Il Cagliari vuole continuare la propria striscia positiva dopo la vittoria ottenuta in pieno recupero, grazie alla rete di Simeone, martedì sera in casa della SPAL. I sardi nel prossimo turno di campionato, in programma oggi pomeriggio alle 19:30, ospiteranno alla “Sardegna Arena” il Torino. Le dichiarazioni del tecnico rossoblù, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match: “Contro la Spal è arrivata una vittoria fondamentale per l’aspetto psicologico: le vittorie ti danno serenità per la partita dopo, ma è vero che la partita successiva è quella di domani. Il fatto che le partite siano così ravvicinate e l’esperienza di queste prime gare, di tutta la A, dà l’idea di quello che sta succedendo”.
Zenga: “Sfida tra portieri, non ci sono titolari e riserve”
I portieri si candidano a essere i grandi protagonisti di Cagliari-Torino: da una parte proseguirà la staffetta Cragno-Olsen, dall’altra Sirigu troverà il tecnico che lo ha lanciato, ossia Walter Zenga: “Totò è un ragazzo cui sono molto affezionato e sono contento della sua carriera. Mi piacerebbe vederlo con la maglia rossoblù. Non ci sono mai state gerarchie tra Olsen e Cragno, un tecnico parla sempre con i suoi ragazzi. Avevo detto a entrambi che Alessio avrebbe giocato a Verona e col Torino, mentre Robin con la Spal. Siamo in una situazione totalmente diversa dal campionato di prima: devo tutelare il patrimonio del club. Abbiamo anche Rafael e Ciocci, che sono fortissimi. Dipendesse da me giocherebbero tutti e 4…”. Zenga tiene tutti sulla corda soffermandosi sul fatto che non ci sono più titolari e riserve: “Chi entra dalla panchina in questo momento ha molte più chance di incidere. Nessuno può giocare 13 partite di fila in 40 giorni: se oggi un giocatore sta fuori 10 giorni ora salta 4 partite”.
Cagliari, Zenga: “I tifosi ci mancheranno”
Un tema ricorrente in questo periodo che ha toccato quasi tutti i tecnici è l’assenza del pubblico allo stadio che annulla completamente la differenza di giocare in casa e trasferta: “Cambia poco, se non il fatto che non dobbiamo prendere un aereo. Quando giocavo, mi caricavo tanto nelle partite in cui avevo il tifo contro. In queste gare può succedere di tutto, anche che una squadra possa partire a mille e poi si spenga. La cosa bella che ho visto è una disponibilità assoluta da parte di tutti a dare il proprio contributo”.