In una recente intervista rilasciata al quotidiano francese “Le Parisien“, Benjamin Pavard, difensore classe 1996 del Bayern Monaco, ha dichiarato di aver dovuto fare i conti con la depressione. Questa difficile sfida si è presentata di fronte al giocatore verso la fine di febbraio del 2020, durante il primo lockdown. Un periodo particolarmente difficile per tutto il globo, che non ha lasciato scampo nemmeno al Campione del Mondo del 2018. Per fortuna, con l’aiuto della famiglia e dei compagni è riuscito a lasciarsi alle spalle quest’esperienza profondamente negativa, tornando ad essere il diligente terzino di sempre. In questo nostro approfondimento vogliamo andare a ripercorrere quella che è, a tutti gli effetti, la più dura partita affrontata dal transalpino, riportando anche le sue parole e i suoi pensieri.
Benjamin Pavard e la depressione come peggiore avversaria
“Modificazione del tono del sentimento in senso malinconico”. Questo è quanto recita la voce depressione nel vocabolario Treccani, che poco dopo specifica la deriva emotiva verso stati di tedio, pessimismo diffuso e distacco dagli abituali interessi. Pochissime righe, ma estremamente esplicative. E perfettamente calzanti col malessere accusato da Benjamin Pavard, ben conscio di trovarsi di fronte a quel mostro chiamato, appunto, depressione.
Per chi è abituato a vedere il calcio soltanto come una vetrina di strass, paillettes e business, sembra impensabile veder capitolare tali campioni in questo baratro profondo. Eppure, storie come quella del giocatore del Bayern ci ricordano che nessun atleta è esente dalle più comuni fragilità del genere umano.
Nel parlare a cuore aperto della sua triste esperienza, Pavard sottolinea i lati negativi di questa condizione. Più volte racconta di come, nella sua testa, tutto apparisse sbagliato. Tutto passivamente piatto. Nessuna sensazione, né voglia di prendersi cura di sé o provare a distrarsi. “Mi sono alzato, non avevo appetito. Ho cercato di tenermi occupato, di cucinare, di guardare le serie. Ma Netflix va bene per due minuti“.
Quando ti rendi conto di trovarti in questa situazione, cerchi in ogni modo di allontanare dalla mente quella parola. “Non mi piace la parola depressivo, ma era così“. Cerchi di autoconvincerti che è solo un brutto periodo che, prima o tardi, finirà. Nel momento in cui, però, arrivi all’allenamento spento e senza sorriso, allora ti rendi conto che quel male psicologico sta divorando la tua intera essenza. Ed è in quel momento che Benjamin Pavard ha sciolto ogni remora e ha capito che c’era un nuovo avversario da affrontare e che si celava dentro di sé.
La solitudine come cattiva consigliera
Il periodo di depressione di Benjamin Pavard è coinciso con lo stop della Bundesliga alla fine del febbraio 2020 a causa dell’incedere della pandemia. Il giocatore francese ha dichiarato di aver sofferto molto la chiusura forzata, patendo la solitudine in un Paese straniero, diverso dal suo. “Sono un essere umano come chiunque altro, e anche se ho una bella casa con una palestra, ho bisogno di un contatto umano“. La lontananza dal campo di gioco, la sua ragione di vita, ha fatto poi il resto.
Già nei mesi scorsi, in un’intervista ad un altro quotidiano francese, L’Equipe, il difensore bavarese aveva lasciato intendere di aver vissuto un malessere durante la prima ondata di covid. Un problema che ha finito inevitabilmente con l’influire in maniera negativa anche sulle sue performance. “Non ero felice, non potevo giocare bene a calcio. Le cose non stavano andando bene nella mia vita“.
Gli affetti: la miglior cura contro la depressione per Benjamin Pavard
Per vincere la sua battaglia contro la depressione, Benjamin Pavard si è affidato alle persone a lui più care. Mantenere i contatti con la famiglia e gli amici è stato fondamentale durante i periodi solitari di blocco. Alla fine dell’intervista ha dichiarato: “Sono uscito da tutto questo da uomo, mi ha cambiato. Ero solo come tanti calciatori e dovevo circondarmi bene per alzare la testa“.
E mentre pian piano il mondo si abituava e si risollevava, il giocatore francese ha iniziato a uscire dal tunnel e a ritrovare la serenità. E con essa sono tornate a migliorare anche le prestazioni in campo. Già pochi mesi dopo il suo periodo difficile, Pavard poteva esultare di gioia per la conquista della Champions League con i bavaresi.
In questa stagione, il terzino destro è partito piuttosto bene. Nonostante abbia saltato le ultime 3 partite, ha già messo a segno 2 reti. Uno score importante, in vista soprattutto dei Mondiali da giocare con la Nazionale di Deschamps, di cui è una colonna. E con la quale cercherà di bissare il titolo del 2018.