Benevento-Torino, la conferenza di Nicola alla vigilia

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Il Torino riparte dal tecnico Davide Nicola per cercare di raggiungere la salvezza: il nuovo allenatore esordirà domani pomeriggio nell’anticipo in casa del Benevento. Il pareggio casalingo contro lo Spezia, che giocava in inferiorità numerica, ha condannato Marco Giampaolo all’esonero: solo due vittorie in 18 partite e un terzultimo posto che certamente non si attendevano i dirigenti granata all’inizio della stagione. Toccherà al tecnico ex Genoa risollevare le sorti dei piemontesi.

Benevento-Torino, le parole di mister Nicola alla vigilia

Le prime parole di Davide Nicola da allenatore del Torino nella conferenza stampa di presentazione, contestuale vigilia del match di campionato. «Per me è una sfida speciale al Torino: con determinati atteggiamenti e modi di comportarci, sono sicuro che possiamo uscire da questa situazione. Ho spiegato ai ragazzi che mi metto in testa un obiettivo, e per il raggiungimento di questo sarà importante la gestione delle emozioni. Un traguardo lo vediamo in linea retta ma spesso dobbiamo zigzagare per raggiungerlo. Solo il lavoro e la volontà di superare i limiti ti permette di arrivare. La cosa più difficile è rimanere equilibrati per perseguire un determinato obiettivo».

Nicola porta grande motivazione: «Plasmo i principi di gioco alle caratteristiche dei giocatori. Ho fatto richieste specifiche, poche perché in tre giorni non si può domandare chissà cosa. Abbiamo bisogno di leggerezza ed entusiasmo, e per raggiungere queste cose bisogna dare pochi compiti; il resto verrà da sé, man mano che allenerò e vivrò i giocatori. Tre giorni sono sufficienti per farsi una prima idea e dire come la si pensa. Non so se sono un grande motivatore, so solo di essere motivato in genere nella vita. Sono tremendamente curioso, e quando mi accingo a fare qualcosa che mi piace do tutto me stesso. Se questo trascina gli altri, allora è importante».

Il tecnico punta sulla forza del gruppo: «Questi tre giorni sono stati molto intensi per conoscere i giocatori che ho a disposizione. Gli ho fatto capire che io posso dare chance a tutti, a me interessa il Torino e l’obiettivo. Chi ha gli atteggiamenti per cercare di raggiungere il traguardo è del gruppo, che non è solo il piacere di stare insieme ma fare tutto ciò che serve per conquistare un obiettivo. La partita poi diventa motivo di valutazione».

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