Era la primavera del 2010 e doveva ancora scoppiare la nuova primavera del calcio polacco. Prendere un giocatore dall’estremo est europeo sembrava ancora una scommessa. Nel Lech Poznań un centravanti dal volto anonimo e dal cognome impronunciabile stava segnando a valanga. Gli osservatori per il calciomercato del Genoa avevano consigliato al presidente Enrico Preziosi di prenderlo. Atterrò a Genova, fece le visite mediche, andò pure allo stadio. Era tutto pronto per la firma del contratto. Poi però il patron risolse che quella stanga delle steppe non aveva il volto e il fisico giusto. Troppo smunto. Anni dopo prese Krzysztof Piatek perché non poteva sopportare di essersi fatto sfuggire Robert Lewandowski, e adesso ha messo le mani su Aleksander Buksa.
I supporter del “Vecchio Balordo” gli rinfacciano più o meno legittimamente di ripetere ciclicamente gli stessi errori ma almeno sui centravanti polacchi sembra aver capito la lezione. O perlomeno affinato l’istinto. Il problema è che mentre si celebra una delle prime operazioni messe a segno, auspicabilmente il primo vero “colpo” di mercato, gli errori di cui sopra sono tornati a far pagare il conto. Il Genoa ha infatti perso ben 4 contenziosi davanti alla Fifa per rate d’acquisto non versate a società sudamericane.
Il calciomercato del Genoa, futuro e speranza
È la dimostrazione che col Club più antico d’Italia in generale e con Preziosi in particolare non si può mai star tranquilli. Il mercato del Genoa, sebbene ai primordi, per una volta sembrava incoraggiante.
Il presidente ha trovato l’accordo con mister Ballardini per andare avanti, e non era scontato. I senatori Perin e Strootman hanno chiesto a Juventus e Olympique de Marseille di poter tornare in pianta stabile al Grifo. Avrebbero addirittura rifiutato, rispettivamente, Atalanta e Cagliari.
Col Parma si intessono trattative per il cavallo di ritorno Kucka, Kurtic e Sepe, in cambio dei mezzi o totali esuberi Favilli, Bani e Paleari. In procinto d’arrivo l’esterno destro 28nne Sabelli, ex Brescia, trasferitosi all’Empoli lo scorso gennaio. È chiamato alla consacrazione dopo essere più volte spiccato in cadetteria e nella lotta per non retrocedere. Spicca soprattutto per le doti balistiche.
Le suggestive idee di calciomercato del Genoa per l’attacco
Quindi l’attacco: il prospetto più interessante è Lammers. All’Atalanta non ha spazio e si era già parlato di un prestito a gennaio. Gli orobici l’hanno pagato “appena” 9 milioni più bonus, all’incirca la stessa cifra che Preziosi ha versato per Shomurodov. Sarebbe quindi un obiettivo conforme ai parametri della società. Una voce evergreen è Mario Balotelli. Il 31nne si è appena liberato dal Monza e lo scorso agosto sembrava a un passo dall’ingaggio sotto la Lanterna. Non se ne fece nulla ma stavolta il matrimonio potrebbe finalmente consumarsi. Super Mario era la spalla ideale di Mattia Destro ai tempi delle giovanili dell’Inter e c’è un che di suggestivo nel ricomporre la coppia nell’inverno delle loro carriere.
Chiaramente sono ancori nomi da inizio estate. Se pure le trattative s’infittissero chiaramente non arriveranno tutti e due. L’unico partente da rimpiazzare e buco nell’avanguardia era Scamacca, ed è stato colmato proprio da Buksa.
Nato il 15 gennaio 2003, proviene dal Wisła Cracovia di cui è il più giovane marcatore di sempre. Solo 3 gol e 2 assist in 21 partite nell’ultima stagione, ma bisognerà tenere conto che si sta parlando di un 18nne. Il Guardian l’ha inserito nella lista dei migliori sessanta talenti nati nel 2003. Non è ancora stato ufficializzato, così come i dettagli dell’operazione, ma se Preziosi non si fa degli scrupoli dell’ultimo minuto sul suo aspetto sarà la giovane promessa da usare come rincalzo.
Il calciomercato del Genoa, passato e contenziosi
Da contraltare per un futuro più sereno, le ombre del passato che si agitano. Il calciomercato del Genoa di Preziosi ha sempre visto torbidi coi procuratori e anche coi club, soprattutto sudamericani. Dalle tante battaglie nei tribunali è uscito spesso sconfitto. Alla serie si vanno aggiungere altri 4 casi infelici.
Il club ha perso infatti 4 contenziosi su 4, tutti per morosità nei confronti di club dell’America Latina, con ingiunzione a saldare entro 45 giorni le spettanze.
Il tutto rivelato in un’inchiesta pubblicata da Calciomercato.com, rilevate dal sito ufficiale della Fifa tra le decisioni del Players’ Status Committee: riguardano i contenziosi con il Belgrano per Cristian Romero, con l’Atlético Huila per Kevin Agudelo, col Chapecoense per il portiere Jandrei, e con il club brasiliano della Ferroviaria per Galeazzi che gioca nella Primavera rossoblù.
I singoli casi
In sintesi, su Romero il giudice ha ritenuto che il Genoa non dovesse pagare tutto in un’unica rata come riteneva il Belgrano, ma che non abbia comunque versato abbastanza tra il 31 agosto 2019 e il 31 ottobre 2020.
Quasi 1 milione e 300 mila € è invece quanto da versare all’Atletico Huila per Agudelo, praticamente l’intero importo. Per Jandrei invece restano da pagare “appena” 150 mila a fronte di un acquisto da 2 milioni e mezzo. Per Galeazzi invece non sarebbe stata pagata all’incirca la metà della cifra concordata, ovvero 175 mila € su 350 mila.
Il Genoa ha sostenuto di non aver avuto abbastanza liquidità per far fronte ai suoi impegni nei tempi stabiliti a causa del Covid. Il giudice però ha ritenuto che la giustificazione non fosse attendibile perché i ritardi nei pagamenti sono stati precedenti allo scoppio della Pandemia.
Di questo quartetto mentre Galeazzi è ancora una promessa della primavera, Romero è già stato ceduto alla Juventus e poi dalla Vecchia Signora all’Atalanta, garantendo una plusvalenza sui bilanci e teoricamente un incasso sui 30 milioni di €, poi de facto ridimensionato dal contestato re-acquisto di Sturaro per 18 milioni. Jandrei è tutt’ora di proprietà, è in prestito all’Athletico Paranaense e per ora in rossoblù ha giocato una sola partita. Agudelo è quello che ha fatto il giro più strano.
Agudelo insperata chance da sfruttare?
Nella stagione 2019-20 non è stato quasi mai utilizzato dal primo allenatore dell’anno, Andreazzoli. Si è messo in mostra sin dalla prima partita del successore Thiago Motta. È stato ceduto alla Fiorentina in prestito con obbligato di riscatto a determinate condizioni che sembrava praticamente definitivo, all’incirca una dozzina di milioni. Non si è però concretizzato ed è stato girato in prestito semplice allo Spezia, dove ha disputato una buona stagione da trequartista esterno e falso nueve. Gli Aquilotti volevano tenerlo in riva al Golfo dei Poeti ma sembra destinato a tornare alla “Superba”. Teoricamente potrebbe essere un asset molto utile ma sembra destinato a partire a causa del pressing del Cagliari. Se così fosse il Genoa praticamente lo avrebbe dato per venduto tre volte prima ancora di averlo comprato. Ciò da perfettamente l’idea del modus operandi di Preziosi. Davvero non c’è modo di star tranquilli con lui al timone, in un senso o nell’altro.