Dopo l’attesissimo arrivo, nell’estate scorsa, di Pirlo come nuovo allenatore della Juventus, siamo quasi giunti al momento di fare un bilancio definitivo di stagione.
Alcuni verdetti già li abbiamo, come la prematura uscita dalla Champions League e la vittoria in Supercoppa italiana. Altri invece li avremo a breve, come la finale di Coppa Italia e la volata per assicurarsi un posto tra i primi quattro in Campionato. Nonostante la stagione non sia ancora conclusa il popolo juventino si divide in due: chi vuole che Pirlo se ne vada e chi invece vuole che resti. Che cosa conviene fare alla dirigenza bianconera alla luce di quanto visto finora?
Proviamo ad approfondire la questione, cercando di valutare i pro e i contro di un ipotetico esonero dell’allenatore in forza alla Juventus.
Allenatore Juventus: i pro dell’esonero
A leggere i commenti sui social, e sentire parlare molti tifosi juventini, Pirlo andrebbe esonerato a fine stagione. Che cosa porterebbe di buono questa scelta?
Sicuramente l’allenatore bresciano sta pagando l’inesperienza nel gestire uno spogliatoio complicato come quello bianconero. Occupato da senatori, personalità forti e nuovi innesti, in una piazza abituata a vincere e che porta con sé grande pressione.
Ecco che quindi, l’arrivo di un allenatore più esperto, potrebbe garantire maggior equilibrio e coesione nel gruppo. Al contempo, quest’anno non si è vista una vera e propria identità di squadra. Con partite giocate tra alti e bassi e configurazioni di gioco variate molto spesso.
Quasi a dimostrare un po’ di confusione e incertezza nel trovare la formula adatta per i suoi giocatori. Anche per questo motivo un allenatore più navigato potrebbe dare un po’ di ordine, garantendo quantomeno una continuità di interpreti e di espressione calcistica.
Ultimo motivo è la piazza che, dopo una stagione deludente, sente il bisogno di rinnovamento e di una dimostrazione di forza da parte della società.
I contro dell’esonero
Alla luce di quanto visto finora, nonostante il gioco non abbia avuto continuità, Pirlo ha dimostrato di avere idee e buoni principi. Che vantaggio ci sarebbe stato nello scegliere un allenatore che ha la volontà di esprimere un determinato gioco senza poi dargli il tempo per metterlo in pratica?
Bisogna tener conto che, ogni cambiamento, necessita di tempo. A maggior ragione quando è complicato, vuole essere duraturo e combacia con un anno disastrato per via di una crisi epidemiologica.
Dunque, se a inizio stagione si propende per una scelta coraggiosa, quanto è vantaggioso gettarla nel cestino a fine stagione?
Un altro contro nell’esonero dell‘allenatore della Juventus è il suo ingaggio. La squadra di Torino non sta vivendo un periodo economicamente florido, e gli allenatori di rilievo si fanno pagare, anche profumatamente.
Un ultimo “contro” sarebbe rappresentato dal fatto che, in tre stagioni, verrebbero cambiati tre allenatori. Dunque si è portati a chiedersi: la dirigenza è in grado di scegliere in modo accurato e in prospettiva?
Deve stare attenta dunque la società, se vuole esonerare l‘allenatore della Juventus senza incappare in alcun danno di immagine.
Considerazioni
Abbiamo fatto emergere solo alcuni punti, quelli a nostro avviso più importanti, tra i pro e i contro nell’esonerare Andrea Pirlo come allenatore della Juventus.
Siamo consapevoli che, in caso di mancato raggiungimento di un posto Champions, il licenziamento sarebbe quasi scontato. Siamo anche consapevoli era da anni che la Juventus non viveva una stagione così buia.
C’è però da dire che la squadra di Torino sta vivendo un periodo di profondo cambiamento, una rifondazione che inevitabilmente comporta stagioni più complicate. Non si può pretendere di vincere sempre, e non si può nemmeno pretendere che i giocatori siano eterni.
Inoltre entrare in un ambiente nuovo e assimilare la sua filosofia non è una cosa immediata, e la Juve in questi anni ha cambiato tanto, in tutti i ruoli.
Dunque sì, ci sono sicuramente dei pro in un ipotetico esonero di Pirlo, ma ci sono anche dei contro. Staremo a vedere quanta pazienza ancora riuscirà a portare la dirigenza, quanta fiducia vorrà dargli e quanto la piazza riuscirà a sopportare.
Si può presumere che in caso di raggiungimento degli obiettivi, in questo caso vittoria della Coppa Italia e posto Champions, Pirlo possa mantenere la panchina. Questo salvo occasioni di mercato, tanti infatti sono gli allenatori sulla piazza, bisognerà anche considerare lo sforzo economico che la società potrà compiere.
Noi rimaniamo alla finestra a osservare un finale di stagione più incerto che mai, pronti a darvi ogni notizia non appena ci sarà.