Barcellona e Juventus: periodo di crisi o rivoluzione?

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Un’estate lunga e fin troppo amara, quella di Barcellona e Juventus. Le due società – tra le più forti in Europa – si sono ritrovate a perdere tasselli fondamentali per il proprio gioco, “svalutandone” anche il cartellino. Da una parte Messi, dall’altra Ronaldo. I due fuoriclasse che, per anni, si sono dati battaglia, si sono ritrovati a sfidarsi anche per decretare quale dei due sia stato il colpo più “inaspettato”. L’argentino ha salutato i blaugrana tra le lacrime, scegliendo il PSG, lasciando a secco le casse della società spagnola. Il portoghese invece sembrava già vicino alla cessione, anche se ha (inaspettatamente) deciso di tornare al Manchester United, il quale ha battuto la concorrenza del City. Per i bianconeri appena 15 milioni di euro, più un possibile bonus di 8. Un deprezzamento inverosimile per la società torinese.

Situazione Barcellona

Prima Suarez, poi Messi, infine Griezmann. Il trio delle “meraviglie” si è sciolto in pochissimo tempo, meno di ciò che ci si aspettasse. Il francese, passato per 120 milioni di euro dall’Atlético Madrid al Barcellona, si è poi ritrovato a rivestire la maglia del colchoneros, per un totale di 50 milioni di euro, 10 versati immediatamente, il resto nei prossimi due anni.

Un altro colpo che evidenzia lo stato di confusione e difficoltà della società blaugrana che, non soltanto ha perso due giocatori importanti in fase offensiva, ma non è riuscita a guadagnarci nulla, perdendo anzi non poco a livello economico. Leo Messi andato via da svincolato, Griezmann partito per meno della metà rispetto a quanto era stato pagato qualche anno prima.

Il Barcellona si è ritrovato a riorganizzare il reparto offensivo, affidandosi a Depay, Ansu Fati e Sergio Aguero, che ha espresso il suo malcontento, dato che si era trasferito in Spagna per giocare insieme a Messi. Via anche Pjanic – passato al Besiktas – i blaugrana stanno affrontando la Liga nel miglior modo possibile, affidandosi sempre di più ai veterani e giocando con qualche ottima promessa, come ad esempio Pedri e lo stesso Fati.

In campionato, 7 punti raccolti in tre gare, con due vittorie e un pareggio, con un match ancora da giocare. Sette le reti realizzate, quattro quelle subite. Il percorso in Champions League è invece cominciato con una sconfitta pesante, in casa contro il Bayern Monaco. Un secco 0-3 che ha mostrato i limiti di un Barcellona ancora in fase di assestamento.

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Situazione Juventus

Un pessimo mercato in entrata e una sbagliata gestione delle uscite, la Juventus si ritrova senza un calciatore in grado di segnare almeno 20 gol stagionali e con le idee ancora confuse. La brutta partenza in campionato e la cessione di Cristiano Ronaldo hanno steso i bianconeri, ancora senza vittorie in Serie A 2021/2022. Un solo punto in tre gare, con tre gol fatti e cinque subiti.

Il pareggio contro l’Udinese, dopo il vantaggio per 0-2, ha messo in mostra la poca concentrazione e tantissime lacune in fase difensiva. Il portoghese, subentrato dalla panchina, ha anche sfiorato il gol vittoria, annullato solo per offside. Sembrava quasi certo il suo addio a Torino, arrivato poi qualche giorno dopo.

Senza il fuoriclasse portoghese, la Juventus non ha raccolto punti, perdendo 0-1 contro l’Empoli e 2-1 in rimonta contro il Napoli, ancora per errori – gravi e individuali – in fase difensiva.

Tanti giovani mandati in prestito, con una rosa però incompleta, che avrebbe avuto bisogno di qualche altro giocatore per il turnover e per dare vigore alla squadra. Da Demiral a Ihattaren, con una società che sembra avere poche idee e nemmeno chiare.

Barcellona e Juventus: periodo di crisi o rivoluzione?

Unico lato positivo, la prima vittoria stagionale, arrivata contro il Malmo in Champions League, con un 0-3 rifilato agli svedesi che rialza il morale della Juventus e la rimette in riga per i prossimi impegni in campionato.

Barcellona e Juventus: tanto lavoro da fare

Barcellona e Juventus si ritrovano con delle mancanze da colmare, non soltanto in fase offensiva. I due club stanno vivendo un periodo delicato e apparentemente di crisi, ma questo potrebbe portare ad una rivoluzione generazionale per cominciare un altro ciclo di vittorie, di trofei e di “supremazia”, come già visto in passato.

Le due società sono comunque chiamate ad un lavoro non indifferente, appoggiate dai rispettivi allenatori, Koeman e Allegri, che dovranno avere sì pazienza, ma avranno il compito di mettere mano alla squadra e lasciando la propria impronta.

Ritrovarsi e dar fiducia ai giovani è uno dei primi passi da compiere, per iniziare una nuova striscia positiva.

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