Bernardeschi trequartista: è stata la giusta soluzione?

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Nella partita di Champions League di ieri sera, in cui la Juventus ha affrontato il Chelsea, la squadra di Allegri arrivava corta soprattutto in attacco. La scelta del mister è stata quella di lasciare in panchina Kulusevski e Kean, in favore di Bernardeschi trequartista e Chiesa attaccante. È stata la giusta soluzione?

In questo articolo andremo a sviscerare la prestazione del giocatore italiano di ieri sera, guardandola anche in ottica futura. Come ormai sappiamo, Bernardeschi negli ultimi anni ha attirato su di sé diverse critiche. Negli ultimi mesi però sembra un giocatore diverso, e spesso rientra nei piani dell’allenatore sia di club che di Nazionale.

Bernardeschi trequartista: la partita contro il Chelsea

Quando i tifosi della Juventus hanno visto la formazione ufficiale di ieri sera probabilmente hanno strabuzzato gli occhi. I grandi assenti erano due: Dybala e Morata, entrambi out e non disponibili.

Tutti quindi si aspettavano di veder partire dal primo minuto uno tra Kulusevski e Kean, soprattutto il secondo che è l’unica vera punta in assenza di Morata. Allegri però ha spiazzato tutti, inserendo Bernardeschi trequartista e Chiesa come attaccante.

Il motivo è abbastanza chiaro, l’allenatore si aspettava una prestazione di sofferenza, in cui più in avanti c’era bisogno di un cambio di marcia. La scelta dunque è ricaduta su Chiesa, che come sappiamo è in una forma smagliante.

Bernardeschi trequartista: è stata la giusta soluzione?

Perché allora inserire Bernardeschi sulla trequarti? Non sarebbe stato più semplice inserire Kulusevski? La risposta è no, e i motivi sono le caratteristiche del giocatore italiano. Partiamo dal presupposto che tatticamente legge molto meglio le situazioni soprattutto in fase di non possesso in confronto al giocatore svedese, ed era fondamentale arginare Jorginho. In secondo luogo c’è un’affinità naturale tra lui e Chiesa, e lo hanno dimostrato nel gol decisivo.

Infine, bisogna considerare anche l’abilità in rifinitura, caratteristica su cui Kulusevski deve ancora migliorare. Insomma, per quanto sembri una scelta azzardata è stata sicuramente quella più cauta, in linea con la filosofia della partita della Juventus.

Come ha giocato Bernardeschi?

Se all’inizio c’erano dubbi sulla sua interpretazione del ruolo, alla fine è uscito tra gli applausi. Non solo per l’assist confezionato per il compagno Chiesa, ma anche per come si è districato in campo.

Senza palla si è sempre posizionato bene, riuscendo a svincolare l’attaccante da qualunque compito di interdizione, e rendendolo micidiale in fase di possesso. Con la palla invece è stato abbastanza pulito e preciso, giocando non molti palloni ma sbagliandone pochi.

In sostanza, è riuscito a infastidire Jorginho e compagni risultando decisivo nel momento giusto, esattamente quello che serviva nell’economia della partita. Non è sempre uscito tra gli applausi a scena aperta, ma ieri sera è successo, e questo è emblematico per capire come ha giocato.

Bernardeschi trequartista: lo rivedremo in futuro?

Preso atto che è in grado di farlo, andiamo a capire se potrà capitare di rivederlo in quella posizione. Probabilmente risuccederà, poiché alla Juventus riaccadrà di disputare altre partite in cui sarà necessario un giocatore con le sue caratteristiche.

In più, bisogna aggiungere che quando assume una posizione più dentro al campo sembra trovarsi più a suo agio, come se la sua maturazione calcistica lo abbia portato qui. Negli anni ha assunto sempre una posizione più esterna, ma sappiamo bene che i giocatori cambiano e si evolvono. Quindi potrebbe essere dentro al campo la sua posizione più ottimale?

Staremo a vedere nelle prossime settimane se l’esperimento si ripeterà. Nel frattempo facciamo i complimenti a Bernardeschi per la bella partita disputata da trequartista, augurandogli di uscire sempre tra gli applausi come ieri sera. 

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