Incredibili rimonte. Così si possono definire le partite fra Atalanta e Lazio giocate in questo campionato. Se all’andata era stata la Lazio a rimontare da 0-3 a 3-3, stavolta è l’Atalanta a rimontare da 0-2 a 3-2.
Ma andiamo a vedere come si è sviluppata tatticamente questa grande partita.
Gasperini schiera il 3-4-2-1 con il suo solito undici titolare. Unica defezione Ilicic che parte dalla panchina per un leggero acciacco muscolare al suo posto Malinovskyi che agisce insieme a Gomez alle spalle di Zapata.
Inzaghi non può contare su Leiva, Luiz Felipe, Lulic e Marusic; quindi nel 3-5-2 in difesa spazio a Patric, a centrocampo Jony sulla sinistra e Cataldi regista, in attacco il duo Correa–Immobile.
Primo tempo: mezzora di grande Lazio ma l’Atalanta resta viva
La Lazio gioca la prima partita dopo la sosta ma la ruggine sembra proprio non esserci perchè nella prima mezzora è grande calcio. Inzaghi dimostra di aver preparato alla grande la partita: giocare palla a terra in velocità cercando di saltare il pressing alto degli avversari e, in caso di difficoltà, lancio lungo per la testa di Milinkovic o per la corsa in profondità di Immobile.
E’ proprio un giro palla veloce che trova scoperta la difesa bergamasca a permettere a Correa di imbeccare sulla fascia Lazzari, cross basso e autogol di De Roon.
Gli uomini di Gasperini muovono palla con un po’ troppa lentezza e sbagliano qualche passaggio di troppo a centrocampo consentendo alla Lazio di volare in contropiede come accade nel gol dalla distanza di Milinkovic.
Ormai, in questi anni, tutti hanno imparato che l’Atalanta non si smonta davanti alle difficoltà ed infatti inizia a macinare gioco, pur rischiando qualcosa, guidata da una prestazione mostruosa di Gomez e accorcia le distanze con un classico gol della squadra di Gasperini: cross dell’esterno destro Hateboer e colpo di testa dell’esterno sinistro Gosens.
Secondo tempo: l’Atalanta controlla il gioco, pareggia e vince con un gol a dieci minuti dalla fine
Nella ripresa i ritmi si abbassano, si nota maggiormente la stanchezza della Lazio e l’Atalanta gioca con meno brio ma con consapevolezza dei propri mezzi.
Fondamentale per gli equilibri difensivi la mossa di Gaperini di invertire di posizione i due difensori Toloi e Djimsiti (già sul finire del primo tempo) mettendo il primo sul centro sinistra e contrastando così meglio la fisicità di Milinkovic.
Gli orobici, giocando il loro brillante calcio, rimontano prima pareggiando con una botta terrificante di Malinovskyi e poi sorpassano gli avversari con un colpo di testa di Palomino. Grave l’errore sul gol del 3-2 di Strakosha che esce malissimo permettendo al difensore bergamasco di segnare il gol vittoria.
Partita bella e divertente dunque: la Lazio perde dopo 21 partite ma è stata sfortunata ad aver incontrato uno degli avversari peggiori dopo un lungo stop e in più si sono fermati per infortunio Cataldi e Correa ma il primo tempo fa decisamente ben sperare.
L’Atalanta ha mostrato il solito grande calcio, un Gomez in forma smagliante e un attacco strepitoso ma i problemi difensivi restano.