Nonostante gli ottimi risultati, e il nono posto in classifica a quota 36 punti, continua a tenere banco in casa Bologna il “caso Marko Arnautovic”, relegato sempre più ai margini del progetto di Thiago Motta. Negli ultimi due mesi, dall’inizio del 2023, l’attaccante austriaco ha collezionato soltanto 26 minuti ed una sola apparizione, datata 12 febbraio contro il Monza. Molti ritenevano che, dopo il rientro dall’infortunio, il bomber ex Inter sarebbe tornato ad essere leader indiscusso dei felsinei. Invece, così non è stato, e il feeling con il tecnico brasiliano non è mai decollato. La punta austriaca, trascinatore assoluto dei suoi con ben otto gol nella prima parte di stagione, si ritrova ormai relegata ad un ruolo da comprimario.
Bologna, rebus Arnautovic: le condizioni dell’austriaco e il feeling con Motta
Come anticipato, il motivo dell’esclusione di Arnautovic non è da ricercarsi nelle condizioni fisiche della punta. Il calciatore austriaco, infatti, stando alle dichiarazioni rilasciate da Thiago Motta al termine dei match di campionato contro Torino e Lazio, sarebbe pienamente recuperato. Anche nel caso in cui il tecnico ex Spezia non lo avesse ritenuto pronto per partire dall’inizio, appare inspiegabile la scelta di non fargli disputare neanche un minuto per due gare di fila.
Ecco le parole di Motta che gettano luce sulla scelta di escludere Arnautovic: “In questo momento gli altri meritano di giocare. Adesso pensiamo alla prossima partita per capire chi giocherà dall’inizio e chi subentrerà. Si sta lavorando bene, chi ha giocato lo ha meritato, per questo stiamo facendo queste scelte. Non esistono polemiche, i leader si allenano insieme agli altri. Normale che voglia ancora di più da loro perché se lo sono conquistati durante questi anni giocando e non giocando. Oggi è rientrato Medel e sono contentissimo di questo gruppo, non esistono polemiche. In questo momento vogliamo solo il bene del Bologna e dobbiamo pensare già alla prossima dando il massimo”.
La rivoluzione di Thiago Motta: il nuovo ruolo dei senatori
Correva la stagione 2000 – 2001 quando il Bologna riuscì a totalizzare più di 36 punti nelle prime 26 giornate del campionato di Serie A. Nelle stagioni successive, i felsinei non sono mai riusciti a centrate obbiettivi più alti se non quelli legati alla mera salvezza e conseguente permanenza nella massima serie italiana. Gran parte dei successi che stanno arrivando in questo campionato è dovuta soprattutto alla ventata rivoluzionaria portata da Thiago Motta. Nuove idee di gioco; un calcio più propositivo e sicuramente più moderno.
Modifiche non solo dal punto di vista tattico ma anche sul piano dei protagonisti: Zirkzee, Barrow, Ferguson, Sosa, Lucumì, solo alcuni dei nomi che, nonostante la giovane età, stanno maturando sotto la guida del nuovo tecnico. Un vero e proprio ricambio generazionale che Motta ha intrapreso senza troppe riserve. Gente del calibro di Medel, De Silvestri e proprio lo stesso Arnautovic, veri e propri senatori di questi club, sono dovuti scendere a compromessi con una netta riduzione del minutaggio a loro riservato. La rivoluzione di Motta, però, sta dando i suoi frutti, e il Bologna vola in campionato, con una finestra che rimane aperta sul sogno Europa League.
Le conseguenze in ottica fantacalcio
Dopo l’ottimo inizio di stagione – con ben 8 reti nelle prime 15 presenze di campionato – diversi fantallenatori ritenevano che questo sarebbe potuto essere l’anno della definitiva consacrazione di Anautovic anche in ottica realizzativa. Invece, la sfortuna si è accanita sul bomber austriaco, riservandogli diversi problemi muscolari che hanno minato il suo percorso. Da vero e proprio primo slot di attacco, Arnautovic è presto diventato il più grande rimpianto di questa stagione per le potenzialità e la continuità dimostrata sotto la guida di Siniša Mihajlović (che ricordiamo ancora con immenso affetto).
Il suo rendimento complessivo resta comunque ampiamente al di sopra della sufficienza: 6.33 di media voto e una fantamedia comunque importante pari a 7.83. Numeri frutto di 8 reti e un assist messi a referto. L’unico neo, è rappresentato dalle ammonizioni; sono infatti già 5 i cartellini gialli collezionati in 15 gare disputate. Il suo calo, dunque, non è stato progressivo ma, al contrario, del tutto improvviso e, sotto alcuni aspetti, inaspettato. Nonostante ciò, confidiamo ancora nelle grandi qualità tecniche e balistiche del bomber austriaco e riteniamo che possa ancora ritagliarsi lo spazio che merita. Venire a compromessi con il tecnico appare ormai scelta inevitabile, per non privare il Bologna del suo giocatore di maggior talento.