Dopo le parole di Bajevic, arriva il turno di Alberico Evani, secondo di Mancini, per la conferenza stampa di Bosnia-Italia.
Bosnia-Italia, Evani: “La Bosnia ha giocatori importanti”
Nonostante l’assenza del positivo Dzeko, Evani non abbassa la guardia. Inoltre, rivolge un pensiero a Mancini. “Sappiamo che la Bosnia è un’ottima squadra. Nelle tre partite fin qua l’abbiamo battuta due volte e ci abbiamo pareggiato una, ma ci ha sempre dato problemi. Dovremo limitare i rischi, mancherà Dzeko ma ci sono altri giocatori importanti, non è un singolo che fa la squadra. Noi dovremo essere superiori per vincere la gara. Mancini? Anche Roberto avrebbe voluto essere qua, è molto dispiaciuto. Noi cercheremo di fare pesare la sua assenza il meno possibile. Abbiamo fatto tanti sacrifici, ci siamo costruiti la possibilità di arrivare primi nel girone. Sarebbe brutto non arrivare al primo posto, ma ce lo dovremo guadagnare. Sappiamo di affrontare una squadra che non regala nulla, sebbene ultima nel girone. Dovremo stare attenti“.
“Cambi? Stiamo valutando il recupero dei calciatori. Forse cambieremo qualcosina ma non molto rispetto a Reggio Emilia. Stiamo lavorando da due anni, la crescita è stata importante e ci aspettiamo di farlo ancora molto. Per arrivare al livello delle migliori servono passi in avanti, ma questi ragazzi ci fanno ben sperare. Non è dal risultato che si farà il mattone, ma faremo di tutto per ottenerlo. È bello poi lavorare con i membri dello staff, c’è amicizia. Tra le prime di Nations League vuol dire tornare grandi? Intanto pensiamoci, poi vedremo di affrontare queste Nazionali forti. Forse siamo pari, oppure sopra. Il nostro problema ora si chiama Bosnia.
“Club e Nazionali, vantaggio per tutti”
“Vittorie rivincita sui club? No, cerchiamo di fare del nostro meglio con i giocatori con entusiasmo. Non siamo fatti per fare polemica. Purtroppo è vero che ad alcune squadre viene a mancare l’organico. Si trovano a rischiare qualche infortunio. Credo che alla fine sia un vantaggio per tutti perché tutto il movimento ne trae beneficio. I loro giocatori hanno più valore quando giocano in Nazionale. Rischio appagamento? Non credo, abbiamo a che fare non solo con bravi giocatori, ma anche con ottime persone. Sanno valutare tutto questo, sanno che sono finiti i tempi dei complimenti. Nella vita, ma soprattutto nel calcio, quello che hai fatto ieri non conta più. Noi siamo impegnati a raggiungere il risultato. Florenzi e Belotti? Stiamo valutando tutti. Loro si sono allenati a parte tutta la settimana, hanno dato tutto. Sono motivati e vogliono esserci“.
“Mancini? Credo sia un allenatore carismatico e preparato. È coraggioso perché si affida ai giovani e quando lo fai devi avere pazienza, dargli tanto. Ha convocato ragazzi che non giocavano nei propri club e che poi sono diventati ottimi calciatori. Questa cosa piace al gruppo, considera tutti alla stessa maniera. Trasmette sicurezza, ha concetti di gioco propositivi che piacciono. È riuscito a formare anche un ottimo staff, non solo quello tecnico. Tutti remano dalla stessa parte e sono partecipi, i giocatori vengono in ritiro contenti“.