Torna la nostra rubrica sugli allenatori subentrati, prendendo in esame solo chi ha almeno 5 partite alle spalle. Oggi sarà la volta di Igor Tudor, subentrato a Di Francesco come allenatore dell’Hellas Verona. Quattro vittorie, tre pareggi ed una sola sconfitta. Un totale di 15 punti da quando Igor Tudor ha preso il comando dell’Hellas Verona. Un cambio di marcia netto rispetto a Di Francesco, che ha raccolto tre sconfitte nelle sue uniche partite sulla panchina dei giallo-blu. Mentalità più offensiva, nonostante la fama da difensivista, e gioco aperto contro chiunque. Così ha già sconfitto Roma, Lazio e Juventus, sfiorando anche l’impresa contro il Milan. Alla fine dell’11 giornata, qualsiasi cosa succeda, l’Hellas si troverà nella parte sinistra della classifica. Tudor ed i suoi ragazzi però, non sembrano volersi accontentare. La prossima domenica arriverà il Napoli di Spalletti e ci sarà un’ulteriore banco di prova per le ambizioni degli scaligeri.
Un cambio di gioco totale rispetto alle prime giornate. Con Tudor il Verona si è visto più volenteroso di comandare la partita. Meno attendista in confronto all’era Di Francesco. Piuttosto che aspettare l’avversario nella propria metà campo, per cercare di ripartire sugli esterni, Tudor vuole comandare il gioco. Proprio per questo ha rimesso un palleggiatore dai piedi fatati come Veloso a comandare le proprie azioni. Con Ilic che lo supporta nel creare occasioni e linee di passaggio.
Simeone, Barak e Kalinic: il Verona ritrova i gol grazie a Tudor
Chi ha maggiormente beneficiato del cambio in panchina è sicuramente il pacchetto offensivo dell’Hellas. Le bocche da fuoco del Verona sembrano rinate sotto la gestione Tudor. Antonin Barak sta tornando ai livelli dello scorso campionato, quando con 7 gol e 3 assist ha contribuito alla fantastica stagione dell’Hellas di Juric. Persino Kalinic sembra tornato un buon sostituto da far subentrare a gara in corso: già 3 reti per lui in appena 305 minuti giocati. Nonostante questa media, Kalinic rimarrà un sostituto. Infatti è impensabile riuscire a togliere il posto da titolare a Giovanni Simeone. Il Cholito sta attraversando un momento di forma fantastico, nel quale trasforma in gol ad ogni palla toccata.
Al momento lo score di Giovanni Simeone è di 8 reti in 10 presenze, tutti segnati sotto la gestione Tudor. Un attaccante che sembra decisamente un altro giocatore. Messo finalmente al centro di una manovra offensiva che lo porta a sfruttare al meglio le sue doti, Simeone ha cambiato drasticamente il suo rendimento grazie all’allenatore croato. Rendimento riconosciuto anche da papà Diego: “Ho ricevuto i complimenti di mio padre, mi ha detto che ho giocato la miglior partita della mia carriera“. Sono state le parole del Cholito dopo le quattro reti rifilate alla Lazio. Con un attacco così opprimente, anche in fase di pressing, per gli avversari, e le big fatte cadere lungo il cammino, l’obiettivo non può più essere una tranquilla salvezza. I giusti interventi sul mercato di gennaio possono consegnare a Tudor e al Verona i mezzi per puntare più in alto, a sentire la musica in Europa.