Il calciomercato è partito forte, anzi, fortissimo per quanto riguarda il cambio allenatori in Serie A. Un trambusto di quelli che non si vedono spesso, e che sono destinati a rimescolare le carte in tavola, i valori in campo e non solo.
Se l’addio di Conte è stato un fulmine a ciel sereno per i tifosi dell’Inter, lo è stato altrettanto quello di Simone Inzaghi per i tifosi della Lazio. La panchina vuota però, in entrambi i casi, è durata poco.
L’allenatore ex biancoceleste è approdato proprio nella panchina dell’Inter, ed è stato sostituito da Maurizio Sarri. Dall’altre parte di Roma, sponda giallorossa, i tifosi hanno accolto con grande entusiasmo il ritorno in Serie A di Mourinho, uno degli allenatori più vincenti.
Per non parlare poi della Juventus, che esonera Pirlo a favore del ritorno di Massimiliano Allegri, pronto a tornare a vincere. Torna anche Luciano Spalletti, pronto a sedersi sulla panchina del Napoli con Gattuso che invece andrà alla guida della Fiorentina.
Infine, si starebbe discutendo anche di Patrick Vieira per guidare la Sampdoria, ma questo è un altro capitolo.
Il ritorno di 4 allenatori in Serie A, Allegri e Mourinho
Quello che vogliamo mettere in luce in questo articolo è il ritorno di 4 allenatori di spessore in Serie A. Siamo convinti che, tutti loro, abbiano ricevuto altre offerte per sedere su panchine anche all’estero.
Perché allora scegliere proprio la Serie A? Il primo di cui parliamo è Allegri, che ritorna alla guida della Juventus dopo due stagioni di stop. Spesso messo in discussione durante il suo periodo a Torino, bramato come non mai nel corso della sua assenza.
Il feeling che si era creato tra la società, la piazza e Allegri è indiscutibile, così come è fuori discussione che la Juve resti una piazza di primissimo livello. L’obiettivo è quello di tornare a vincere, e questo a Max piace molto.
Inoltre torna con una nuova sicurezza, la legittimazione del lavoro svolto in precedenza dal momento in cui, dopo di lui, i risultati sono stati più bassi. Dunque torna con la consapevolezza di aver maggior voce in capitolo, e una posizione più stabile.
Altro discorso per Mourinho che, a dirla tutta, non arriva da grandi annate. L’allenatore portoghese ha l’esigenza di dimostrare una volta in più il suo valore. Ha deciso di farlo in una piazza delusa dalle ultime stagioni, e in cui può presentarsi come un condottiero pronto a ridare lustro all’intera città.
Sarri e Spalletti
Una notizia impensabile fino a qualche settimana fa era quella di vedere Sarri alla guida della Lazio. Eppure oggi è un dato di fatto che si accinge a stravolgere l’intero ambiente dopo anni di Inzaghi.
Sarri ha deciso di credere a un progetto, e ha deciso di rimodellare un’intera squadra dandogli la propria impronta. Molto forte è anche l’esigenza di dimostrare di essere un allenatore di primordine anche se, a dirla tutta, non ne avrebbe bisogno.
L’opinione pubblica però, dopo la stagione con la Juventus, non è stata clemente nei suoi confronti nonostante la vittoria del Campionato. La Lazio potrebbe essere la piazza giusta per dimostrare, ancora una volta, il suo valore.
Un altro grande ritorno tra gli allenatori di Serie A è quello di Luciano Spalletti, che si siederà sulla panchina del Napoli. Sappiamo bene quanto la città e i tifosi partenopei siano caldi, e come l’entusiasmo che pervade l’ambiente sia magico.
Difficile rifiutare dunque per lui, che ha dimostrato di esaltarsi in questo tipo di contesti. Inoltre, Spalletti ha dimostrato di saper far giocare bene le proprie squadre, e il Napoli ha dimostrato di tener particolarmente a questa filosofia. Potrebbe essere dunque un binomio perfetto, ma questo sarà il tempo a dircelo.
L’immagine della Serie A
Quando allenatori di così alto profilo approdano in un campionato questo non può che giovarne, quindi la Serie A sicuramente ne trarrà vantaggio. Le panchine delle squadre romane sono occupate da due allenatori che sono riusciti a vincere anche all’estero ad esempio.
Quindi anche a livello mediatico la crescita dell’intero movimento potrebbe essere importante. Sappiamo bene inoltre che, allenatori come Mourinho, sono soliti dare spettacolo anche a livello comunicativo, accendendo ulteriormente i riflettori.
La Serie A aveva bisogno di un’estate così, ricca di colpi di scena e soprattutto di ambizione. La speranza è che questo possa ridare lustro al nostro Campionato anche a livello internazionale, sia in fattore campo che in quello economico.
La ciliegina sulla torta sarebbe quella di vedere Patrick Vieira sedersi sulla panchina della Sampdoria, dopo l’addio di Ranieri. Perché quello del francese è un altro nome importante, di quelli che si fanno notare mediaticamente.
Inoltre bisogna considerare che quando allenatori come i sopracitati si spostano, danno una credibilità tale alla società da facilitarne anche il calciomercato. Con i giocatori che spesso riconoscono in una società con un allenatore vincente, anche un progetto serio alle spalle.
Per concludere, la fine della stagione ha segnato una rivoluzione copernicana sulle panchine, e il cambio allenatori in Serie A è stato, e continua ad essere, avvincente. Speriamo vivamente che questo possa darci ulteriore lustro e che possa portarci ancora più in alto nelle gerarchie del calcio mondiale.