Il Napoli vola in Serie A e in Champions, anche grazie alla propria prima punta. Victor Oimhen è una delle forze trainanti di questa squadra. Gli azzurri però ha una lunga storia di bomber e goleador di razza. Oggi ci focalizzeremo su Edinson Cavani e i suoi anni trascorsi a segnare valanghe di gol con la casacca del Napoli sulle spalle. Nonostante l’uruguaiano sia rimasto all’ombra del Vesuvio per appena 3 anni, ha lasciato un’impronta indelebile. Con la sua partenza poi ha lasciato in dote 64 milioni, investiti per fare arrivare Gonzalo Higuain e continuare con un’ottima stirpe di prime punte eccezionali.
Cavani al Napoli: gol con i tre tenori
Il Matador arriva tra le fila degli Azzurri dopo 3 stagioni e mezza in Serie A, con la maglia del Palermo. Tra i rosanero aveva fatto intravedere molti bei colpi, senza, però, troppa continuità. L’operazione di mercato è un prestito oneroso di 5 milioni con riscatto, obbligatorio, fissato a 12. Prezzo che viene triplicato già dopo le prime partite: il Matador chiude la prima stagione con i partenopei con 26 gol e 5 assist in 35 partite di Serie A. Il merito di questo step-up è da attribuirsi principalmente a due cose: il cambio ruolo e i tre tenori.
Se il primo è merito di Walter Mazzarri che lo sposta da seconda punta/esterno a terminale offensivo vero e proprio, per gli altri due si è trattato di uno scouting di primissima qualità e la pazienza nell’aspettare i talenti presenti in casa. Cavani, Hamsik e Lavezzi diventano il simbolo di questa squadra pronta a lottare con tutti. Questo li porta a giocare partite offensivamente di altissimo livello. Un esempio è il 3-0 rifilato alla Juve con tripletta di Cavani. In quegli anni, però, la Juve era troppo forte, facendo man bassa di scudetti e il massimo che sono riusciti a portare tutti insieme è stata la Coppa Italia 2011/2012, con l’uruguaiano bomber del torneo (5 reti). Il trio dura appena due anni, visto il passaggio di Lavezzi al PSG. Cavani segue ha poi seguito il suo ex-capitano l’anno successivo, dopo aver conquistato il titolo di capocannoniere della Serie A 2012/2013.
La carriera di Cavani da Parigi a Valencia
A luglio 2013 Cavani lascia il Napoli, dopo 104 gol e 14 assist in appena 138 partite ufficiali, per 64,5 milioni per trasferirsi al PSG. Negli anni a Parigi, il Matador ha continuato a fare quello che sa fare meglio: una montagna di gol. Sotto la Torre Eiffel è arrivato a quota 200 reti in 301 partite prima di partire in direzione Manchester. Arrivato a parametro zero, e ricomincia da dove aveva lasciato: 17 gol nella sua prima stagione in Premier League. L’anno successivo a causa di problemi fisici e del poco spazio a causa del ritorno di Ronaldo, trova poco spazio e decide poi di non rinnovare il suo contratto con i Red Devils. La scorsa estate ha firmato un contratto con il Valencia, riuscendo a far scrivere il suo nome anche nei tabellini della Liga.
Il suo contratto scade alla fine della prossima stagione. Quel giorno potremmo anche assistere all’addio al calcio giocato di una delle prime punte più forti in Europa negli ultimi 10 anni.