Maurizio Sarri è uno degli allenatori più chiacchierati e discussi negli ultimi anni in Serie A. La sua carriera da allenatore parte da molto lontano, con tanti anni di gavetta, sacrificio e duro lavoro. Da sempre una figura controversa, caratterizzata da un carattere duro, forte e meticoloso, capace di far conoscere il suo stile in tutte le categorie: dalla Serie D alla Serie A, passando per la Premier League.
La carriera di Maurizio Sarri: il percorso
Il tecnico nasce a Napoli il 10 gennaio 1959, ma trascorre molto tempo in Toscana, terra dei suoi genitori. Inizia la sua carriera da calciatore come terzino sinistro in seconda categoria, ma il lavoro da bancario non gli permette di impegnarsi maggiormente nel calcio. All’età di 31 anni, inizia ad allenare e lascia il calcio giocato a favore della panchina da allenatore. Nel frattempo, Sarri riesce ad affermarsi anche nel settore bancario, ma ad un certo punto sceglie definitivamente la carriera da tecnico. Si toglie subito la soddisfazione di ottenere una promozione nei dilettanti con la Sansovino. Proprio con questa squadra il tecnico toscano nell’ultima stagione (2003), viene soprannominato “Mister 33”, nomignolo che nasce dal fatto che il tecnico è solito ad insegnare ai giocatori la bellezza di 33 schemi!
Tra Serie C e Serie B
Il 9 luglio 2005, Sarri firma con il Pescara in Serie B e porta la squadra alla salvezza con ben 3 giornate d’anticipo. Nonostante sia ricordata piacevolmente dal tecnico, l’esperienza con la squadra abruzzese termina il 30 giugno 2006. Dopo neanche 4 mesi firma con l’Arezzo, che aveva da poco esonerato Antonio Conte. Con la squadra amaranto Sarri arriva ai quarti di finale di Coppa Italia, superando il Livorno, che militava in Serie A. Nonostante i buoni risultati ottenuti con queste squadre, la carriera del tecnico toscano stenta a decollare per il definitivo salto. Avellino, Verona, Perugia, Grosseto, Alessandria e Sorrento sono le squadre allenate da Sarri tra il 2006 e il 2011, sempre navigando tra Serie B e Serie C.
Empoli: un crocevia fondamentale
Il 25 giugno 2012 il tecnico toscano firma con l’Empoli. L’avvio nel campionato cadetto è disastroso, ma la squadra riesce a rimontare e arriva a giocarsi i play-off per la Serie A, perdendo solo la finale contro il Livorno di Nicola. Approdo nella massima serie solo rimandato, perché nella stagione 2013-2014 l’Empoli arriva secondo e si qualifica direttamente in Serie A. Nella stagione successiva, la squadra toscana viene considerata la rivelazione del campionato, non solo per la salvezza ottenuta con 4 giornate d’anticipo, ma anche per la qualità di gioco espresso.
Maurizio Sarri e la sua carriera: il grande salto a Napoli
L’11 giugno 2015 Sarri firma con il Napoli, nonostante lo scetticismo di alcuni tifosi e addetti ai lavori. La scelta di De Laurentiis viene ripagata da un sorprendente secondo posto e la qualificazione diretta alla Champions League. Sarri resta per ben 3 stagioni a Napoli e lascia un bel ricordo tra la tifoseria, che tanto l’ha amato in questo periodo di tempo. Nonostante l’assenza di trofei, il tecnico è ricordato per il record di punti in campionato (91) nella stagione 2017-2018 e per aver contribuito a far diventare Higuain il miglior bomber della storia della Serie A con 36 reti.
Un altro grande passo nella carriera di Maurizio Sarri: la Premier League
Il 14 luglio 2018 Maurizio Sarri si trasferisce al Chelsea. Si tratta di una novità assoluta per il tecnico, che prima di allora non aveva mai lasciato l’Italia. L’avventura londinese parte con alti e bassi, con più bassi che alti. Il processo di adattamento ad una nuova cultura, non solo dal punto di vista calcistico, è piuttosto lento e tortuoso per il tecnico, che arranca per tutta la prima parte di stagione. Nonostante le difficoltà iniziali, Sarri riesce a conquistare l’ambiente e la squadra, facendo assimilare sempre di più la sua filosofia di gioco ai giocatori. A fine stagione ottiene un terzo posto in Premier League e soprattutto la vittoria dell’Europa League contro l’Arsenal, vincendo 4-1 la finale.
Il ritorno in Italia
La buona stagione condotta in Inghilterra convince la Juventus, in quel momento “orfana” di Massimiliano Allegri, ad ingaggiare il tecnico nel giugno 2019. L’avventura a Torino parte bene, ma la sconfitta a Lione in Champions League nel febbraio 2020, accompagnata da un rapporto non idilliaco con lo spogliatoio e prestazioni altalenanti, fa riflettere la società, che comincia a nutrire dubbi sul suo operato. In quel periodo il calcio, come tutto il mondo, si ferma a causa dello scoppio della pandemia da Covid-19. Il calcio riapre i battenti in estate e la Juventus di Sarri vince il campionato, esattamente il nono di fila per i bianconeri e il primo assoluto di Sarri. Nonostante il titolo vinto, tra Sarri e la Juventus non c’è feeling e le strade si separano.
Lazio
Dopo un anno sabbatico, il 9 giugno 2021 Sarri viene annunciato alla Lazio. Nella sua prima stagione in biancoceleste, il tecnico toscano si piazza quinto in campionato ottenendo 64 punti.
La carriera di Maurizio Sarri: filosofia di calcio
Maurizio Sarri è considerato un tecnico moderno e all’avanguardia. Le sue squadre praticano tutte un calcio veloce, propositivo e votato all’attacco, con una difesa alta ma organizzata. Il palleggio è una costante nelle sue squadre, che sono ricordate per l’ordine tattico con cui scendono in campo. Il suo modulo preferito è il 4-3-3, che a seconda delle caratteristiche dei giocatori, può essere interpretato in diversi modi. Solitamente si costruisce dal basso e questo include la presenza di un regista basso in grado di gestire il pallone. Sono molto importanti i terzini, che devono essere capaci di interpretare bene entrambe le fasi e di triangolare con le mezze ali e gli esterni d’attacco, formando così le catene di gioco. Il centravanti può essere un numero 9 classico o un falso nueve (come Mertens al Napoli). Nell’esperienza a Empoli e a tratti anche alla Juventus, Sarri ha utilizzato anche il 4-3-1-2.
Dove potrà arrivare il tecnico con la Lazio?
Sicuramente è presto per dirlo, ma l’inizio convincente lascia ben sperare. Attualmente terza con 24 punti (sette vittorie, tre pareggi, una sconfitta) conta la miglior difesa (5 gol presi) e il terzo miglior attacco (23 reti).
Conoscendo l’esperienza e le qualità del mister, Lotito e i tifosi della Lazio possono veramente sognare in grande!