Fiorentina-Juventus 1-1: analisi tattica e considerazioni

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Questo pomeriggio allo Stadio “Artemio Franchi”, è andata in scena una grande “classica” del campionato italiano tra Fiorentina e Juventus. Due rivali storiche, che hanno sempre dato vita a match combattuti e spettacolari. La partita di oggi, era fondamentale per la situazione di classifica delle due squadre: i padroni di casa erano alla ricerca di punti per la salvezza; ai bianconeri invece, serviva una vittoria per consolidare il quarto posto. Alla fine, il risultato di 1-1, è molto positivo per i toscani, considerando anche la buona prestazione messa in campo dagli uomini di Beppe Iachini. Per la Juventus è arrivato un altro risultato, e un’altra prestazione deludente. Ciò che deve preoccupare Pirlo, è che in questo momento delicato, stanno venendo a mancare i giocatori chiave di questa squadra. Ecco l’analisi tattica di Fiorentina-Juventus.

Primo tempo: Juve senza idee e la Fiorentina ne approfitta

Non è stato un primo tempo giocato ad alti ritmi da parte delle due squadre. La Fiorentina lo ha concluso meritatamente in vantaggio, mettendo alle corde una Juventus irriconoscibile e fin troppo molle.

Andrea Pirlo, a sorpresa, ha messo in campo un 3-5-2, provando a giocare “a specchio” con gli avversari. Esperimento però, mal riuscito da parte del tecnico bresciano. La scelta di mettere una formazione con questo modulo è stata abbastanza senza senso. Uno schieramento tattico di questo genere infatti, prevede oltre che tanto gioco sugli esterni, anche movimento senza palla da parte dei centrocampisti e degli attaccanti: entrambe le cose non si sono assolutamente viste. I bianconeri sono stati in totale confusione per tutta la prima frazione. L’unico giocatore capace di dare profondità, è stato Cuadrado; per il resto dal centrocampo all’attacco, nessun calciatore ha fatto vedere un movimento senza palla, con Dybala costretto ad arretrare sulla linea dei centrocampisti per ricevere e palla e tentare la giocata individuale.

I giocatori juventini non sono mai andati vicini a creare un’occasione degna per dare problemi a Dragowski, se non per un buon inserimento di Ramsey su un bel passaggio della Joya. Per il resto si è visto il nulla totale. Il giro-palla da dietro è stato troppo sterile per mettere in difficoltà i toscani.

I padroni di casa al contrario, hanno messo in mostra grande coraggio e intraprendenza. Inizialmente mister Iachini, ha preparato la partita per sfruttare le ripartenze, mettendo in campo una squadra più difensiva, con Igor difensore aggiunto, inserito come esterno di centrocampo per tentare di arginare Cuadrado. Col passare dei minuti, la Viola è cresciuta molto, provando diverse volte la conclusione in porta, e mettendo pressione all’impostazione da dietro degli avversari. Se in fase difensiva i giocatori viola non hanno avuto alcun tipo di problema vista la poca lucidità dei bianconeri, in fase offensiva hanno giocato sui punti deboli della compagine piemontese, riuscendo a rendersi pericolosi con una facilità disarmante. Ed è per questo, che il gol su rigore di Vlahovic per l’1-0, è assolutamente meritato.

Fiorentina-Juventus 1-1: analisi tattica e considerazioni

Secondo tempo: Morata prova a dare la scossa, ma la Viola regge

Pronti e via, il secondo tempo di Fiorentina-Juventus inizia con il gol del pareggio di Morata. Il centravanti spagnolo, subentrato a Dybala, ha dato subito la scossa ai propri compagni di squadra con una gran gol a giro di sinistro.

Dopo il pareggio dei bianconeri, la squadra di Iachini ha continuato a giocare con una grande compattezza difensiva, rischiando poco e gestendo la gara, e conquistando un punto prezioso. La Vecchia Signora infatti, ha continuato a mettere in mostra le solite difficoltà

Il centrocampo bianconero, non è tecnicamente in grado di giocare a tre, e oggi se ne è avuta la dimostrazione. Nemmeno gli ingressi in campo di McKennie e Kulusevski alla fine hanno modificato le cose.

Pirlo ha capito, alla fine della prima frazione, che l’assetto tattico iniziale era sbagliato, tornado al solito 4-4-2, dove però il solo Cuadrado sul lato destro, è stato capace di mettere in difficoltà la retroguardia toscana. L’esterno colombiano infatti, grazie alla sua velocità e intraprendenza, si è preso la squadra sulle spalle da vero leader, giocando da “tuttofare”. Negativa invece, è stata la prova di Cristiano Ronaldo. Ancora una volta il fuoriclasse ex Real Madrid, si è visto molto nervoso, commettendo tanti errori banali, non riuscendo mai ad entrare nel vivo del match.

Fiorentina-Juventus 1-1: analisi tattica e considerazioni

Da parte della Fiorentina invece, le prove di Vlahovic, Ribery e Amrabat sono state di ottimo livello. I due centravanti hanno creato diversi grattacapi alla retroguardia juventina: il primo con la sua fisicità e imprevedibilità, il francese con la sua tecnica da veterano. Il centrocampista ex Hellas Verona ha giocato una grande gara di quantità, dando anche tanto ordine in mezzo al campo con grande sicurezza, dimostrando di essere in crescita dopo un avvio di stagione complicato.

Fiorentina-Juventus, analisi tattica: le considerazioni finali

Un problema che sta caratterizzando le due squadre in questa stagione, è la continuità di risultati. All’inizio del campionato, ci si aspettava molto di più da entrambe, ma stanno ampiamente deludendo le aspettative.

La Fiorentina, è in piena lotta per non retrocedere. Una posizione di classifica abbastanza sorprendente per la Viola vista la qualità di giocatori come Ribery e Vlahovic. Questo pomeriggio però, i padroni di casa non hanno avuto alcuna difficoltà a trovare un pareggio prezioso per la rincorsa alla salvezza. Per i toscani, è bastato entrare in campo con un atteggiamento aggressivo e propositivo, mettendo in difficoltà gli eterni rivali della Juventus, sui loro punti deboli.

La situazione in casa Juventus continua ad essere complicata. Dopo la vittoria contro il Parma, i bianconeri sono caduti di nuovo contro una squadra inferiore sulla carta. I ragazzi di Andrea Pirlo, sono entrati in campo svogliati e senza motivazioni. Il piazzamento nelle prime quattro posizioni, nonostante sia fondamentale per la prossima stagione, non sembra smuovere più di tanto i calciatori. Questo, dimostra come ci siano giocatori troppo abituati a lottare per obiettivi più importanti, e troppo egoisti nel non pensare al bene della squadra. 

Questo, è solo uno dei tanti problemi della compagine piemontese. Ora come ora, nonostante il momentaneo terzo posto in classifica, per la Juventus sembra che l’Europa League sia molto vicina. A cinque giornate dalla fine, i bianconeri se la vedranno con un calendario duro, contro squadre in lotta per evitare la retrocessione, e per la qualificazione alle coppe europee. Servirà un atteggiamento completamente diverso per evitare di rendere ancora più disastrosa questa stagione.

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