Ieri sera al “Parco dei Principi” di Parigi, è andata in scena la partita di ritorno valida per i quarti di finale di Champions League, tra Paris Saint-Germain e Bayern Monaco. Dopo lo spettacolare match dell’andata, terminato col punteggio di 2-3 per i parigini, ci si aspettava un’altra gara divertente e a ritmi altissimi. Ovviamente, le aspettative non sono state deluse. A vincere l’incontro, è stato il Bayern per 0-1, ma considerando il risultato dell’andata, alla fine a raggiungere le semifinali, sono stati i ragazzi di Mauricio Pochettino. Ecco l’analisi tattica di PSG-Bayern Monaco.
Primo tempo: Neymar sbaglia, Choupo-Moting no
Si è assistito ad un grande spettacolo nei primi 45′. Infatti, ci sono diversi spunti importanti da prendere in considerazione in questa analisi tattica di PSG-Bayern Monaco.
Dovendo recuperare il risultato dell’andata, il Bayern ha iniziato il match a ritmi molto elevati. I tedeschi hanno giocato con un pressing offensivo in fase di non possesso, cercando di recuperare subito il pallone. I padroni di casa invece, hanno sfruttato in particolar modo, l’arma delle ripartenze, puntando sulla velocità e imprevedibilità di Di María, Mbappé e Neymar.
Nonostante l’aggressività dei bavaresi, è stato proprio il fuoriclasse brasiliano ad andare più volte vicino al gol. L’ex giocatore del Barcellona, è stato però fermato per ben due volte da Neuer, prendendo anche un palo e una traversa.
Gli ospiti hanno giocato una prima frazione di gran sicurezza e maturità. Senza forzare troppo la giocata, hanno pressato i portatori palla francesi con determinazione, creando le occasioni più pericolose proprio dal recupero palla. La squadra di Flick, ha chiuso il primo tempo in vantaggio sfruttano soprattutto la densità in area di rigore, con Müller fondamentale nei tagli, e nel fare da raccordo. I centrocampisti e i difensori del Paris, non hanno assolutamente avuto vita facile, riuscendo ad uscire in maniera indenne dalle situazioni “pericolose”, solo grazie all’aiuto di Di María e Neymar. La rete di Choupo-Moting, ha dato ancora più speranza ai tedeschi.
Secondo tempo: il PSG regge fino alla fine e si qualifica in semifinale
Se il primo tempo è stato straordinario, per il secondo è impossibile trovare le parole giuste per descriverlo. Le due squadre hanno continuato a battersi a viso aperto, e a ritmi elevatissimi. Non per caso si trattava delle due finaliste della scorsa edizione di Champions League.
Nei secondi 45′, le due compagini hanno giocato allo stesso modo. I parigini hanno messo in mostra una grande compattezza e solidità in campo. Il lavoro “sporco” di Paredes e Gueye in mezzo al campo, è stato prezioso. I due centrocampisti si sono comportati quasi da difensori aggiunti, fermando ogni sortita offensiva dei calciatori del Bayern. Anche Draxler e Di María hanno dato un contributo fondamentale in questo match. L’ex giocatore dello Shalke 04 ha fatto da raccordo tra centrocampo e attacco, mentre l’argentino ha giocato una partita di cuore e sacrificio, aiutando Dagba sul lato destro, in marcatura su Coman, creando superiorità numerica in mezzo al campo, e uscendo alla fine distrutto nei minuti finali. Proprio nei minuti finali, era chiaro come la squadra di Pochettino, difendesse con un 4-5-1, con Neymar, e il sub-entrato Kean a dare una mano sugli esterni, e Mbappé pronto ad attaccare la profondità con la sua velocità in caso di contropiede.
Il Bayern, nonostante vedesse passar via col passare del tempo la qualificazione, ha comunque giocato alla grande. I bavaresi, ogni volta che si avvicinavano dalle parti di Keylor Navas, davano comunque l’impressione di poter segnare da un momento all’altro, rendendosi pericolosi soprattutto con i traversoni a rientrare verso il centro dell’area di Coman e Sané. L’orgoglio dei tedeschi però, alla fine non è bastato per fare l’impresa.
Analisi tattica Paris Saint-Germain-Bayern Monaco: le considerazioni finali
Dopo la sconfitta nella finale di Champions League della scorsa stagione, il Paris Saint-Germain si è preso la rivincita ai danni del Bayern Monaco. Le due squadre hanno giocato a viso aperto entrambe le partite, ma alla fine a prevalere, è stata la freschezza e le individualità della squadra parigina. Alla squadra di Flick invece, l’assenza di Gnabry, e soprattutto quella di Lewandowski, hanno pesato moltissimo.
La precisione sotto-porta dell’attaccante polacco, avrebbe potuto far sicuramente comodo, soprattutto contro una difesa avversaria non sempre impeccabile in alcune situazioni. Bisogna comunque dar merito ai campioni in carica, di aver giocato con grande grinta e personalità. Non c’è da meravigliarsi infatti, se questa squadra ha vinto tutto nell’ultimo anno solare.
Sfortunatamente per gli amanti del calcio, il sorteggio ha voluto che la partita tra PSG e Bayern capitasse proprio ai quarti di finale. Un vero peccato, dopo le due meravigliose sfide di andata e ritorno, vedere fuori una di queste squadre.
Anche per i francesi c’erano alcune assenze importanti, ma il cuore e il carattere messo in mostra dagli uomini di Pochettino, hanno dimostrato come questa squadra abbia raggiunto la maturità giusta per poter finalmente alzare la Coppa “dalle grandi orecchie”.
Il PSG ora, se la dovrà vedere contro la vincente tra Borussia Dortmund e Manchester City. In un modo o nell’altro, i francesi dovranno giocare al 100% del loro potenziale per poter raggiungere la finale, proprio come hanno fatto contro questo fortissimo Bayern.