Champions League: Pepe segna, riscrive il record e supera Totti

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Continuare a fare la differenza e a riscrivere importanti traguardi anche all’età di 40 anni (quasi 41) non è affatto una cosa per tutti, ma per l’ex Real Madrid e attuale difensore del Porto in maglia numero 3 Pepe, invece, lo è eccome: di fatto, nel quarto turno dei gironi di Champions League andato in scena ieri sera, martedì 7 novembre, il portoghese classe 1983 ha siglato il gol del 2-0 contro l’Anversa, diventando ufficialmente il giocatore più anziano ad aver mai segnato una rete nella competizione europea e, di conseguenza, confiscando il record dalle mani di Francesco Totti. Le parole nel post-partita di Pepe sono un mix di emozioni e gratitudine.

Champions League, Pepe commenta il record: “E’ incredibile”

In una giornata piuttosto anonima di coppe internazionali di inizio novembre c’è anche stato spazio per un incredibile primato. Grazie alla rete messa a referto contro l’Anversa nella sfida di Champions League poi vinta 2-0 dal suo Porto, Pepe è diventato a 40 anni e 254 giorni il marcatore più anziano di sempre della competizione in questione, riscrivendo un record che adesso sarà decisamente difficile da replicare. Nel post-partita lo stesso ex Real Madrid si è lasciato andare ai microfoni con un commento piuttosto emozionante. Infatti, la mamma dell’abile difensore classe 1983 era presente allo stadio, in quanto avrebbe festeggiato il proprio compleanno.

Per Pepe, quindi, ha avuto un doppio significativo il gol realizzato in Champions League. Alla domanda dei giornalisti il numero 3 della retroguardia di mister Conceição ha ribadito: “E’ un giorno speciale perché era il compleanno di mia mamma. Le ho promesso che le avrei dedicato un gol. Essere qui alla mia età è una cosa incredibile. So bene che tra poco lascerò il calcio, ma darò il meglio di me per il Porto ogni giorno”. Non solo, perché in realtà adesso Pepe ha ancora a disposizione almeno altri due turni di gironi per provare a migliorare ulteriormente il proprio record. La cosa certa è che alcuni campioni non posso avere addosso l’etichetta di “giovani” o “vecchi”.

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