La Juventus batte lo Zenit San Pietroburgo per 1-0 grazie a una rete di Kulusevski. I bianconeri, dopo una partita tutt’altro che facile, si confermano così primi nel proprio girone a punteggio pieno. La squadra di Allegri può inoltre sorridere per l’imperforabilità della propria difesa, che le consente, al pari del Bayern, di tenere la porta inviolata in questa prima metà della fase a gironi. La qualificazione agli ottavi è sempre più vicina, considerando che due dei tre impegni del ritorno saranno da disputare in casa.
Muraglia russa
Nonostante la superiorità tecnica e un dominio pressoché totale per tutta la partita, la Juventus agguanta la vittoria solo nei minuti finali. Allegri schiera i suoi con un 4-3-3, dando fiducia a De Sciglio, schierato titolare da terzino destro, e ritrovando Morata dall’inizio. Lo Zenit scende in campo con una disposizione tattica speculare, ma con un atteggiamento decisamente opposto a quello degli avversari. I russi, infatti, giocano una partita prudente, sempre compatti e con tutti gli effettivi dietro la linea della palla, aspettando un errore della Juventus per ripartire in contropiede.
La tattica degli uomini di Semak si rivela sensata ed efficace, perché di fatto la Juventus non tira mai nello specchio della porta, nella prima frazione. Gli ospiti producono tanto possesso palla, ma decisamente sterile, perché il trio offensivo non riesce a essere innescato in situazioni pericolose. Il solo Chiesa prova ad a scardinare il muro russo, ma le sue conclusioni vanno lontane dalla porta di Kritsyuk.
La Juventus batte lo Zenit e si assicura la qualificazione
Nella ripresa, Allegri capisce che la squadra ha bisogno di forze fresche per cercare di velocizzare il gioco e sbloccare la partita. E così il tecnico livornese prova a dare un po’ di brio e vivacità ai suoi con gli ingressi di Cuadrado, Arthur e Kulusevski. Nonostante i nuovi innesti, l’uomo più pericoloso della Juventus è però McKennie. L’americano è l’unico a riuscire a scombinare i piani difensivi dei russi grazie al suo marchio di fabbrica: l’inserimento senza palla. E così va vicino al gol per ben due volte, ma senza riuscire a concretizzare.
Il tempo passa e, poco alla volta, lo Zenit sembra acquisire anche un po’ più di sicurezza, soprattutto dopo l’ingresso di Azmoun al posto di un evanescente e affaticato Dzyuba. Al minuto 86, però, la mossa di Allegri produce i suoi effetti. Kulusevski trova il gol del vantaggio grazie a un preciso colpo di testa che bacia il palo e s’insacca in rete. L’assist arriva da De Sciglio, che con l’ingresso di Cuadrado era stato dirottato a sinistra, dove sembra trovarsi decisamente più a proprio agio.
Dopo qualche apprensione nei minuti di recupero, la Juventus resiste e porta a casa una preziosissima vittoria.
Buone notizie per Allegri
Oltre ad avvicinare la qualificazione agli ottavi, la vittoria di San Pietroburgo regala alla Juventus altre note liete. In primis, l’ottima prestazione di McKennie, che sembra aver trovato la propria dimensione negli schemi di Allegri, nella posizione di mezz’ala destra. Il centrocampo a 3 consente alla squadra di essere sempre ben coperta e così l’americano può dedicarsi anche alla fase offensiva andando a riempire l’area.
Altra impressione positiva arriva dal già citato De Sciglio. Il terzino ex Milan, oltre a dimostrare una grande duttilità, potendo giocare sia a destra che a sinistra, sembra abbia acquisito maggiore coraggio e fiducia nei propri mezzi. Non è un caso se le ultime due vittorie della Juventus sono arrivate proprio da una sua giocata.
La Juventus può godersi il meritato primato ora che si entra in un importante momento della stagione, contando sul rientro di molti giocatori e su una acquisita solidità.