Non poteva e non doveva essere un esordio di Champions League facile, ma alla fine la Roma femminile riesce a strappare un pareggio d’oro in casa del Bayern Monaco. Le giallorosse, sotto 2-0 nel primo tempo, riescono a completare una rimonta insperata grazie ad una seconda frazione miracolosa. Si conclude dunque 2-2 il match inaugurale della prima giornata del Girone C in Baviera, con le capitoline che si portano in dote l’orgoglio e la soddisfazione di una prova straordinaria, frutto di cuore, carattere, attributi e qualità. Quella espressa per lunghi tratti della gara e che nella ripresa ha trovato il giusto bilanciamento con la fame e il cinismo per concretizzare le occasioni costruite.
Non resta allora che addentrarci nelle pieghe di questa bellissima serata per il calcio femminile italiano col nostro racconto di Bayern Monaco-Roma.
Bayern Monaco-Roma femminile: l’amaro benvenuto delle padrone di casa
Che fosse una partita molto complicata lo si sapeva già al momento del sorteggio e la Roma femminile ha avvertito questa sensazione fin dalle primissime battute, quando c’è stato un totale assolo del Bayern Monaco. Le tedesche partono subito molto forte, assumendo l’iniziativa con una prolungata circolazione nella metà campo avversaria. Le giallorosse scendono in campo con la formazione-tipo, lasciando Greggi e Bartoli in panchina. Le ragazze di Spugna reggono la prima ondata e grazie all’intraprendenza di Haavi sulla destra mandano qualche segnale alle bavaresi.
Non tutte però sembrano viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda della norvegese, apparsa più pronta non solo tecnicamente, ma anche mentalmente. Più volte la si vede richiamare le compagne a essere meno timide per adeguarsi alla fisicità delle tedesche e al metro arbitrale. L’atteggiamento della classe ’92 lascia trapelare una sorta di tensione negativa che aleggia sulla squadra, bloccandola. Superato il primo quarto d’ora, i primi fantasmi cominciano a materializzarsi.
Elena Linari, protagonista in negativo del primo tempo
Il Bayern Monaco chiude sul doppio vantaggio la prima frazione sfruttando la fragilità emotiva più che tecnico-tattica della Roma femminile. Protagonista in negativo della prima metà di gara per le giallorosse è sicuramente Elena Linari. Il difensore della Nazionale rivela un’eccessiva ingenuità quando, al minuto 20, commette un fallo inutile sulla trequarti capitolina ai danni di Damnjanović, di spalle alla porta e a palla già scaricata. Sugli sviluppi del calcio di punizione, le padrone di casa vanno avanti (in circostanze di dubbia regolarità) grazie alla rete della stessa serba su sponda di Viggósdóttir.
La Roma ha comunque il merito di reagire bene allo svantaggio, aumentando subito sia l’intensità del pressing che la qualità del gioco. Feiersinger si rende protagonista di diversi recuperi, dai quali scaturiscono potenziali ripartenze, mentre Giugliano alza la propria posizione per apportare qualità negli ultimi metri. La più ispirata e pericolosa catena rimane però sempre quella destra col tandem Haavi-Di Guglielmo, a tratti imprendibili per la retroguardia bavarese. L’unica pecca per le giallorosse resta la poca incisività davanti. Giacinti profonde come suo solito grande impegno e generosità, ma non riesce a rimanere lucida nel momento di cogliere l’occasione. A sinistra, invece, Viens dà un grande contributo difensivo, ma né lei né Aigbogun riescono a replicare quanto fanno le compagne sulla fascia opposta.
Nonostante tutto, il primo tempo sembra ormai avviarsi al tramonto con un solo gol da recuperare. Purtroppo per le capitoline, però, proprio nell’ultimo dei 4 minuti di recupero, le tedesche tornano a colpire. Ancora una volta, la povera Linari mette uno zampino sgradito nella situazione, ma è vittima più della sfortuna che di un errore tecnico. La giocatrice toscana si ritrova infatti sulla traiettoria del tiro di Naschenweng e la sua deviazione risulta decisiva per beffare Ceasar e regalare la seconda gioia alle padrone di casa.
Un secondo tempo straordinario e la rimonta completata
Sotto 2-0, la Roma femminile non può dirsi totalmente insoddisfatta, perché si è resa viva, ha pagato per delle ingenuità, ma allo stesso tempo ha fatto capire al Bayern Monaco che non è conveniente gestire il vantaggio lasciando il volante della partita e mettendosi dietro ad aspettare.
Conscia di questo monito, la squadra di Straus approccia con l’intenzione di non badare troppo al sottile per chiudere la pratica. Le ragazze di Spugna provano a difendere con la retroguardia più alta per portar su il baricentro e organizzare un pressing più efficace. Quando però le bavaresi aumentano velocità e qualità del palleggio sono quasi inarrestabili e con Dallmann molto pericolosa a infiltrarsi tra le linee giallorosse. Nel momento di massima sofferenza, Ceasar tiene a galla le ospiti con una serie di uscite alte e una parata determinante e spettacolare su una conclusione rapida e ravvicinata nel cuore dell’area della solita Damnjanović.
Retto l’assalto, la Roma non smette di crederci e riesce finalmente a capitalizzare sull’eccessivo sbilanciamento del Bayern Monaco. Al minuto 58, Minami propizia un recupero a metà campo con un anticipo, lanciando il contropiede delle ospiti condotto da Giugliano. La capitana innesca subito in verticale Viens sul centro-sinistra. La canadese sfrutta lo spazio, controlla il pallone ed entrata in area brucia Grohs con un sinistro preciso. La partita è riaperta e l’inerzia è ora tutta a favore delle giallorosse.
Le bavaresi vivono un periodo di sbandamento dopo il gol e ritrovano il bandolo della matassa solo con i cambi che innestano forze fresche soprattutto davanti. Pur rischiando inevitabilmente qualcosa dietro, la Roma c’è, rendendo decisamente entusiasmante l’ultima mezz’ora. Spugna manda dentro Greggi al 71′ per avere gamba a centrocampo e al 77′ si gioca la carta Latorre davanti per tentare il colpaccio, spostando Haavi a sinistra e Viens come punta centrale al posto di Giacinti. La mossa si rivela vincente, ma prima di poter gioire le capitoline attraversano un istante di panico. Attimi di apprensione calcistica in cui Minami, con un salvataggio prodigioso sulla linea, impedisce a Lohmann di mettere a segno il colpo del ko al minuto 85.
L’epilogo di Bayern Monaco-Roma femminile
Quando insomma tutto rischiava di precipitare, ecco che arriva il guizzo finale che trasforma la paura in estasi. Al 90′, Viens si rende nuovamente protagonista con un altro spunto da campionessa, sfondando a destra e mettendo dentro un gran pallone. Sullo stesso si avventa Giugliano con un ottimo inserimento, ma la sua conclusione di prima intenzione viene respinta da Gorhs. Sulla ribattuta si precipita ancora la giovane centrocampista, che stavolta trova la rete del 2-2, completando la rimonta.
Le emozioni non finiscono qui, perché le capitoline vanno ad un passo dal vincerla nel recupero. Il colpo di testa di Bartoli su azione da corner viene però rigettato da Stanway a pochi passi dalla linea di porta.
La Roma esce a testa altissima da questa prima giornata di Champions femminile, dimostrando di poter tener testa a colossi come il Bayern Monaco. La squadra di Spugna ha valori tecnici e umani importanti, nonché mentalità e attributi idonei per restare a questo livello. Il primo grosso scoglio è stato affrontato al massimo e con straordinari risultati. Bisognerà ora continuare su questa strada per inseguire un sogno impervio, ma non per questo impossibile.