Atalanta, Josip Ilicic: la “nonna” ritrovata

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1 gol, 1 assist, 1 palo, 4 big chance create, 7 key pass e 10 dribbling su 10 completati; tutti in piedi ad applaudire un indomito Josip Ilicic, autentico mattatore dell’Atalanta nel match contro il Benevento.

Atalanta, Josip Ilicic: la nonna ritrovata

Numeri impressionanti che certificano il ritorno di Ilicic nell’Atalanta. La “nonna” (i suoi compagni di allenamento lo chiamano così perché a parole è sempre distrutto) ha infatti espresso bel calcio ad altissimi livelli.

Il talentuoso mancino aveva cominciato in sordina questa nuova stagione, collezionando una preoccupante sfilza di insufficienze. Apparso da subito fuori ritmo e condizione, le attenuanti per lo sloveno erano tante (si è detto di tutto: depressione, una presunta relazione extraconiugale della moglie, addirittura litigi con compagni ed allenatore).

Per fortuna i verdetti non li danno i giornali ma il campo e lì, su quel magnifico rettangolo verde, “Jojo” da fine dicembre ha risposto sempre presente, tornando ad incantare a suon di prestazioni memorabili. 

Certo, il 72 atalantino è ancora lontano dal replicare la fantastica annata passata (21 reti e 9 assist tra campionato, Champions League e Coppa Italia, ad oggi la migliore della sua carriera) ma l’importante era ritrovarsi.

La cura Gasperini

Ilicic deve molto al suo allenatore, quel Gian Piero Gasperini che ha creduto in lui, aspettandolo e recuperandolo nell’Atalanta. Il tecnico di Grugliasco non gli ha mai messo fretta, preferendolo nei suoi numerosissimi esperimenti tattici ai vari Muriel, Lammers, Malinovskyi ed, anche, a quel Miranchuk comprato nella passata estate per non far rimpiangere le magie del “professore”.

La sua pazienza ed i suoi sforzi stanno finalmente dando i frutti sperati.

“Sapevo, in cuor mio, che sarei tornato. Non ho ancora finito di fare cose belle nel calcio, il meglio deve ancora venire. Mi rendo conto di non avere ancora tanti anni davanti, voglio dare fino all’ultimo atomo di forza per ciò che ho amato per tutta la vita: questa palla e questo campo. Spesso mi sono ripetuto questa frase: ‘Ragazzi, se solo sapeste quanto è bello giocare a calcio’.”

Non immagini quanto sia bello vederti giocare, cara nonna.

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