Il contratto scaduto lo scorso giugno e, soprattutto, un fisico non più al passo con il gioco moderno a causa dei troppi infortuni in avuti in carriera. Devono essere balenate queste e molte altre cose a Davide Santon prima di annunciare il suo ritiro dal calcio giocato. Ad annunciare la notizia, a soli 31 anni è stato lo stesso terzino ex Roma e Inter, il secondo ex di entrambe a dire addio questa stagione, sul suo profilo Instagram.
“La passione, la dedizione, l’adrenalina, il lavoro di squadra e il divertimento di questo sport sono state la mia motivazione fin da bambino. Ho vissuto il viaggio più bello, imprevedibile, umiliante e stimolante. Questo è stato un viaggio incredibile ma sono ottimista riguardo al nuovo capitolo della mia vita“.
Queste alcune delle parole utilizzate da Santon per annunciare il suo ritiro. Aggiungendo anche le principali motivazioni che lo hanno portato a questa decisione:
“Dopo 3 operazioni al ginocchio destro e quest’ultimo problema al sinistro non mi e’ possibile giocare come vorrei. Ho ricevuto delle offerte ma rischierei le protesi, non piego più il ginocchio ed anche il flessore è andato“.
Ritiro Santon: la carriera del “Bambino” lanciato da Mou
Una carriera iniziata nel migliore dei modi: la benedizione di Mourinho che lo schierava con continuità, ricevendo grandi prestazioni in cambio. Chiunque infatti, pensando a Santon, ricorda quella partita: Inter-Manchester United, con Davide in una marcatura su CR7 praticamente impeccabile. Pallone d’oro completamente annullato in partita e una carriera che sembrava pronta a decollare definitivamente.
La stagione successiva al suo esordio, complice un grave infortunio, vede poco il campo e tra prestiti e cessioni finisce prima al Cesena e poi al Newcastle. In Premier rimane un paio di stagioni prima di tornare all’Inter, che necessitava di alternative sulle fasce e calciatori cresciuti nel proprio vivaio per le liste UEFA. Lentamente torna a scalare le gerarchie ma ancora una volta il suo fisico non riesce a sorreggere le volontà del calciatore. Nuovi infortuni, insieme a molte prestazioni al di sotto delle aspettative lo portano nuovamente ai margini della squadra. A giugno 2018 passa alla Roma nell’ambito dell’operazione Nainggolan.
Tra le fila dei capitolini sperava di ritrovare la titolarità o quantomeno il campo più spesso. Complici nuovi guai fisici e delle prestazioni sempre più sottotono, sia Fonseca che poi Mourinho lo lasciano sempre più spesso in panchina. A giugno il suo contratto con i giallorossi è scaduto e da qui, la scelta di smettere con il calcio giocato da parte di Santon e annunciare il proprio ritiro. Una carriera che sarebbe potuta essere molto più grande di quella che è stata. Limitata troppo spesso da un fisico fragile che ha fatto attraversare brutti momenti a Davide.