Dopo la sconfitta ai calci di rigore in finale di Coppa Italia, la Juventus vince per 0-2 a Bologna mostrando un gioco più brillante ritrovando la via del gol dopo due partite consecutive a secco.
Analizziamo tatticamente il match del Dall’Ara.
Mihajlovic schiera un 4-2-3-1 ritrovando in difesa a sinistra dopo un lungo stop, Djiks; in avanti Sansone, Soriano e Orsolini agiscono alle spalle di Barrow.
Importanti cambiamenti nell’undici titolare di Sarri: oltre al prevedibile impiego di De Sciglio al posto dell’infortunato Alex Sandro, a sorpresa spazio a centrocampo per Rabiot al posto di Matuidi e soprattutto Bernardeschi e non Douglas Costa insieme a Ronaldo e Dybala nel 4-3-3.
Primo tempo: ottima Juve con il tridente che si divide bene l’area
Una buonissima Juve in avvio che prende subito il comando delle operazioni; Bernardeschi parte dalla destra, Dybala fa il centravanti ma gioca fondamentalmente a tutto campo e CR7 parte dalla sinistra.
In fase di non possesso Bernardeschi scala a centrocampo lasciando a Ronaldo e Dybala il ruolo di punte con Rabiot che scivola a sinistra formando una sorta di 4-4-2.
Il Bologna, comprensibilmente, fa fatica ad entrare in partita vista la lunga inattività e cerca di opporsi riuscendo a schermare Pjanic grazie alla marcatura di Soriano.
I bianconeri dopo una chance con Ronaldo, sbloccano il match su rigore causato da Denswil, apparso in grossa difficoltà durante tutti i novanta minuti.
I centrocampisti juventini vengono arginati dagli avversari e faticano a ricevere palla e così sono i difensori, e in particolare De Ligt, a proporsi oltre il centrocampo.
Il secondo gol nasce proprio da un’iniziativa dell’olandese che verticalizza per Bernardeschi, meraviglioso assist di tacco per Dybala che dal limite non sbaglia. Anche qui rivedibile Denswil che permette all’argentino di girarsi e calciare liberamente.
Gli unici brividi per gli uomini di Sarri arrivano su errati disimpegni di Szczesny, insolitamente impreciso con i piedi.
Secondo tempo: il Bologna resiste agli assalti iniziali dei bianconeri ma non riesce poi a creare pericoli
Nella ripresa la Juve ricomincia da dove aveva finito. I campioni d’Italia creano delle ghiotte opportunità ma un po’ per sfortuna, vedi il palo dell’ottimo Bernardeschi, un po’ per imprecisione manca il terzo gol.
Dopo la sfuriata iniziale, i bianconeri calano e abbassano il loro baricentro e Sarri sostituisce Pjanic e il deludente Rabiot inserendo Matuidi e Ramsey.
Mihajlovic inserisce Palacio ed effettivamente l’attacco acquista più brio ma di veri tiri in porta nemmeno l’ombra grazie ad una prestazione attenta e precisa della coppia Bonucci–De Ligt, bravi ad opporsi anche alle conclusioni dalla distanza degli avversari.
I possibili pericoli per la difesa della Juventus arrivano da calci piazzati ma l’attenzione è alta e ogni minaccia viene sventata.
La Juve dunque ritrova la vittoria e i gol ma nel prossimo match dovrà fare a meno dell’infortunato De Sciglio e dello squalificato Danilo: possibile dunque l’impiego di Matuidi come terzino sinistro, ruolo già ricoperto in questa stagione.
Il Bologna invece ha avuto oggettive difficoltà a creare in attacco ma un po’ di ruggine era normale attendersela vista la lunga sosta forzata e già dal match contro la Sampdoria avrà modo di rifarsi.