Incredibile colpo di scena a Firenze: Gaetano Castrovilli non sarà più un giocatore della Fiorentina e parte alla volta dell’Inghilterra. Una sorpresa di questo calciomercato, con la Serie A che saluta uno dei suoi numeri 10.
Castrovilli lascia la Fiorentina e va al Bournemouth
Così in una serata di inizio agosto le strade di Gaetano Castrovilli e della Fiorentina si separano, con l’azzurro pronto a volare verso la Premier League. Un acquisto lampo da parte degli inglesi del Bournemouth, che già a gennaio volevano strappare Nicolò Zaniolo alla Roma. Il club inglese sborserà alla viola ben 12 milioni di euro più eventuali bonus. La Premier League ci strappa così un altro giocatore dopo Hojlund, Tonali e Onana. Per Castrovilli sarà sicuramente un’occasione per riconquistare la fiducia di Mancini per l’Europeo di Germania che si svolgerà nel 2024.
Per Castrovilli forse un addio inaspettato quanto probabile, visto che nel 4-2-3-1 di Italiano probabilmente rimane chiuso dalla concorrenza di Sabiri, arrivato dalla Sampdoria, e anche dal neo arrivato Infantino, molto duttile sia da mezzala che nelle trequarti. Uno dei motivi che potrebbe aver condizionato la scelta di lasciar partire il ragazzo forse è anche la tenuta fisica, visto che tornava da un infortunio al crociato e anche da alcuni acciacchi.
Gaetano Castrovilli è stato sicuramente una delle sorprese degli ultimi anni della Fiorentina a partire dal 2019, quando in panchina c’era Montella che lo fece esordire a sorpresa contro il Napoli nel pirotecnico 3-4 del Franchi. Diventa simbolo del nuovo corso della viola – dopo un sacco di prestiti a Bari e Cremona – indossando una maglia pesante come la 10 di Antognoni. L’apice per uno che era cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina con il mito di una leggenda fiorentina. Poi l’infortunio al crociato nel 2022 che l’ha tenuto lontano e il rientro di quest’anno con il contributo alla cavalcata in Conference League con il gol agli ottavi contro il Lech Poznan. Nel mezzo poi un ruolo da comparsa nell’Europeo del 2021 con l’Italia di Mancini e i pochi minuti con il Galles.