Analizziamo le pagelle di Chelsea-Liverpool, finalissima della 62esima edizione della Carabao Cup. Una sfida infinita l’atto finale a Wembley, deciso al rigore calciato in curva da Kepa. Contesa intensissima, con occasioni clamorose da ambo le parti e ben 4 reti annullate per fuorigioco. Alla fine sono i Reds ad esultare, campioni per la nona volta nella storia, superando il Manchester City per numero di vittorie in totale (9 a 8). Protagonisti Mendy e Kelleher, autori di grandi parate.
Le pagelle di Chelsea-Liverpool
Prima di riportare le pagelle sulle prestazioni dei protagonisti di Chelsea e Liverpool, valutiamo la prova del direttore di gara.
Arbitro: Kavanagh 5,5 – Più che qualche incertezza sulla rete annullata a Matip su sussidio del VAR. Van Dijk è al di là della linea difensiva, ma non sembra influire nell’azione. Un errore che pesa sul suo giudizio e che non riscatta il resto delle decisioni per il fischietto classe 1985. Seguono le pagelle di Liverpool-Chelsea.
Pagelle Chelsea
Mendy 8 – Dovrebbe ritrovarsi una statua eretta in suo onore a Stamford Bridge. Miracoloso sul tap-in di Mané, altrettanto sulla frustata di testa di Van Dijk. Forse la sua migliore prestazione a Londra, esce per garantire più sicurezza alla lotteria dei rigori (119′ Kepa 5,5 – Non intercetta alcun rigore e spara in tribuna quello decisivo. Non è certo il suo mestiere, ma è un tiro che pesa).
Chalobah 6,5 – Il classe 1999 esce vincitore dal duello con Luis Diaz, leggendone preventivamente tutte le giocate. Tanta sicurezza, un futuro roseo per lui in Blues.
Thiago Silva 6 – Strepitoso il salvataggio sulla linea sul pallonetto di Salah, graziato dal VAR quando si perde Matip in marcatura. Un po’ in affanno quando Mané accende il turbo.
Rudiger 6 – Prestazione essenziale dell’ex Roma, che contiene al meglio Salah e rimane concentrato per tutto il match. Roccioso e dinamico quanto basta.
Azpilicueta 6 – Il capitano si spende al massimo della generosità, coprendo la fascia e non spingendosi troppo in avanti. Si arrende per un problema fisico (57′ James 6 – Vivacità sulla fascia, non eccelle ma garantisce una presenza in fase offensiva).
Kanté 6 – Come al solito è un diavoletto con tanta benzina in corpo, anche se a tratti leggermente più contenuto. Con una fisicità così alta della mediana del Liverpool, non è così semplice.
Kovacic 5,5 – Fumoso, l’ex Inter non accende la sua consueta qualità in mezzo al campo. Si fa vedere poco e finisce nel taccuino per un fallo evitabile. Non la sua miglior serata (106′ Jorginho 6 – Inserito per la lotteria dei rigori, fa il suo dovere).
Alonso 6 – Parte subito forte, perché Alexander-Arnold sbuffa un po’ per contenerlo. Più discese e cross interessanti, gara di corsa e abnegazione in entrambe le fasi.
Mount 5 – Stanotte si risognerà i due gol divorati, di cui l’ultimo clamorosamente, solo davanti a Kelleher. Bisogna essere più cattivi, specie in una finale di una competizione così importante (73′ Lukaku 6 – Si crea una buona chance e batte un rigore perfetto.),
Pulisic 6 – Lo statunitense ispira più giocate e sfiora la rete in apertura, gli manca il colpo del k.o. Gara comunque pienamente sufficiente, al centro della manovra d’attacco (74′ Werner 5,5 – Non apporta pericolosità, pestandosi un po’ i piedi con Lukaku).
Havertz 5,5 – Non facile la vita del falso nueve. Molto mobile, raramente trova spunti per pungere la difesa dei Reds, non sempre perfetta. Resta in campo poiché utile a livello tattico.
Allenatore: Tuchel 6 – Fa quel che può, tenendo botta alle ondate rosse, e non era scontato. Gioca la sua gara, sfiorando più volte la rete e appigliandosi ai prodigi di Mendy. La mossa di Kepa non è azzeccata, ma col senno di poi. Resta l’onore per essersi giocato tutto fino alla fine.
Pagelle Liverpool
Kelleher 7 – Non fa rimpiangere Alisson, compiendo almeno tre interventi decisivi. Rigore impeccabile, da centravanti consumato.
Alexander-Arnold 6 – Inizialmente fatica a limitare la vivacità di Alonso, tanto che è costretto a giocare una gara sulla difensiva. Col passare dei minuti prende fiducia e alza il suo baricentro.
Matip 6,5 – Il VAR gli cancella un gol da opportunista, che avrebbe premiato una buona fase difensiva dietro. Se si conferma a questi livelli, può veramente continuare a dire la sua (91′ Konaté 6 – Nessuna sbavatura in una fase più addormentata della partita).
Van Dijk 6,5 – Sfiora il gran gol, ma ha la sfortuna di ritrovarsi un Mendy in stato di grazia. Il Chelsea ha diverse occasioni, ma è il più solido in retroguardia. Un importantissimo acquisto il suo ritorno.
Robertson 6 – Anche lui più devoto alla fase di copertura, controllato da Azpilicueta prima e James poi. Non demerita, ma crea poco rispetto alla sua incisività.
Henderson 6 – Solita gara di sostanza per il capitano, a recuperare palloni e infondere la sua grinta in mezzo al campo (79′ Elliott 6 – Qualche peccato di gioventù qua e là, ma non trema di fronte a Kepa).
Fabinho 6,5 – Regia eccellente del brasiliano, che si concede anche il lusso di segnare con un cucchiaio. Il fulcro del gioco, pochissimi errori.
Keita 6 – Si ritrova a dover sostituire l’acciaccato dell’ultimo minuto Thiago Alcantara. Chiaramente la differenza si sente, però fa legna con costanza e esegue i suoi compiti (79′ Milner 6 – Con calma fa respirare il Liverpool, ci mette tanta della sua esperienza).
Salah 6 – L’egiziano gioca la sua solita partita di cambi di fronte e iniziative, ma è ben limitato. Avrebbe un’ottima chance, ma Thiago Silva gli strozza l’urlo in gola. Sa dare di più
Mané 6 – Si vede che non è una prima punta la stella senegalese, ma encomiabile l’impegno e lo spirito di sacrificio per la squadra. Esce dopo aver dato tutto (80′ Diogo Jota 6 – Bene dal dischetto, un po’ invisibile in avanti).
Luis Diaz 5,5 – Poco concreto, l’ex Porto ha pochi spunti, spesso disinnescato con efficacia. Gli mancano cambio di passo e imprevedibilità, due ingredienti fondamentali nel suo repertorio (97′ Origi 5 – Entra ma non brilla).
Allenatore: Klopp 6,5 – Porta a casa un altro trofeo, dopo una gara di sofferenza e resilienza. Non convince la mossa di Luis Diaz e i terzini risultano alquanto bloccati. La spunta però con i rigori e, ai punti, la mole di gioco creata è notevole. Tanta intensità, sempre crescente nel corso della gara. Ora in Carabao porta il Liverpool a guardare tutti dall’alto.