Allenatori subentrati: Thiago Motta per un Bologna al massimo

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6 punti in 6 partite. Questa la situazione che si è ritrovato Thiago Motta al suo arrivo a Bologna. Arrivato con l’intento di dare uno scossone anche al gioco della squadra, oltre che alla classifica. Thiago si è quindi, subito messo al lavoro per trasmettere la propria idea di gioco ai suoi nuovi calciatori. Ecco che il Bologna è diventata una squadra ad altissima intensità che pressa le avversarie e lo fa senza sosta. Ha ridato fiducia al gioco offensivo della squadra, portando Arnautovic già a 8 reti in campionato e coinvolgendo molti giocatori a costruzione e finalizzazione delle azioni di squadra. D’altronde ci aveva avvertiti, l’importante per Thiago Motta era un Bologna che andasse sempre al massimo.

Allenatori subentrati: Thiago Motta per un Bologna al massimo
Al momento il bilancio di Thiago Motta sulla panchina del Bologna, recita così: 6 vittorie, 2 pareggi, 6 sconfitte.

Come gioca il Bologna di Thiago Motta

La squadra sembra divertirsi e divertire. Il tutto ad un ritmo veramente elevato. Anche nella vittoria interna contro lo Spezia, ex squadra dell’allenatore rossoblù, i suoi uomini non si sono fermati un secondo. Caratteristica che accompagna i calciatori di Thiago Motta sempre in partita: spesso infatti il Bologna applica un pressing enorme sul portatore di palla avversario, cercando sempre la riconquista della sfera per far ripartire l’attacco. Grazie al movimento delle sue punte, di solito Arnautovic mentre ieri Zirkzee, riesce quindi a liberare spazio vitale per l’inserimento dei suoi centrocampisti o dell’esterno offensivo dal lato debole di gioco. La difesa invece è tornata definitivamente a 4, con l’inserimento di Posh e Lucumì che ha riportato, dopo anni, capitan Medel nella linea dei centrocampisti.

Dove può arrivare questo Bologna?

La domanda non è semplice. Dall’arrivo di Thiago Motta, la squadra ha fatto un balzo enorme sia a livello di prestazioni che di classifica vera e propria. Però non mancano comunque le sconfitte nelle quali, esattamente come succedeva prima, la squadra sembra non essere nemmeno scesa in campo. Questo è un grosso problema da risolvere, soprattutto se la squadra vuole riuscire ad agganciare un posto in Conference League.

Allenatori subentrati: Thiago Motta per un Bologna al massimo
La maggiora differenza rispetto a prima è nella costruzione del gioco offensivo. Alla manovra partecipa attivamente buona parte della squadra, in modo da portare più pericoli possibili a ridosso dell’area avversaria.

L’obiettivo, per quanto complicato, dista 11 punti in classifica. Non è quindi impossibile ma bisogna sperare in molti passi falsi di chi le è davanti. Magari però la squadra può puntare ad un buon piazzamento per ripartire con l’obiettivo Europa dall’inizio del prossimo anno. Ecco che allora, Thiago Motta può e deve far fare quello step up ulteriore al Bologna. La squadra ha buone qualità ma spesso pecca in leggerezza nei confronti del proprio avversario. Se dovesse riuscire a migliorare concentrazione e approccio alla gara, allora l’allenatore italo-brasiliano si ritroverebbe un bel giocattolino divertente tra le mani. Divertente per lui ma anche per noi che guardiamo.

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