Takayuki Morimoto è uno di quei profili che non si dimenticano. La Serie A l’ha accolto nel 2006, a credere in lui fu il Catania. Il club lo trattenne fino al 2013 con la permanente speranza di avere in casa il Ronaldo nipponico. Ora 32enne torna nella cronaca sportiva, o meglio giudiziaria, per l’incidente in Paraguay dove attualmente milita tra le fila del Club Sportivo Luqueno.
Qual è la dinamica dell’accaduto?
Morimoto avrebbe tamponato un motociclista con la sua macchina. Il giapponese è stato arrestato dopo essere stato inseguito poiché colpevole di omissione di soccorso. Infatti Morimoto non si sarebbe fermato per prestare soccorso alla persona investita. Inoltre sarebbe risultato positivo all’alcol test (0,41 mg).
L’ex Catania è stato rilasciato su cauzione grazie all’intervento dell’ambasciata giapponese. Ora Morimoto attende risvolti dal punto di vista giudiziario ma ciò che sembra certo è che la sua avventura in Paraguay sia destinata a chiudersi anzitempo.
Morimoto non ha ancora debuttato con il club paraguayano Sp. Luqueno al quale era approdato quest’anno. L’occasione di rilancio, dunque, sembra svanire sempre di più dopo il tentativo di lasciarsi alle spalle la terza divisione greca con l’AEP Karagiannia, non proprio la Champions League.
Morimoto, quando il Catania ci credeva davvero
Carriera non esaltante per il giapponese Takyuki Morimoto. Su di lui erano riposte grandi speranze. Velocità, dribbling e quella pelata lo rendevano, in prospettiva, un piccolo Ronaldo nipponico. Il Catania di Pulvirenti ci credeva e dal 2006 al 2013 non l’ha mai mollato definitivamente.
Sarà la provenienza e quella mancanza di giapponesi e calciatori orientali nel nostro campionato. Sarà che il Catania, a suo tempo, è riuscito a far emergere talenti come Alejandro Gomez, Jorge Martinez e Pablo Barrientos. Fatto sta che Morimoto le sue occasioni le ha avute.
Col Catania ha registrato 98 presenze condite da 20 gol. Pochi per un centravanti di ruolo mentre è indicativo il basso numero di presenze nell’arco di 7 anni. In mezzo c’è anche una parentesi a Novara dove aveva più spazio e occasioni di mettersi in mostra. In fondo non ci riuscì davvero neanche Bruno Fernandes, ora al Manchester United.
Nel 2013, dunque, l’addio alla Serie A. La destinazione è l’Arabia dove, almeno va in doppia cifra con 10 gol in 22 presenze. Il richiamo della patria, però, sembra essere la soluzione più congeniale. Così inizia un peregrinare per alcune squadre giapponesi secondo una dinamica da calciatore incompiuto del nostro campionato.
Le cose non vanno comunque bene tra JEF United, Kawasaki Frontale e Avispa Fukuoka, tanto che Morimoto nel 2020 riesce a finire in terza divisione greca all’AEP Karagiannia. Nessuna presenza fino al 2021 dove tenta il rilancio al Luqueno. Dalle cronache giudiziarie del Paraguay pare che Morimoto sia destinato a lasciare anche quest’ultimo palcoscenico. A 32 anni la carriera dell’ex Catania sembra non avere più slanci e prospettive. Lo Monaco e Pulvirenti, a loro tempo i dirigenti del Catania, si chiederanno come sia potuto accadere.