Champions femminile, Barcellona-Roma (5-1): tripudio blaugrana!

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Il Barcellona femminile vola in semifinale di Champions travolgendo la Roma al “Camp Nou” con un sonoro 5-1. Le due squadre giungono a questa sfida davanti ad una favolosa cornice di pubblico con un carico di esperienze maturate all’andata. Le catalane premono sull’acceleratore e mostrano tutta la loro forza segnando una manita in poco più di 50 minuti. Le giallorosse, invece, non impiegano un’ora per affacciarsi dalle parti dell’area avversaria, ma vengono comunque travolte dall’uragano blaugrana

Riviviamo insieme la difficile serata della squadra di Spugna, il cui sogno europeo è infranto, ma ha lo stesso gettato un primo importante seme da cui, si spera, nascano frutti saporiti prossimamente. Ecco dunque il nostro racconto della sfida tra Barcellona e Roma femminile.

Barcellona-Roma femminile: una lezione di calcio delle catalane

Che quella in casa delle vice-campionesse d’Europa fosse una partita tosta, quasi impraticabile lo si sapeva già all’andata. Ciò nonostante, il Barcellona, forte della propria superiorità, scende in campo con un unico e chiaro intento: stritolare senza pietà la Roma femminile. Le ragazze di Giráldez sono come un bimbo innamorato e geloso del proprio giocattolo, il pallone, trattato con la consueta sapienza e col rigoroso mantra del palleggio a massimo due tocchi. Non si faticherà a comprendere, dunque, che il dominio territoriale e del possesso è quasi esclusivamente a tinte blaugrane.

Difesa altissima, terzini in avanti come se fossero ali aggiunte, inserimenti e movimento continuo delle centrocampiste e tanta, tanta qualità sugli esterni. A destra, Hansen fa letteralmente il vuoto, scherzando Minami come se fosse una ragazzina alle prime armi. La norvegese le va via a piacimento ed è letteralmente incontenibile. E se dal suo lato il Barcellona demolisce, su quello mancino colpisce in maniera decisa. Le 3 reti del primo tempo arrivano tutte da questa parte. Rolfö, che di regola parte da esterno basso, si rende autrice di una doppietta, finalizzando in entrambe le occasioni dentro l’area. Prima, all’11°, con un chirurgico e dirompente tiro. Poi, nell’ultimo istante del recupero, con un facile tap-in su assist della numero 10. Nel mezzo, al minuto 33, il gol del raddoppio di Mapi León, con una sventagliata improvvisa di collo interno dalla distanza che sorprende una non irreprensibile Ceasar.

Champions femminile, Barcellona-Roma (5-1): tripudio blaugrana!

Anche nelle sporadiche occasioni in cui non è in possesso di palla, il Barcellona dà l’idea della sua schiacciante superiorità nei confronti della Roma femminile. Un atteggiamento tattico eccessivamente votato all’attacco lascia, conseguentemente, parecchio spazio alle spalle. Questo però non si dimostra un problema, anzi. Le due centrali non hanno alcun timore di restare uno contro uno con una giocatrice brava ad attaccare gli spazi come Giacinti. La contengono e la dominano, nonostante la generosità della bergamasca. Così facendo, la squadra continua a stazionare tranquillamente nella metà campo avversaria, rendendo vani e sterili, allo stesso tempo, i tentativi giallorossi di ripartenza.

Cos’è cambiato per la Roma rispetto all’andata?

Con tanta sofferenza, una settimana fa la Roma femminile era riuscita a strappare una sconfitta di misura contro il Barcellona. La mezz’ora finale di quella sfida aveva lasciato moltissime impressioni positive, che potevano far ben sperare nel match di ritorno. In terra spagnola, la squadra di Spugna riparte dalla certezza tattica di un 4-3-3, che si trasforma in 5-4-1 in fase difensiva, alla quale partecipano attivamente anche gli esterni offensivi. In particolar modo Serturini, che deve dare manforte a Bartoli contro la pericolosità delle giocatrici catalane di fascia mancina. 

È pleonastico sottolineare che il piano è fallito, visto il roboante risultato. Tuttavia, come anticipavamo in sede introduttiva, qualche miglioramento si intravede. Le giallorosse cercano di rimanere compatte, provando a recuperare quanto prima il pallone per poi verticalizzare immediatamente verso le punte per sfruttare quello spazio a cui facevamo riferimento poc’anzi. Per spaventare efficacemente le ragazze di Giráldez, però, occorrono precisione e tempismo nelle rifiniture. Doti che purtroppo mancano alle centrocampiste di Spugna. Quella che sembra avere le idee più chiare è Giugliano, con un paio di aperture degne di nota, ma anche lei va spegnendosi nel corso del match. Le due ex illustri, invece, Andressa e Losada pagano forse la tensione e la pressione del ritorno in Catalogna. Sta di fatto, dunque, che non riescono a dare quella qualità e quel ritmo alla manovra di cui la squadra avrebbe bisogno.

Difensivamente, infine, la Roma appare come una preda sanguinante in un oceano pieno di squali affamati. La ferocia delle blaugrana non lascia scampo e si abbatte furiosamente ad ogni minimo segnale di debolezza. I salvataggi di Linari e le parate di Ceasar, stavolta, non bastano a impedire la catastrofe.

Barcellona-Roma femminile: in una partita finita dopo 50 minuti trova spazio un sussulto giallorosso

Il terzo gol preso a pochi istanti dal duplice fischio che separa i due tempi è la mazzata definitiva che stende la Roma. Meno di 60 secondi dopo, infatti, nonostante i 15 minuti di intervallo per riordinare le idee, alla ripresa delle operazioni, arriva anche il poker. A segno va Oshoala, su assist dell’irrefrenabile Bonmatí su un ennesimo inserimento sulla martoriata fascia destra. Chiude definitivamente i giochi Patricia Guijarro con un colpo di testa da calcio d’angolo.

Champions femminile, Barcellona-Roma (5-1): tripudio blaugrana!

La partita si appresta ormai ad essere poco più di un allenamento per il Barcellona femminile, con la Roma col morale a pezzi a fare da sparring partner. L’esercizio di stile delle catalane viene interrotto da un guizzo giallorosso, firmato sugli sviluppi di una rapida ripartenza da Annamaria Serturini. La numero 15, lanciata in verticale da Andressa, è bravissima a puntare Mapi e a spedire il pallone in buca d’angolo con un destro secco. Vana gloria, certo, ma rimane pur sempre la soddisfazione di aver segnato in uno degli stadi più prestigiosi al mondo.

Si tratta dell’ultimo sussulto delle ragazze di Spugna, che negli ultimi 20 minuti stringono i denti per scongiurare un passivo ancora più umiliante

Un’uscita di scena comunque a testa alta per la Roma?

Questa pesante sconfitta subita in casa di una delle contendenti al titolo fa e farà male ancora per un po’. Tuttavia, non toglie nulla alla straordinaria stagione e al favoloso cammino europeo delle capitoline (ricordiamo: debuttanti assolute!), che devono ora concentrarsi su alcuni obiettivi che possono coronare un’annata storica. Dal primo posto in classifica alla finale di Coppa Italia, la squadra di Spugna ha ampiamente dimostrato di essere il top club del nostro movimento femminile. Tuttavia, il gap con i mostri sacri del Vecchio Continente continua ad essere molto profondo, ma aver portato per due anni di fila almeno un club ai quarti di finale di Champions è un segno tangibile della crescita del calcio italiano. Tocca ora continuare su questa squadra, cercando di alzare sempre di più il livello tecnico e di consapevolezza.

Champions femminile, Barcellona-Roma (5-1): tripudio blaugrana!

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