Arturo Vidal va verso la risoluzione con l’Inter. Era arrivato per volere di Antonio Conte che lo aveva accolto dopo la fruttuosa esperienza condivisa alla Juventus. Ma ora che il suo mentore ha fatto le valigie, ed anche a causa delle deludenti prestazioni, per il cileno non sembra esserci più molto spazio all’Inter.
Nel ritorno alla vittoria nerazzurra del tricolore dopo oltre un decennio il cileno ha avuto un ruolo marginale. Solo due reti in stagione per il centrocampista classe ’87, di cui una in Coppa Italia. L’altra marcatura è stata siglata nel derby d’Italia di gennaio contro la Juventus. L’ottima prova offerta contro i bianconeri ha rappresentato l’apice del Vidal in versione nerazzurra, da quel momento in poi frenato da scelte dell’allenatore e dai problemi fisici: Eriksen lo ha progressivamente scalzato dall’undici titolare, relegandolo a riserva e dopo l’infortunio al menisco non è mai tornato pienamente disponibile.
Risoluzione Vidal-Inter: si va verso la buonuscita
Nelle intenzioni dell’Inter non ci sarebbe spazio per un ingaggio oneroso come quello del cileno, che percepisce 6,5 milioni netti all’anno. La nuova politica della società meneghina porta ad un taglio del 20% degli stipendi e un utile sul mercato di circa 80 milioni. Se per quanto riguarda le plusvalenze già molto si è fatto con la cessione di Hakimi, per gli stipendi si è ancora lontani dall’ obiettivo. Infatti non bastano i decurtamenti dello stipendio di Ranocchia, d’Ambrosio e Kolarov e la rescissione di Joao Mario. Inoltre si è aggiunto al monte stipendi un ingaggio elevato come quello di Calhanoglu, prelevato a costo zero dal Milan.
La società nerazzurra potrebbe optare per la risoluzione del contratto di Vidal, che dal canto suo ha un contratto in scadenza nel 2022 con opzione di rinnovo di un’ulteriore stagione. La soluzione più percorribile fa pensare ad un divorzio anticipato tra le parti, con una buonuscita in favore del giocatore cileno.