Dopo aver consolidato la propria leadership in Serie A, non finiscono le notizie importanti in casa Juventus, ma stavolta sul fronte mercato. Infatti, secondo quanto riportato da Gianlucadimarzio.com e nonostante la smentita di mister Sarri, sembra essere ormai certa un’importante operazione che vede coinvolti i bianconeri e il Barcellona, e in particolare i rispettivi reparti mediani: il brasiliano Arthur Melo ha dato il suo assenso al passaggio a Torino, com Miralem Pjanic pronto a compiere il percorso inverso.
Una volta limati gli ultimi dettagli, le società ufficializzaranno il tutto, creando un precedente unico nella storia del calcio: i due giocatori infatti, saranno i primi nell’era post covid-19, a terminare la stagione sapendo di essere già “promessi” a un’altra squadra. Uno scambio che sicuramente non ha solo importanza prettamente tecnico-tattica, ma anche per quanto riguarda i rispettivi bilanci. Stando alle indiscrezioni, la Juventus, oltre al bosniaco valutato crca 60 milioni, verserà nelle casse dei blaugrana altri 10 milioni più 5 di bonus, valutando Arthur, quindi, 75 milioni complessivi. E ora starà ai rispettivi allenatori trovargli la giusta collocazione in campo.
Pjanic regista giusto per il Barça, Arthur per rinverdire il centrocampo bianconero
Nonostante sia ancora saldamente in testa al campionato e in piena corsa Champions, quest’anno il gioco del Barcellona ha molto risentito di quel giro palla nella linea mediana che il solo De Jong non poteva garantire. Ecco allora l’idea Pjanic, che dall’alto dei suoi 22 gol e 35 assist in bianconero è pronto a completare una squadra già di per sè fortissima. Le geometrie e la fantasia del bosniaco, chiamato al riscatto dopo le ultime stagioni non pienamente convincenti, consentirà al tecnico Setien di provare una grande varietà di soluzioni in base all’avversario da affrontare.
Anche in casa Juventus il problema più grosso è stato proprio il centrocampo, non sempre all’altezza della situazione soprattutto a causa dei numerosi infortuni occorsi a Kedhira, Matuidi e compagni. E vista anche la carta d’identità e il vantaggio dell’Inter nella trattativa Tonali, la soluzione Arthur era sicuramente la migliore per quanto detto all’inizio e per le grandi doti di interdizione e inserimento. In ottica gol e assist l’ormai prossimo ventiquattrenne deve ancora crescere (solo, rispettivamente, 4 e 6 in due anni), ma vista la grande abilità di Sarri nel lavoro sui giovani centrocampisti, vedi Allan e Jorginho a Napoli, sicuramente l’investimento non può che essere azzeccato.
Resta, per l’immediato futuro, l’incognita mentale. Sono diversi gli appassionati e gli addetti ai lavori che si interrogano sulla reale concentrazione che potranno avere Pjanic e Arthur da qui a fine campionato, ed è anche da stabilire un loro eventuale passaggio prima o dopo la fase finale di Champions League prevista per agosto. Ma certamente, vista la posta in palio, sarà loro dovere dare il massimo a prescindere dalla maglia indossata.