Big match tra nerazzurre per la settima giornata di Serie A: al “Gewiss Stadium” è sfida ad alto livello tra l’Atalanta e l’Inter: due compagini ferite dall’ultimo appuntamento in Champions League, quella di Gasperini per lo 0-5 casalingo contro il Liverpool e la compagine di Conte per la sconfitta di misura a Madrid. In campionato, l’Inter vuole tornare a vincere dopo il pareggio interno contro il Parma e riprendere la corsa al primo posto.
Atalanta-Inter, Conte: «C’è stanchezza ma vogliamo fare una buona gara»
Nella conferenza stampa della vigilia il tecnico dell’Inter, Antonio Conte, analizza lo stato della squadra in vista dell’Atalanta: «Arriviamo a questa gara come tutte le squadre dopo la settima partita in venti giorni. C’è un po’ di stanchezza ma a tempo stesso la voglia di fare una buona prestazione. Vedremo chi è più riposato rispetto agli altri e gestire questa situazione nell’arco dei novanta minuti. L’umore dopo Madrid? E’ quello che deve essere. Preoccupato per la classifica? Noi dobbiamo fare il nostro percorso, se meritiamo di vincere le partite allora la classifica migliorerà, altrimenti è giusto che siamo più in basso. Dobbiamo lavorare sodo, in maniera più intensa».
Novità importante su Lukaku: «Oggi si è allenato con noi, molto probabilmente verrà convocato». Su Sensi: «Bisogna parlare con i medici dell’area riabilitativa. Stiamo cercando da tempo di dare continuità al giocatore ma non sta dando continuità, per questo è sempre indisponibile».
Il tecnico nerazzurro sull’Atalanta: «L’anno scorso abbiamo fatto bene in diverse partite. Affrontare l’Atalanta non è mai semplice, è allenata da un bravo allenatore come Gasperini che negli ultimi anni le ha dato credibilità. Non è facile affrontarli: attuano una pressione costante sul portatore di palla e sono molto bravi in fase offensiva. Dovremo fare una grande gara per uscirne indenni. Non posso pensare di giocar male per ottenere i tre punti, di solito se giochi bene la vittoria arriva».
Le tre sostituzioni a Madrid: «E meno male che le ha fatte anche Zidane…»
Numerose le positività al Covid dei calciatori in questo periodo: «Tutta questa situazione è molto influente: a differenza del passato oggi siamo più colpiti, tanto i calciatori quanto le loro famiglie. Ci alleniamo e non possiamo contare su diversi giocatori perché ci sono improvvise negatività o nuove positività che non ti consentono di lavorare agevolmente. Non è facile ma dobbiamo affrontare questa situazione: qualcuno dimentica che oltre all’aspetto sportivo conta anche l’aspetto umano in questo momento».
Conte spiega il motivo delle tre sostituzioni effettuate nella gara contro il Real Madrid: «Meno male che l’ha fatto anche Zidane, l’avessi fatto solo io sarei stato preso per matto….Partiamo dal presupposto che per fare cinque cambi bisogna avere tutti i calciatori a disposizione: in queste sette partite siamo partiti con sei giocatori negativi due infortunati (Sanchez e Sensi, a cui si è aggiunto anche Lukaku) e ora c’è anche un altro positivo. Con tutti i giocatori disponibili si può predisporre un piano A e un piano B, magari partendo con una squadra più difensiva e aspettando durante la partita per farla diventare offensiva, oppure fare l’opposto».