Le parole dell’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini che, dopo aver ottenuto la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, è atteso dalla sfida interna di domani valida per l’11ª giornata di Serie A: sarà la Fiorentina l’avversaria di turno. Si è conclusa da pochi istanti la conferenza del coach bergamasco:
Il tecnico sulla qualificazione agli ottavi di Champions
Archiviati i gironi di Champions League, la Dea può totalmente dedicare le proprie energie al campionato: “Non è che prima non pensavamo al campionato, è che la Champions occupa tante energie. La qualificazione era un traguardo immediato, per quello c’è stata un’attenzione maggiore, ma abbiamo sempre cercato di dare il meglio. Ora abbiamo la testa al campionato fino a fine stagione”.
Atalanta, Gasperini teme il potenziale della Fiorentina
Mister Gasperini si sofferma sull’avversario di domani: “È un rischio sempre, è un’ottima squadra. È una squadra di assoluto valore, si è visto ad esempio a Milano contro il Milan. Il tutto fa parte della difficoltà del nostro campionato, il blasone conta poco visto che ci sono partite difficoltose. Sotto questo aspetto ci prepareremo per affrontarla al meglio”. L’allenatore prosegue parlando degli indisponibili: “Pasalic non sta bene, anche se è rientrato oggi. Miranchuk non è ancora disponibile, speriamo domani o da lunedì. Ilicic non si è allenato perché aveva mal di gola, per domani non ci sarà. Caldara si sta riprendendo abbastanza bene, ci vorranno altri venti giorni. Ruggeri ha qualche fastidio, difficile convocarlo”.
Sulla maggiore maturità e sul mercato
“Nelle ultime sei partite abbiamo fatto cinque punti, è una media da retrocessione. Ci sono state delle difficoltà realizzative, prima compensavamo con qualche gol in più. Il calcio si evolve sempre, anche in base alle caratteristiche in quel momento dei giocatori. I calciatori non sono delle macchine, non hanno sempre gli stessi giri. Poi viene fuori Pessina o altri che stanno facendo bene”. Infine il tecnico sul mercato: “Io ho un gruppo di giocatori che devo valorizzare al meglio e ottenere maggiori risultati possibili. Poi è normale che le esigenze sono quelle di fare ottimi risultati e ottime plusvalenza. Se devo dire la verità adesso un’obiettivo non c’è, a parte quello del presidente dei 40 punti”.