Calciomercato Genoa, suggestione Perotti

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C’è scontento e delusione nella Genova rossoblù. I tre migliori giocatori dell’anno scorso erano tutti in prestito: Perin, Zappacosta e Strootman. Sembrava difficile ma possibile riottenere la conferma di tutti e tre. O anche uno solo del trio. Il regista olandese invece è approdato al Cagliari con la formula del prestito semplice, dopo aver inizialmente atteso una chiamata del Grifone. Il calciomercato del Genoa non parte bene. Sembra infatti che Preziosi non abbia voluto concludere un’operazione alla portata ritenendo l’ingaggio da accollarsi troppo alto. Ora quindi ci sarebbe bisogno di un colpo per risollevare il morale e accendere la fantasia. Diego Perotti, passato beniamino della Gradinata Nord, è in Italia e sta cercando una squadra nel Belpaese, col Genoa seriamente interessato al suo acquisto.

Perotti prima del Genoa: il Diez che fa volare, con la fantasia

È una storia complessa quella tra Perotti e il Genoa. Un amore nato nella sofferenza e sfociato in gelosie profonde. L’esterno destro ha una tecnica sopraffina e una visione di gioco molto creativa. Il suo controllo palla lo rende una vera e propria cassaforte in fase di possesso. Per le sue qualità nell’impostazione abbinate alla rapidità da ala è soprannominato “El Diez Volante”. Non gli è invece mai piaciuto quello di “El Monito” “la scimmietta”, che fa il verso a quello di “Mono”, quello che aveva suo padre Hugo quando giocava nel Boca. È praticamente impossibile sottrargli il possesso quando ha la sfera tra i piedi. Quando è in forma non disdegna nemmeno di prodigarsi in un lavoro da tornante. È un rigorista sontuoso e implacabile, dalla tecnica molto particolare, mozzafiato. Rincorsa lentissima e tiro potente o a spiazzare il portiere. Al di là dei penalty ha la vocazione a segnare e fare assist, anche se probabilmente non ne ha realizzati tanti quanti erano nelle sue corde. Un atteggiamento rude gli è spesso valso qualche rosso di troppo. Ciò che però lo ha limitato di più per tutta la carriera è il susseguirsi di pesanti infortuni.

Via Crucis dall’Argentina a Istanbul

Oggi 33nne, nel 2007 a 18 anni, dopo una sola stagione nel Deportivo Moron, nella terza divisione argentina, viene portato dal Siviglia in Europa. In Andalusia fa faville per due anni nella squadra B, poi s’impone anche in quella maggiore. Al termine del 2009 il suo primo gol con loro contro Deportivo La Coruña vale la qualificazione alla Champions League. Per due anni è la stellina del club e viene anche convocato in nazionale. Quindi per un triennio gli acciacchi cominciano a tormentarlo sempre di più. Passa dall’ accatastare una ventina di presenze per stagione a mettere in fila appena una decina di spezzoni. In un anno in prestito al Boca solo due gettoni per lui.

Quando lo acquista il Genoa praticamente non gioca da due anni. Col “Vecchio Balordo” e agli ordini di Gasperini però disputa tutta la preparazione estiva. La stagione si rivela esaltante. Con lui e Iago Falque sulle ali il Grifo vola e si qualifica all’Europa League. Un’affermazione sportiva vanificata dal mancato conseguimento della licenza Uefa, probabilmente perché Preziosi non voleva che si facesse troppa luce sui conti della società. Perotti è costretto a rinunciare al finale di stagione da un infortunio. Senza di lui però la squadra se la cava comunque egregiamente. Nonostante lo sfortunato epilogo personale e ambientale, l’annata è trionfale.

Il passaggio alla Roma

A gennaio dell’anno successivo viene venduto per 10 milioni alla Roma, una cifra giudicata ridicolmente bassa dai tifosi del Genoa. Inoltre la squadra sta annaspando nella lotta per non retrocedere. Il primo semestre era stato un alternarsi di colpi di genio, piccoli infortuni e giornate di squalifica per intemperanze inopportune. Il rapporto con la piazza s’incrina quando sembra che abbia avvallato la cessione per abbandonare la barca nella tempesta.

I primi 6 mesi alla Roma sono contradditori e non trova lo spazio che vorrebbe. Un suo gol all’ultimo minuto però, proprio contro il Genoa e nel girono dell’addio al calcio di Totti, vale la qualificazione in Champions League. I festeggiamenti eclatanti gli valgono qualche impropero dai suoi ex tifosi più inflessibili. La rete però gli apre le porte della Città Eterna.

Giocherà spesso da titolare, praticamente sempre quando non frenato dal ciclico ripercorrersi degli infortuni. Quando questa piaga si allenta, regala giocate importanti e pare il Deus Ex Machina in grado di risolvere il busillis di una squadra che non riesca mai ad essere davvero grande o vincente. Alla lunga però il prolungarsi delle assenze finiscono per farlo considerare ancora una volta irrecuperabile.

Il 5 ottobre 2020 viene ceduto a titolo gratuito ai turchi del Fenerbahçe, con i quali sigla un accordo biennale con opzione per il terzo anno. Segna 3 gol nelle prime 4 partite disputate fino a fine novembre, poi la maledizione. Di nuovo. Crack al ginocchio e stagione finita.

Calciomercato Genoa: Perotti e l’eterno ritorno

I turchi vorrebbero sbarazzarsi del pesante contratto di un giocatore di talento che a 33 anni è chiamato all’ennesimo recupero da una condizione fisica pietosa.

Perotti si trova in Italia, a Roma, di nuovo. Il club del Bosforo gli ha dato l’autorizzazione per proseguire la riabilitazione presso la struttura specializzata di Villa Stuart.

Potrebbe essere l’occasione ghiotta per il calciomercato del Genoa, che col Fener ha un canale preferenziale.

L’argentino infatti è stato apertamente invitato a trattare coi club del Belpaese, il Genoa ha chiesto informazioni e coi turchi in passato di fatto hanno già trattato lo scambio Zajc-Sinan Gumus.

Genova per Perotti sarebbe la piazza ideale per ricominciare una volta di più, visto che è già accaduto in passato. Essendo anche un trequartista, si sposerebbe ai moduli di Gasperini sia che decida di passare a un modulo con le ali, sia che confermi il 3-5-2 che prevedeva Zajc in un ruolo ibrido tra il trequartista arretrato e la mezz’ala avanzata.

Unica incognita? La volontà di spendere di Preziosi per il calciomercato del Genoa. oltre al ritorno di Perotti. Nel frattempo però El Diez ha già fornito l’assist: «Mi piacerebbe tornare il Italia. Mio figlio è nato a Genova. Quella città è parte della mia famiglia. Ho un contratto ancora di un anno con il Fenerbahçe, ma l’Italia rimane sempre l’Italia, nel mio cuore. Sappiamo come funziona il calcio, non ci sono le certezze, ma da parte mia mi piacerebbe tornare»

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