Carabao Cup, Manchester City-Liverpool (3-2): gol e spettacolo

0

Sempre loro, ancora una volta, una contro l’altra a contendersi un trofeo prestigioso. Nell’ultimo ottavo di finale di Carabao Cup, all'”Etihad Stadium” va in scena uno spettacolare duello tra Manchester City e Liverpool. Una partita ricca di gol, emozioni, sorpassi e rimonte che vede trionfare alla fine per 3-2 gli uomini di Guardiola. La detentrice in carica esce così di scena, soccombendo sotto i colpi sfavillanti dei padroni di casa, che ritrovano, tra gli altri, la classe di De Bruyne e i gol di Haaland. Lo scontro tra fuoriclasse, sia in campo che in panchina, ci consegna il miglior spettacolo possibile dopo la sosta dei Mondiali. E noi siamo qui per accompagnarvi in questo mirabolante tripudio di bellezza calcistica.

Carabao Cup, Manchester-Liverpool: i segreti del successo del City

A contendersi l’ultimo posto disponibile dei quarti della Carabao Cup ci sono i due acerrimi rivali, che negli ultimi anni hanno infiammato il calcio inglese, ovvero sia Manchester City e Liverpool. Due giocattoli perfetti continuamente ritoccati ad opera d’arte dai loro fini artigiani, che si dimostrano stima e rispetto tra abbracci e sorrisi in panchina e mosse tattiche sul rettangolo verde. La partita di questa sera, come sempre, ci presenta due versioni agli antipodi di queste compagini. 

Da una parte abbiamo la squadra di Guardiola, una macchina con congegni sempre precisi e funzionanti, arricchita anche da alcuni ingranaggi di nuova fattura. Complici le inevitabili assenze legate alla manifestazione qatariota da pochissimo conclusasi, il catalano lancia dal primo minuto il terzino destro classe 2004 Rico Lewis e la ventenne ala sinistra Cole Palmer. Vale la pena sottolineare quanto tali scelte si rivelino azzeccate. Il primo è un giocatore di grande velocità e molto attento in fase difensiva, ideale per tenere l’uno contro uno delle frecce del Liverpool. Il secondo, invece, ha tecnica e progressione da scatenare nella metà campo avversaria.

A rifulgere sulla freschezza della gioventù, però, è ancora una volta un ingranaggio particolare, un po’ più oleato degli altri. Si tratta di Kevin De Bruyne, l’unico ed insostituibile fulcro dell’impalcatura del Manchester City, nonché pedina fondamentale per costruire il successo sul Liverpool in questo ottavo di finale di Carabao Cup. Il belga disputa una partita totale e la squadra gli va dietro. Forsennato nella pressione, implacabile in possesso di palla. Dei 3 gol segnati dai padroni di casa, 2 riportano il suo nome nella casella degli assist. A gradire più di tutti il rientro dal Medio Oriente del centrocampista è il suo amicone Haaland, che al minuto 10 trova la rete del vantaggio. Cross perfetto dalla sinistra del numero 17 e anticipo feroce del 9 su un molle Gomez.

Carabao Cup, Manchester City-Liverpool (3-2): gol e spettacolo

Ritmo e intensità devastanti

Il Manchester City merita ampiamente la vittoria e l’approdo al turno successivo di Carabo Cup ai danni del Liverpool. La squadra di Guardiola si dimostra decisamente più continua nella ricerca del predominio territoriale e più intensa nell’azzannare l’avversario. Come sempre, il piano tattico è chiarissimo. Impostare dal basso, con una costruzione che coinvolge i due centrali, Rodri e i terzini che entrano dentro al campo. I Reds vengono attirati nel fluido movimento di palla dei Citizens e finiscono puntualmente per scoprirsi. A questo punto, si aprono gli spazi per attaccare la profondità o sfondare sugli esterni. Palmer e Mahrez rimangono larghi per dilatare la difesa, mentre le mezz’ali s’inseriscono nei corridoi intermedi.

Carabao Cup, Manchester City-Liverpool (3-2): gol e spettacolo

Persa palla, i padroni di casa non esitano un secondo e si fiondano con inarrestabile ferocia sui portatori avversari per riappropriarsene. Nel primo quarto d’ora, il Liverpool ci capisce veramente poco, stordito dagli assalti offensivi e stritolato dal pressing. La squadra di Guardiola è nettamente più pronta, più famelica e più vogliosa di portare a casa risultato e qualificazione. E se la prima rete è frutto di una superiore cattiveria, le altre due mostrano altri aspetti del dominio del City.

Nella ripresa, prosegue il copione della prima frazione. Anzi, gli uomini di Guardiola partono ancora meglio, ritrovando il vantaggio dopo appena 120 secondi. Stavolta è Rodri a pennellare l’apertura sulla sinistra, dove Mahrez mette in scena una magia delle sue, mandando al bar Robertson col controllo a seguire e piazzando il pallone nell’angolo alla destra di Kelleher.

Nonostante le difficoltà, il Liverpool risponde colpo su colpo, mantenendo questa sfida di Carabao Cup in equilibrio (almeno sul punteggio) e costringendo il Manchester City a ricominciare tutto da capo. Ma questo, ovviamente, non è un problema. Perché oltre a controllare la gara sia dal punto di vista tattico che tecnico, i padroni di casa hanno un qualcosa in più anche sul piano della concentrazione e dell’astuzia. Esemplificazione perfetta di questo aspetto è la dinamica del terzo gol. Palmer e De Bruyne battono rapidamente un corner, il belga disegna un altro traversone perfetto nel cuore dell’area, che viene insaccato di testa da Aké. Il difensore olandese gioca a nascondino con la difesa dei Reds, troppo concentrata sul lato forte, e sbuca alle sue spalle colpendo in assoluta libertà. Al minuto 58, Guardiola ripassa per la terza, ultima e definitiva volta in vantaggio.

Carabao Cup, Manchester City-Liverpool (3-2): gol e spettacolo

Carabao Cup, serata nera per il Liverpool contro il City

Dopo aver analizzato gli elementi chiave grazie a cui il City conquista l’accesso ai quarti della Carabao Cup, passiamo ora in rassegna la prospettiva della protagonista in negativo della serata, il Liverpool. Anche Klopp ha il suo bel da farsi per schierare la miglior formazione possibile. Dà fiducia ad un altro diciottenne in mezzo al campo, Stefan Bajcetic, e si affida all’esperienza di capitan Milner per sopperire alle assenze nel ruolo di terzino destro.

A differenza dei padroni di casa, però, gli ospiti appaiono come un circuito intermittente, che troppo a lungo tiene l’interruttore sull’off. Soprattutto difensivamente, dove i Reds fanno una fatica tremenda, commettendo una miriade di errori che apre le porte al divertimento dei ragazzi di Guardiola. E mentre il City sguazza in queste falle, il Liverpool prova a giocare di rimessa, fallendo. Il pressing asfissiante smorza i tentativi di ribaltare velocemente il campo e al tempo stesso non si riesce a fare più di 3 passaggi. Subito lo svantaggio, la squadra del tecnico tedesco deve riordinare le idee e cambiare strategia.

Meglio costruirsi degli spazi con una manovra più ragionata e che attenui il furore degli avversari. A tale scopo deve salire in cattedra la regia di Thiago Alcántara, ma anche i fuoriclasse davanti devono iniziare a salire di colpi. E così, pian piano, gli ospiti individuano un fazzoletto di campo dove possono far male. Si tratta dello spazio tra Aké e Laporte, sfruttando Salah. Soprattutto senza ricevere palla. Già, perché il difensore olandese, preoccupato della pericolosità dell’avversario, cerca di rimanergli sempre molto attaccato, anche a costo di allargarsi troppo. In quel buco, dunque, si aprono possibilità di inserimenti, come avviene al minuto 20, con Milner che confeziona l’assist per il gol del pari di Fabio Carvalho.

Carabao Cup, Manchester City-Liverpool (3-2): gol e spettacolo

L’ottavo di finale di Carabao Cup del Liverpool contro il Manchester City si gioca tutto così. E cioè, da un lato la caparbietà di sapersi rialzare. Dall’altro, una fragilità difensiva che cancella gli sforzi continui per tenere in bilico la partita.

Il crollo nella ripresa

Solo in un’occasione il tanto caro contropiede riesce a produrre una rete. Al minuto 48, esattamente 60 secondi dopo lo schiaffo preso da Mahrez. Il Liverpool riesce a segnare il 2-2 proprio con Momo Salah, con un appoggio comodo dopo l’accelerazione con assist di Darwin Núñez. Questo però sarà l’unico lampo dell’uruguayano, il grande assente ingiustificato della partita di Carabao Cup tra City e Liverpool. L’ex Benfica ha infatti sulla coscienza ben 3 gol, assolutamente alla sua portata, miseramente divorati

Carabao Cup, Manchester City-Liverpool (3-2): gol e spettacolo

Per tenere in piedi la baracca, Klopp deve chiamare in causa i pretoriani. Manda in campo Fabinho, Henderson e Keïta, ma è Kelleher che evita un passivo più pesante con un paio di interventi determinanti. L’unico baluardo rimasto, per quanto possibile, in piedi in una retroguardia sfasciata come un relitto. In una stagione tutta in salita, con 15 punti di ritardo in campionato dall’Arsenal capolista e il proibitivo ottavo di Champions contro il Real, il Liverpool perde una prima importante occasione per risollevarsi.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui