Ha parlato al termine dell’importantissimo successo 2-3 in trasferta contro il Borussia Monchengladbach, il tecnico dell’Inter Antonio Conte. I nerazzurri che adesso possono ancora continuare a sperare nel passaggio del turno, ma dovranno battere lo Shakhtar all‘ultima giornata e vedere cosa succederà nella gara del Real Madrid.
Conte dopo Borussia Monchengladbach-Inter 2-3
Le parole del tecnico nerazzurro: “Se non sei squadra sotto tutti i punti di vista, tattico, caratteriale, non vieni qui a vincere contro una squadra che sta attraversando un buon momento – spiega il tecnico -. Abbiamo fatto una partita importante, magari con delle sofferenze inutili. Ma siamo vivi e questa è la cosa più importante. Complimenti ai ragazzi perché lo spirito era quello giusto. Quando c’è questo spirito mettiamo in difficoltà tutti.”
Per quanto riguarda la reazione avuta nella ripresa
“Il gol all’ultimo secondo poteva ammazzarci dal punto di vista del morale e dello spirito – continua Conte -, soprattutto perché avevamo creato tanto. Abbiamo analizzato alcune situazioni da migliorare, ho detto che dovevamo tornare in campo con la qualità mostrata nel primo tempo. Nel finale avevamo sbagliato qualcosa. Ma questi ragazzi avevano bisogno di essere supportati, nel bene e nel male io sono con loro. Gli ho detto che alla fine saremmo stati premiati e avremmo vinto. Sono stato buon profeta…”.
Conclude Conte sulle difficoltà a centrocampo
“Abbiamo fatto bene come squadra, è inevitabile che il centrocampo è il reparto che sposta gli equilibri. Brozovic era alla prima partita dopo il Covid, Barella sta giocando partite su partite e a fine primo tempo aveva un problema a un polpaccio.” Sulle poche soluzioni in panchina: “Dalla panchina era difficile anche intervenire perché Sensi ed Eriksen hanno meno interdizione degli altri. Quindi Barella ha stretto i denti, Brozovic quando ci mette la garra è un giocatore importante, in fase di possesso e non possesso. E Gagliardini ha fatto bene.