Bologna-Frosinone (2-1): analisi tattica e considerazioni

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La nostra analisi tattica di Bologna Frosinone partita del nono turno di campionato di serie A. Si affrontavano due squadre con una propensione al gioco offensiva, con due attacchi basati più sulla qualità che la potenza fisica, più sul gioco di fino che sullo sfondamento. Due squadre che amano giocare. Tutti i  presupposti per una partita divertente. 

Nel Bologna curiosità soprattutto per Orsolini e Zirkzee e per come e se  Saelemaekers saprà inserirsi in una meccanismo di gioco già collaudato.

Nel Frosinone occhi puntati su Soulé e sui suoi compagni di reparto. Fin qui la stagione dell’Argentino è stata positiva. Ha premiato la scelta di lasciare la Juventus per avere più minutaggio e far vedere il proprio vero valore.

Thiago Motta presenta con una formazione che fa di necessità virtù in difesa, conferma la fiducia all’esperto Freuler, equilibratore con al fianco Aebischer. Il reparto offensivo è folto con Orsolini, Ferguson, Saelemaekers e Zirkzee. Questo almeno sulla carta poi vedremo come si sistemeranno i giocatori nel corso della partita. 

Il Frosinone sembra schierarsi con un modulo speculare ovvero con il  4-2-3-1. Particolarmente interessante sarà vedere all’opera la coppia di centrali di centrocampo, Mazzitelli e Barrenechea. Sembra una coppia ben assortita capace anche di produrre gioco per gli avanti, tra i quali spicca un Soulé in forma smagliante. Ci si aspetta molto anche dalla prova di Reinier, trequartista scuola Real Madrid in possesso di un talento brillante.

Bologna-Frosinone (2-1): analisi tattica e considerazioni

Analisi tattica Bologna-Frosinone, primo tempo: quasi solo Bologna

Conferma per entrambe le squadre dello schema tattico con Cheddira e Zirkzee riferimenti centrali. Questo consente alle due squadre di attaccare con molti uomini. Nell’azione del vantaggio del Bologna entrano in gioco tutti e 4 i giocatori d’attacco, Orsolini,  Saelemaekers, Zirkze e Ferguson che realizza. 

Funziona nel bologna il gioco sulle fasce con Zirkze che si sposta sempre per dare la superiorità numerica e capacità di scambio veloce in 1-2. Il gioco funziona con Lykogiannis che mette un bon pallone in area, rinvia la difesa ma gioca alto il Bologna e Silvestri si trova al limite dell’area avversaria pronto a insaccare di testa.

Non funziona la centrale Mazzitelli-Barrenechea, sopraffatti dal centrocampo del Bologna in cui Ferguson, Saelemaekers, Orsolini e Lykogiannis danno man forte quando il Frosinone è in possesso palla.  Le azioni offensive del Frosinone sono più spunti individuali che azioni corali, in particolare, Soulé conferma il suo stato di forma. La mossa di Ferguson su Barrenechea, che parte più basso, impedisce alle azioni del Frosinone di svilupparsi dal basso con ordine.

Cala l’intensità del pressing il Bologna nel finale di tempo e spunta il Frosinone con una serie d’azioni manovrate con Mazzitelli, Soulé e Rainer tra i protagonisti. Skorupski si fa trovare sempre pronto. 

Bologna-Frosinone (2-1): analisi tattica e considerazioni

Analisi tattica Bologna-Frosinone, secondo tempo: sale il Frosinone ma non basta

Il Bologna prova a gestire la partita con il giro palla disponendosi su tutto il terreno di gioco, per fare correre a vuoto gli avversari. 

Dall’altra il Frosinone rientra in campo con un atteggiamento più convincente rispetto a quello emerso nella prima frazione. 

Muove le sue pedine Di Francesco al 56′ togliendo un deludente Cheddira per Marvin Çuni e Luca Garritano per Báez. Çuni meno manovratore ma più attaccante centrale capace di difendere palla e far salire i compagni. E in pochi minuti Çuni si conquista un calcio di rigore su un’azione pen congeniata sulla fascia e un pallone filtrante di Soulé. E Soulé dagli 11 metri non sbaglia.

Dopo il gol sale il Frosinone in intensità e convinzione. Più continuo nelle azioni d’attacco, trova quelle combinazioni che difficilmente gli erano riuscite nel primo tempo. 

Prova Motta al 74′ a dare nuova linfa al suo gioco sostituendo chi aveva dato molto: fuori Lykogiannis per Kristiansen e Orsolini per Ndoye. Poi all’82’ prova a sigillare il risultato inserendo Corazza per De Silvestri, El Azzouzi per Freuler e Nikola Moro per un ottimo Saelemaekers.

 
Anche Di Francesco, al 75′, cerca forze nuove: fuori Barrenechea per Brescianini e Reinier per Ibrahimović. Peso e centimetri per trovare occasioni in area di rigore, le prova tutte Di Francesco. E toglie Oyono per inserire Kaio Jorge. Difesa a tre per il Frosinone e grande spinta alla ricerca del pareggio. Rimangono 3′ più 5′ di recupero per la ricerca del pareggio e per difendere la vittoria del Bologna. Rimane troppo lento il palleggio del Frosinone e molto attento il Bologna che trasforma ogni pallone riconquistato in una possibile palla gol per chiudere l’incontro. Ne fa le spese Mazzitelli che dopo un tunnel subito da Zirkze prende il secondo giallo e lascia l’incontro.

Le considerazioni finali

Bella partita tra due squadre che si sono affrontate a viso aperto, offrendo sempre un gioco propositivo volto a creare pericolo agli avversari. La scelta era evidente dalle scelte degli allenatori, che hanno messi in campo molti giocatori votati al gioco offensivo.

Tra i protagonisti molti giocatori tecnici in grado di illuminare il gioco della propria squadra.

Vittoria importante e meritata quella del Bologna che con l’uno-due del primo tempo sistema i conti con il Frosinone e lo scavalca in classifica. In verità è un bel balzo in avanti quello del Bologna, che ora si trova in una posizione molto interessante che gli apre prospettive interessanti per il campionato. Con un Zirkze sempre più decisivo, con Saelemaekers che è pienamente integrato nel gioco del Bologna, con Orsolini che deve trovare solo più precisione sotto porta il Bologna può sognare per un posto in Europa.

L’ha vinta anche dal punto di vista tattico il Bologna, che in un confronto speculare ha potuto contare molto di più del Frosinone degli aiuti tra i reparti, la coesione di squadra, il sacrificio per il compagno.

Il Frosinone ha disputato ancora una buona partita non riuscendo però a sviluppare il proprio gioco perché nel confronto a specchio hanno fatto la differenza gli aiuti degli attaccanti al gioco di squadra così come troppo contratta è sembrata la difesa, soprattutto nella prima mezz’ora di gioco. Il gioco passa quasi sempre dai piedi di Soulé che riesce a pieno a svolgere il suo gioco. Ma sicuramente questo rende troppo prevedibile il gioco del Frosinone.  

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