Atalanta-Sampdoria (4-0): analisi tattica e considerazioni

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Il match del Monday night Atalanta-Sampdoria, che conclude la 27^ giornata di campionato, regala spettacolo e gol. I bergamaschi, guidati da Tullio Gritti per la squalifica di Gasperini, si impongono con un roboante 4-0. Pur giocando senza centravanti di ruolo, l’attacco dei nerazzurri viaggia col turbo, grazie alla qualità e alla interscambiabilità degli interpreti. Apre le marcature Pasalic dopo pochi minuti, mentre Miranchuk archivia la pratica nel finale. In mezzo, la doppietta di un dominante Koopmeiners. Nuovamente rimandata la squadra blucerchiata all’esame trasferta, alla terza sconfitta consecutiva lontano da Marassi. Scopriamo insieme i segreti di questo trionfo dell’Atalanta sulla Sampdoria attraverso la nostra analisi tattica. Iniziamo come sempre dagli schieramenti iniziali, leggermente dissimili dalle formazioni presentate a pochi istanti dal fischio d’inizio.

Tra assenze per squalifica e forfait dell’ultimo minuto, i padroni di casa scendono in campo con un insolito 4-2-3-1. Musso in porta, linea difensiva composta da Zappacosta, Toloi, Palomino e Hateboer. In mezzo al campo, cerniera di copertura affidata a De Roon e Freuler. Davanti, Boga, Koopmeiners e Pessina a supporto del falso (ma mica tanto!) nueve Pasalic.

Anche Giampaolo si discosta da quello che è il suo modulo congeniale. Il 3-5-2 disegnato dall’allenatore dei liguri vede Falcone in porta, difesa affidata a Ferrari, Colley e Magnani. Conti e Murru esterni, con Thorsby, Ekdal e Sensi a centrocampo. In attacco, la coppia Caputo-Quagliarella.

Primo tempo: dominio Atalanta, Samp annichilita

L’analisi tattica di Atalanta-Sampdoria si muove attorno a due situazioni fondamentali. Da una parte, l’estrema qualità e velocità di palleggio dei neroazzurri. Dall’altra, gli innumerevoli errori in uscita dei liguri. La squadra di Giampaolo, svela subito le proprie carte, ricercando con insistenza la palla in verticale per le punte. Dopo appena 6 minuti, la combinazione di queste chiavi produce il vantaggio dei padroni di casa. Tentativo di lancio da dietro di Magnani sbagliato e intercettato sulla trequarti. Ripartenza atalantina immediata e letale. Movimento ad allargarsi sulla destra di Freuler, cross in mezzo perfetto e grande colpo di testa di Pasalic a tagliare sul primo palo davanti al difensore. A questo punto, il primo tempo prosegue a senso unico.

Atalanta-Sampdoria (4-0): analisi tattica e considerazioni

Analisi tattica Atalanta-Sampdoria: i bergamaschi al comando

Col risultato sbloccato, l’Atalanta comincia a macinare gioco e a schiacciare la Sampdoria nella propria metà campo. La squadra guidata da Gritti sfonda sulla corsia di destra. Pessina viene leggermente dentro al campo, lasciando così lo spazio ad Hateboer per sovrapporsi. La catena su questo binario fa letteralmente a fette la difesa blucerchiata: ciò perché spesso vengono ad inserirsi anche Freuler o Koopmeiners a portare ulteriore superiorità numerica. Nonostante la Samp difenda a 5, non riesce a opporre un’efficace contromisura. 

Colley non tiene Pessina nell’1 contro 1, mentre Murru non ha il passo per stare dietro ad Hateboer. In più Sensi, un po’ spaesato, fatica a dare una mano in copertura. Con questa schiacciante superiorità nei duelli, l’Atalanta soffoca la squadra di Giampaolo, tenendola costantemente sotto pressione. A sinistra invece, Zappacosta rimane più bloccato vicino ai due difensori centrali, per garantire un minimo di equilibrio.

A complicare ancora di più la fase difensiva dei liguri ci pensano i continui movimenti dei giocatori offensivi nerazzurri. Pasalic, oltre a fungere da riferimento centrale, svaria su tutto il fronte, abbassandosi spesso per fare gioco e per dialogare coi compagni. Quando il croato si abbassa, è Koopmeiners a inserirsi nello spazio o ad allungare la squadra defilandosi, con Boga che viene dentro al campo per l’uno-due o per la conclusione.

Il problema della Samp: l’eccesso di verticalizzazioni nel deserto

La squadra di Giampaolo fatica letteralmente a superare la metà campo nella prima frazione di gioco. Come dicevamo poc’anzi, una delle chiavi (in negativo) dell’analisi tattica di Atalanta-Sampdoria è la continua ricerca delle proprie punte in verticale. La pressione dei bergamaschi sopprime, però, questa fonte di gioco. Con Hateboer molto alto, Murru è impossibilitato a salire, per questo sulla destra si allarga Ferrari a fare l’esterno, con Conti che si alza in fase di impostazione. Altra grana per gli ospiti è poi il gioco delle coppie a centrocampo.

Come di consueto, i nerazzurri pressano a tutto campo uomo contro uomo e hanno un evidente vantaggio sulla mediana. Koopmeiners si francobolla a Ekdal, impedendogli di impostare liberamente. De Roon marca strettissimo Thorsby, mentre Freuler morde le caviglie a Sensi. Con gli uomini di metà campo totalmente braccati e costretti ad abbassarsi per toccare il pallone, per dare un po’ di respiro alla manovra l’unica cosa da fare è appunto ricercare le punte. Tuttavia, anche Quagliarella e Caputo trovano pane per i loro denti. Giocano molto distanti l’uno dall’altro per provare a portare fuori i rispettivi marcatori, ma finiscono per non trovarsi mai. Inoltre, sono sempre costretti a ricevere spalle alla porta palloni molto complicati che non riescono a proteggere a causa dell’aggressività di Toloi e Palomino

Atalanta-Sampdoria (4-0): analisi tattica e considerazioni

La Samp non riesce mai ad uscire con tranquillità e l’Atalanta mantiene costantemente alto il proprio baricentro. E una squadra così in difficoltà sia nell’imbastire uno stralcio di azione, sia nel difendersi dagli assalti avversari, finisce col commettere tanti errori in uscita. Nel peggiore dei casi, gli sbagli sono grossolani e consentono all’Atalanta di recuperare palla sulla trequarti. Gli uomini allenati da Gasperini sono poi repentini nell’accompagnare le ripartenze, come al minuto 29. Lancio sbagliato di Fiorillo, recupero a metà campo, palla a Pessina, venuto incontro, e assist al volo per il taglio in verticale di Koopmeiners. L’olandese brucia sullo scatto Ekdal e fa 2-0 di destro. I bergamaschi continuano a macinare gioco e arrivano con irrisoria facilità alla conclusione.

Secondo tempo: la Samp cambia tanto, ma l’Atalanta dilaga

La ripresa inizia subito con un triplo cambio dalla panchina della Samp. Dentro Rincon, Yoshida e Sabiri, fuori Sensi, Magnani e Quagliarella. Tatticamente non cambia nulla, col giocatore di origini marocchine che va a posizionarsi leggermente dietro a Caputo. La squadra di Giampaolo, complice anche l’ingresso del venezuelano, prova ad alzare un po’ la linea del pressing, senza riuscire però a scomporre l’organizzazione dell’Atalanta. Anzi, i padroni di casa continuano a spingere sull’acceleratore, coinvolgendo sempre i giocatori esterni, Zappacosta incluso, molto più intraprendente rispetto al primo tempo, e portando sempre almeno 4 uomini in area.

La Sampdoria si ritrova nuovamente schiacciata nei pressi della propria area, con le solite difficoltà a ripartire a causa della pressione dei difensori nerazzurri sulle punte. I nerazzurri giocano con scioltezza e qualità e continuano a rendersi pericolosi. Solo diversi determinanti interventi di Falcone evitano il tracollo. A questo punto Giampaolo cambia modulo e passa al 4-4-2, sperando di sanare le emorragie laterali. Ferrari viene stabilmente spostato largo sulla destra, con Murru dall’altra parte. Conti invece viene avanzato sulla linea dei centrocampisti, mentre Thorsby va a fare l’esterno dal lato mancino. All’ora di gioco, i blucerchiati sembrano aver assorbito bene la variazione dello schieramento e finalmente riescono a imbastire e a concludere la prima azione degna di nota della loro partita. Caputo sembra aver trovato nuove energie e arriva vicino al gol in diverse circostanze.

Gritti risponde mandando dentro Miranchuk al posto di Boga. La Samp finisce per scoprirsi di nuovo e al minuto 61 l’Atalanta ne approfitta. Su un’azione di ripartenza, Conti stringe troppo la propria posizione e lascia Ferrari solo in un uno contro due con Miranchuk e Koopmeiners. Pasalic viene ancora una volta fuori, consentendo l’inserimento centrale dell’olandese. Questi, servito dal russo, batte Falcone con un tiro potente sotto la traversa. Doppietta per l’ex AZ che festeggia alla grande il suo 24° compleanno.

Atalanta-Sampdoria (4-0): analisi tattica e considerazioni

Gli ultimi 30 minuti di partita

Giampaolo ricorre ancora alla panchina e sostituisce prima Murru con Augello, per avere più spinta e freschezza sulla sinistra. Poi Vieira per Ferrari. Conti torna a fare l’esterno basso della linea a 4, Sabiri viene allargato a sinistra, con Thorsby che passa a destra e il neoentrato va a giocare vicino a Caputo. Gritti inverte invece Miranchuk e Pessina, per consentire al russo di accentrarsi e trovare la conclusione. Al minuto 83, arriva un triplo cambio anche nell’Atalanta. Maehle, Pezzella e Scalvini prendono il posto di Hateboer, Zappacosta e dello stesso Pessina. Appena 3 minuto dopo, Miranchuk, partendo da destra, viene dentro al campo e semina il panico tra la difesa blucerchiata ancora troppo morbida. L’ex Lokomotiv ha il tempo di prendere la mira e far esplodere il suo sinistro e anche qualcos’altro che cova dentro per il delicato momento che lo riguarda piuttosto da vicino. Dopo 2 minuti di recupero, l’arbitro Sozza decreta la fine. Vince l’Atalanta 4-0.

Atalanta-Sampdoria (4-0): analisi tattica e considerazioni

Analisi tattica Atalanta-Sampdoria: le considerazioni finali

Come si evince da questa analisi tattica, l’Atalanta conduce una partita praticamente perfetta, annientando una Sampdoria piuttosto molle. La squadra bergamasca conferma quanto di buono fatto vedere in Europa e dà un forte segnale alla Juventus per la zona-Champions. Per una notte torna a essere feroce e spietata, unendo spettacolo e concretezza. Oltre ai marcatori, una menzione particolare spetta anche ai due “tuttocampistiDe Roon e Freuler, che corrono, impostano, si inseriscono, coprono e raddoppiano. Per la sfida di sabato all’Olimpico contro la Roma, torneranno Djimsiti e Demiral. Sarà invece assente per squalifica Toloi.

La Samp continua invece a faticare in trasferta, dove perde da 3 incontri consecutivi. Rispetto alle sconfitte con Milan e Spezia, stasera la squadra fa diversi passi indietro sul piano della prestazione. Molto male nel primo tempo, con solo qualche guizzo iniziale di Quagliarella nei primissimi minuti. Qualcosina in più nella ripresa, ma insufficiente per sferzare una partita in cui è stata quasi totalmente in balia dell’avversaria. Anche i blucerchiati tornano in campo sabato, nuovamente lontano da Genova. La squadra è infatti attesa dalla partita di Udine da affrontare senza lo squalificato Thorsby.

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