Atalanta-PSG, Marino: “Dobbiamo correre come Forrest Gump”

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E’ intervenuto a ridosso della gara di Champions contro il Paris Saint-Germain, il direttore generale dell’Atalanta Umberto Marino. Il dirigente che si è soffermato su questo match da dentro e fuori in Europa ed anche sul calciomercato dei nerazzurri.

Marino su questo Atalanta-Paris Saint-Germain

“Sono due squadre che hanno un origine e una storia differente, hanno un DNA differente, avevano obiettivi iniziali opposti ma in questo momento ci troviamo entrambi a giocare questa final eight bellissima a Lisbona. Dobbiamo onorarla al meglio nello stile dell’Atalanta”.

Sulle frasi da dedicare ai giocatori

“Si sprecano gli aforismi e le frasi per stimolare i giocatori. Non ne hanno bisogno perchè sono gare che si preparano da sole. Oggi l’Atalanta dovrà affrontare una squadra che ha valori tecnici importanti e, come dice Forrest Gump, dobbiamo correre, correre e correre tanto poi nella scatola dei cioccolatini chissà cosa ne verrà fuori”.

Atalanta-PSG, Marino: "Dobbiamo correre come Forrest Gump"

Marino sull’importanza di Gasperini per l’Atalanta

“In questi momento soltanto il nostro condottiero, che è Gasperini che è l’uomo che ci ha trascinato in queste avventure in questi anni, conosce i tasti giusti all’interno dello spogliatoio e a volte noi dirigenti dobbiamo cercare di essere banalmente semplici per cercare di dare serenità con un sorriso o con una pacca sulle spalle ai ragazzi per non caricarli troppo di pressione. Questa squadra conosce a memoria i movimenti, sa come comportarsi in campo. Deve solo mentalizzarsi sul risultato”.

Sul prossimo calciomercato dei nerazzurri

“E’ evidente che per l’Atalanta cercare di tenere i giocatori migliori è un grande sacrificio. Cercheremo di consolidare questa squadra e salvaguardarla nel tempo perchè è troppo bello essere in Champions League“.

Conclude Marino sulla sofferenza di Bergamo

Questa gara ha un sapore diverso anche per quello che è successo in questi mesi. Quello che hanno vissuto Bergamo, la provincia, la Lombardia è un qualche cosa che va al di là della sofferenza e del dramma che hanno vissuto tante famiglia. L’abbiamo percepito noi ma l’hanno percepito con grande educazione anche i nostri calciatori che hanno vissuto il lockdown con grande rispetto. Sanno benissimo che oggi, e lo dico con un po’ di magone, è un qualche cosa di particolare per tutta la provincia“.

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