Anderson Talisca, una promessa non mantenuta?

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Anderson Souza Conceição, chiamato appunto Talisca, è un calciatore brasiliano classe ’94. Una delle tante promesse sfumate, tra aspettative forse troppo alte e treni persi. Il centrocampista – e all’occorrenza ala – si è distinto positivamente soprattutto con la maglia del Besiktas. In quelle annate il suo nome sembrava accostato a compagini di grande livello e si attendeva il suo arrivo in uno dei cinque maggiori campionati europei. Ma quel viaggio non c’è mai stato e rimane dunque l’interrogativo su Talisca: si tratta di una promessa non mantenuta?

Le stagioni di Anderson Talisca

Nato a Feira de Santana il 1 Febbraio 1994, Talisca ha mosso i suoi primi passi nel mondo del calcio con il Bahia, giocando per due stagioni (2013 e 2014) nel Campeonato Baiano, competizione calcistica di quello stato. Un po’ di sana gavetta prima di fare il salto di qualità. In due annate riesce a segnare 11 gol in 68 apparizioni, vincendo anche un campionato.

Nel 2014 comincia la sua avventura europea grazie al Benfica, che si assicura le sue prestazioni per 4 milioni di euro. Il suo appare un inizio scoppiettante, visto che il centrocampista (all’occorrenza ala e trequartista) mette a segno una tripletta, il 12 Settembre dello stesso anno, contro il Vitoria Setubal. La prima stagione continua ad essere ricca di reti, con il suo primo sigillo in Champions League contro il Monaco, una doppietta e un altro tris. Chiude il primo anno con 11 reti in 44 gare.

Visto l’ottimo rendimento ci si aspettava l’anno della conferma, però sfumato, a causa di un infortunio e del conseguente scarso utilizzo. Chiude infatti la stagione con appena 9 reti in 34 gare. In totale, prima di lasciare il Portogallo, si contano 20 reti in 78 gettoni, con la vittoria di due scudetti, due Coppa di Lega portoghese e due Supercoppa di Portogallo.

Salutato il Benfica con l’amaro in bocca, si sposta – in prestito – in Turchia per vestire la maglia del Besiktas, squadra con cui raggiungerà l’apice della sua carriera. Nella prima stagione, in Champions League, punisce proprio la sua ex squadra e comincia a prendere più confidenza con il gol. In due anni realizza 37 reti in 80 gare, impreziosite dalla vittoria di un campionato turco.

Nonostante il buon rendimento – e le numerose voci – non arriva la chiamata concreta di una big e per questo Talisca viene ceduto al Guangzhou Evergrande di Fabio Cannavaro, per ben 25 milioni di euro (19 per il prestito e 6 legati al riscatto). All’esordio mette a segno una tripletta, riuscendo a segnare molto (soprattutto nella prima stagione). In tre annate conta 64 partite e 39 gol, salutando la Cina nel 2020.

Il suo presente

Si giunge allora al presente, visto che Anderson Talisca dal 2021 milita nella Saudi Professional League, in Arabia Saudita. Trasferitosi all’Al-Nassr per 8 milioni di euro, nella prima stagione ha trovato la via del gol in 20 occasioni, grazie alle 30 gare disputate (due presenze e un gol nella King’s Cup).

I numeri ci sono e anche i successi, ma a quanto pare questo non è bastato e il giovane calciatore brasiliano rimane ai margini del calcio, giocando in una divisione poco competitiva e lontana dai riflettori. Classe, estro e tecnica. Una promessa non mantenuta che può ancora farci ricredere, tornando in Europa e riprendendo a brillare.

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