Milan-Napoli (0-1): analisi tattica e considerazioni

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Ieri sera a San Siro è andata in scena una partita tra due grandi squadre del nostro campionato come Milan e Napoli. Le due squadre propongono, in genere, un calcio concreto e aggressivo. Questa volta i tre punti sono andati alla squadra allenata dall’ex Rino Gattuso (ecco di seguito l’analisi tattica di Milan-Napoli).

Per il Diavolo le assenze importanti e la stanchezza fisica e mentale, dopo la partita di Europa League di giovedì, hanno sicuramente pesato molto sulla prestazione. I rossoneri dopo aver iniziato bene la gara, sono andati pian piano in difficoltà. Molto il merito anche del Napoli, che ha giocato con grinta e intelligenza, sapendo gestire e soffrire negli ultimi minuti.

Qui di seguito l’analisi tattica di Milan-Napoli

Primo tempo: il Napoli cresce, il Milan si sacrifica 

Analizzando i primi 45′, sembra come se Pioli e Gattuso abbiano preparato la partita allo stesso modo. Entrambe le squadre, infatti, oltre a schierarsi col 4-2-3-1, hanno proposto in campo un atteggiamento tattico molto simile, sfruttando le caratteristiche dei propri interpreti.

La prima frazione, all’inizio, è stata, per questo motivo, molto equilibrata, per poi vedere i partenopei crescere in maniera esponenziale in fase offensiva. Le due compagini si sono affrontate giocando di “difesa e contropiede”, sfruttando gli errori in costruzione dal basso, per poi utilizzare l’arma dei passaggi in verticale alla ricerca degli esterni abili nel puntare l’uomo e nell’attaccare la profondità.

Politano e Insigne da una parte, e Castillejo e Krunic dall’altra, sono stati infatti molto spesso chiamati in causa. Fondamentale è stato anche il lavoro dei due trequartisti Calhanoglu e Zielinski. L’ex Bayer Leverkusen, in fase di non possesso, è arretrato per ricevere palla quasi sulla linea del centrocampo, dando una mano a Kessié e Tonali. Anche il polacco del Napoli si è comportato allo stesso modo, ma al contrario del turco, è stato molto più imprevedibile e pericoloso, come dimostrano le due occasioni da gol create.

Milan-Napoli (0-1): analisi tattica e considerazioni

Importante è stato anche il lavoro di Leão e Mertens. Il centravanti portoghese oltre a dare maggiore profondità nelle scelte di passaggio, si è sacrificato molto in difesa, rientrando diverse volte e facendo salire la squadra. Il belga, invece, ha giocato abbastanza sottotono, come l’attaccante rossonero, che è stato importante nel velocizzare la manovra e nell’attacco alla profondità. 

Il reparto difensivo delle due squadre è stato quasi sempre attento. Le sovrapposizioni di Theo Hernández da una parte e di Hysaj dall’altra, in questo caso, hanno permesso anche di poter creare superiorità in attacco.

Secondo tempo: il Napoli segna e gestisce, il Milan attacca male e perisce

Sulla falsa riga del primo tempo, il Napoli è passato in vantaggio con Politano, proprio su un errore in impostazione dei padroni di casa e sul ritardo nell’anticipo di Kessié. Subito dopo la rete dell’ex-Inter, la compagine campana ha iniziato a gestire la gara, difendendo bene su un Milan alla disperata ricerca del pareggio.

Milan-Napoli (0-1): analisi tattica e considerazioni

Il reparto difensivo degli azzurri si è comportato egregiamente, con un’ottima difesa di posizione e con il prezioso aiuto degli attaccanti, in particolare del subentrato Osimhen. L’attaccante nigeriano è stato fondamentale, grazie alla sua fisicità e alla sua agilità, nel far salire la squadra e nelle sponde per gli inserimenti degli esterni.

Per il Diavolo, invece, è venuta a mancare in fase di realizzazione la qualità e strapotenza di un giocatore come Ibrahimovic. I rossoneri, mai come in questa stagione, hanno avuto molto difficoltà nel creare occasioni da gol pericolose verso la porta difesa da Ospina. Alla fine agli ospiti è bastata un’attenta difesa per portare a casa i tre punti. 

La squadra guidata da Pioli è stata fin troppo prevedibile, al contrario di un Napoli cinico e furbo. 

Milan-Napoli, analisi tattica: le considerazioni finali

Grazie a questa vittoria, il Napoli ha dimostrato di poter ancora dire “la sua” nella corsa alla zona Champions. Aspettando la partita da recuperare contro la Juventus, vincere contro il Milan, ieri sera, è servito per dare fiducia all’ambiente, avendo accorciato ancora di più la classifica. 

I partenopei hanno giocato un primo tempo in crescendo, riuscendo poi a segnare dopo pochi minuti dall’inizio della seconda frazione, difendendo alla fine la vittoria a denti stretti. Una forza di volontà e di sacrificio, che può sicuramente far sorridere Gattuso dopo un periodo abbastanza complicato.

Per quanto riguarda il Milan, invece, ha pesato senza ombra di dubbio la stanchezza derivante dal match giocato giovedì a Manchester. Pioli ha impostato il primo tempo “a specchio” dei suoi avversari, ma nei secondi 45′ i tanti errori tecnici e la poca fantasia in fase offensiva, contro un Napoli schierato, hanno condizionato il risultato. 

Con questa sconfitta i rossoneri rimango -9 dall’Inter. Oltre a perdere terreno dal primo posto, la compagine milanese deve iniziare a tener d’occhio le inseguitrici per conservare la qualificazione alla prossima Champions League. La classifica infatti, col passare delle giornate si sta accorciando sempre di più. Questo campionato è aperto a tutto!

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