di sempre nella storia del Brasile con 77 reti in 92 partite. Con lui e Garrincha in campo, la nazionale verdeoro non ha mai perso una partita.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui