Caso Riqui Puig, l’ennesimo disastro di Koeman

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Cambio generazionale, stagione di transizione, nuovo ciclo. Il Barcellona si appresta ad affrontare la stagione 2020/2021 con gli occhi di tutta Europa puntati su di sé.

L’umiliazione rifilata dal Bayern Monaco in Champions nella passata stagione ha posto il paletto della svolta, della necessaria rifondazione. Setién esonerato, tutti in discussione e la vergogna da cancellare al più presto.

Questo il contesto in cui è stato chiamato in causa Ronald Koeman, discreta esperienza internazionale tra Eredivisie, Liga e Premier League ma non un grande nome da cui ripartire. L’atteggiamento del tecnico olandese, però, si è rivelato duro e a tratti affetto dall’arroganza di allenatori chiamati a costruire un ciclo avendo carta bianca. Dopo tanti nomi di spessore, Koeman esclude un probabile talento, il giovane centrocampista Riqui Puig.

L’epurazione di Koeman da Suarez a Puig

Il risultato del via libera del presidente del Barcellona Bartomeu nei confronti di Koeman porta all’addio fin troppo leggero di un centrocampista di classe come Ivan Rakitic, tornato al Siviglia per circa 10 milioni. Poi è la volta di Arthur, finito da noi in Serie A coinvolto nello scambio con Pjanic. Difficile non unirsi allo stupore e alle proteste dei tifosi catalani per lo scambio tra un giovane promettente e un centrocampista forte ma senza quel carattere e quella classe assoluta di cui ha bisogno il Barcellona dopo il “lutto sportivo” di Xavi e Iniesta.

La bomba, poi temporaneamente disinnescata, arriva col tormentone dell’estate, ovvero il possibile storico addio di Messi. L’argentino a sorpresa non lascia ma resta l’amaro in bocca, ulteriormente ribadito a seguito della ennesima cessione troppo leggere di Luis Suarez all’Atletico Madrid. Queste le parole di Messi:

“Avresti meritato un addio degno di quello che sei: uno dei più grandi giocatori della storia del club, capace di conseguire risultati tanto di squadra quanto individuali. Non avresti meritato ciò che ti hanno fatto, ma la verità è che a questo punto non mi sorprende più nulla. Ti auguro tutto il meglio in questa nuova sfida. Ti voglio bene. A presto, amico”

Caso Riqui Puig, l'ennesimo disastro di Koeman

Ma veniamo all’ultimo peccato di Koeman, forse non altrettanto grave quanto i precedenti, almeno non per ora. Parliamo di Riqui Puig. Ai più questo nome può non dir nulla, per chi segue giovani talenti e il modello della Cantera del Barcellona si tratta di un nome non da poco. Classe ’99, regista con grande visione di gioco e capacità a verticalizzare e dettare i tempi. Si ispira a Xavi e Iniesta, la storia calcistica gli dà ragione con la crescita nel vivaio catalano. Appena 21 anni ma ha già incominciato a far parlare di sé, ha già un estimatore in Gattuso, e si è fatto notare per qualche colpo con lo spazio concesso da Setién.

Il freddo fuori dal Barcellona

Insomma il ragazzo stava facendo il naturale percorso di crescita in club che puntano sul proprio vivaio. Eppure è bastato poco al neo-tecnico olandese per escluderlo dal proprio progetto. Riqui Puig si è addirittura espresso sui social in merito alla vicenda mostrando gli attriti iniziali:

“It’s okay to dislike someone, or even dislike someone for no reason. But it’s not okay to disrespect, degrade, and humiliate that person.”

La dose viene rincarata col passare del tempo:

“If I have to spend another season at Barça ‘B, I wouldn’t mind. Being on loan to another club, I won’t go. As my father says, it’s cold outside FC Barcelona”

Caso Riqui Puig, l'ennesimo disastro di Koeman

Le interpretazioni e i pareri in merito possono essere svariati, tra chi mantiene una linea dura che chiede rispetto assoluto ai giovani e chi, magari, è interessato a trovare la quadra di questo periodo del Barcellona. Che si parli di umiliazione e rispetto per Puig o per le modalità in cui è stato detto addio a Suarez fino a Rakitic che si toglie un sassolino dalla scarpa affermando che Vidal giocasse perché amico di Messi, la confusione in casa blaugrana è ai massimi storici.

Aggiungete una sconfitta impensabile per 8-2 con i grandi d’Europa e la prima vera esitazione di Messi dopo una carriera spesa in Catalogna. Cosa c’è dietro alla confusione e ai malumori palpabili del club di Bartomeu? Quale può essere il prodotto finale di questo mix di problemi? Le premesse non sono buone…

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