Per il Barcellona, il netto 1-4 incassato ieri dal PSG è solo la punta dell’iceberg. Dal 2016/2017 a questa parte, infatti, in ben cinque occasioni i Blaugrana hanno patito un’ontosa sconfitta.
Sembra ormai chiaro non si tratta di una coincidenza. Si può additare la difesa, la scarsa concentrazione o il tipo di gioco che ormai molte formazioni sanno disinnescare. La storia inizia dai quarti di finale nel 2017 e nel 2018 con due squadre italiane come protagoniste.
2017 e 2018, Juve e Roma mattatrici del Barcellona
11 aprile 2017, Juventus Stadium, Juve-Barcellona, gara di andata dei quarti di finale. Sulla panchina bianconera siede Massimiliano Allegri, Luis Enrique su quella Blaugrana. Dybala e Messi, rivali con sangue argentino, promettono duelli intriganti. L’avrà meglio la Joya, che realizza una formidabile doppietta, suggellata dalla rete di Chiellini. Un vero trionfo. Il ritorno al Camp Nou è una formalità, la Juve non casca nell’inganno: 0-0. Anche se poi l’annata si chiuderà amaramente, con finale persa a Cardiff contro il Real Madrid. E pensare che agli ottavi il Barça aveva ribaltato un 4-0 proprio col PSG, vincendo per 6-1 nel proprio teatro.
Un anno dopo, la storia si ripete, ancora quarti di finale, ancora un’italiana. Stavolta, però, si tratta della sfida di ritorno. All’Olimpico suona la musichetta della Champions, quasi un anno dopo, il 10 aprile 2018. L’avversaria è la Roma di Eusebio Di Francesco. I catalani sono pronti a metterci una mano sul fuoco: 4-1 in loro favore al primo round, troppo divario. Invece, qualcosa va storto. I giallorossi ci credono subito e sbloccano la sfida dopo 6′ con Dzeko. L’atteggiamento è molle, rinunciatario e al 58′ ecco il raddoppio di De Rossi dal dischetto per fallo di Piqué. La Roma barrica l’assedio, colmato con la rete di testa di Manolas e il leggendario urlo del greco rimasto impresso nella mente. Prima disfatta importante per Valverde, mentre la Roma si arrende solamente al Liverpool, tra l’altro sfiorando un’altra rimonta.
2019, la remuntada in salsa inglese del Liverpool
Segno del destino, i Reds sono gli avversari della semifinale dell’edizione 2018/2019. In Catalogna è Barça show, con un 3-0 che lascia scampo a poche interpretazioni: ad Anfield Road, il 7 maggio 2019, servirà il miracolo. E miracolo fu. La truppa di Klopp gioca con un’intensità incredibile, che costringe Messi e compagni alla difensiva. Risultato? 4-0 finale per i padroni di casa, Origi e Wijnaldum assoluti protagonisti, con una doppietta a testa. Il Liverpool si laurea Campione d’Europa, il Barcellona deve raccogliere i cocci dell’ennesima nottata europea storta. L’ultima importante per Valverde.
2020, arriva il Bayern tritatutto
L’anno della pandemia vede disputarsi la fase a eliminazione diretta della competizione in un torrido agosto, gara secca, campo neutro. Il palcoscenico è il Da Luz, Lisbona. Barcellona e Bayern Monaco le avversarie. La gara si preannuncia equilibrata, ma il campo dice qualcosa di diverso. Non c’è mai veramente partita: fischio finale con un clamoroso 2-8, mai i catalani avevano terminato un match con un passivo così pesante prima del 1946. Un match di Copa del Rey contro il Siviglia. La beffa è così grande che persino l’ex di turno, Coutinho, si concede una doppietta del finale. “Abbiamo toccato il fondo, nessuno è intoccabile“, il critico commento di Gerard Piqué a fine gara. Il resto della storia la conosciamo tutti: caos presidenziale, clima nello spogliatoio pesante, ennesimo cambio di allenatore.
La storia ci riporta quindi alla modernità, precisamente alla serata di ieri. Intendiamoci: l’incontro di ritorno si deve ancora disputare, l’impresa qualificazione è ardua ma non del tutto impossibile. L’atmosfera rispetto all’ultima remuntada del 2017, però, è totalmente differente. Invertire poi l’ordine degli addendi o degli allenatori, come preferite, non sembra cambiare il risultato.