Champions, Roma femminile-Wolfsburg (1-1): pari prezioso

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Finisce 1-1 la sfida dello stadio “Francioni” tra Roma femminile e Wolfsburg valevole per la terza giornata della fase a gironi della Champions League. Un punto assolutamente prezioso per le giallorosse, che possono ritenersi soddisfatte per la prestazione e l’atteggiamento dimostrati contro un avversario decisamente forte. La partita si mantiene bella e intensa e viene decisa dalle due giocatrici con la maglia numero 9. Apre le danze la solita Giacinti, a segno per la terza volta consecutiva in Europa, dopo appena 3 minuti. Mezz’ora più tardi arriva il gol del pareggio delle tedesche firmato da Eva Pajor. Non mancano i momenti di difficoltà, specialmente nella ripresa. Ciò nonostante, le ragazze di Spugna resistono fino alla fine e continuano a mantenersi a parimerito in classifica proprio con la squadra allenata da Stroot. Scopriamo qualcosa di più sul match attraverso il nostro racconto di Roma femminile-Wolfsburg.

Roma femminile-Wolfsburg: avvio eccellente delle giallorosse

La sfida tra un’esordiente assoluta a livello di competizioni internazionali, come la Roma, e, invece, un’autentica istituzione del calcio femminile europeo come il Wolfsburg rischia di presentare un copione piuttosto scontato. E cioè, da un lato, una squadra sicura di sé, che approccia con intensità e determinazione, pronta a colpire nei punti deboli delle avversarie. Dall’altro, una formazione distratta, imprecisa e anche un po’ impacciata. Ebbene, il canovaccio della prima mezz’ora di gioco è proprio questo, ma con una importante precisazione da fare. A dominare nettamente il duello sotto tutti i punti di vista sono le padrone di casa.

E il vantaggio dopo appena 3 minuti ne è la dimostrazione lampante, nonché la fotografia di come mister Spugna abbia preparato la partita. Costruzione dal basso e ricerca immediata della profondità per sorprendere la disattenta retroguardia tedesca. Haavi punta la difesa, prova la conclusione che però viene respinta. La prima a fiondarsi sul pallone è sempre lei, Giacinti, che con grande prontezza e istinto da vera bomber calcia di prima intenzione col sinistro, mirando direttamente all’angolino basso. Frohms battuta e Roma in vantaggio.

Champions, Roma femminile-Wolfsburg (1-1): pari prezioso

Ad ispirare l’azione è un’assoluta protagonista dell’ottima prima frazione delle giallorosse. Si tratta del cervello delle capitoline, Manuela Giugliano, una lillipuziana che giganteggia a centrocampo tra le Gulliver tedesche. Con personalità e maturità si propone per costruire la manovra, non subendo affatto la marcatura personalizzata di Roord. Con estrema qualità e ottima visione di gioco, poi, innesca la velocità delle compagne offensive, amministrando con grande tranquillità e scioltezza il ritmo. Il tutto senza mai far mancare il proprio schermo a protezione della difesa.

Champions, Roma femminile-Wolfsburg (1-1): pari prezioso

Anche il reparto arretrato gioca il suo ruolo determinante nel contenere, per quanto possibile, un arsenale che presenta alcune delle giocatrici più forti d’Europa. Nonché colonne delle rispettive Nazionali. Tatticamente, la Roma femminile è disposta in maniera ottimale. Porta un pressing alto ed intenso e presta molta attenzione alle ali del Wolfsburg. A sinistra, la talentuosa Brand viene letteralmente annullata da una straordinaria Bartoli. A destra, invece, Huth non trova mai il guizzo decisivo.

Champions, Roma femminile-Wolfsburg (1-1): pari prezioso
Uno dei tanti scontri tra Bartoli e Brand in un duello stravinto dalla capitana giallorossa.

Il vantaggio acquisito, i pochissimi pericoli occorsi, una prestazione solida. Sembra tutto perfetto nel primo tempo delle giallorosse. Forse fin troppo. E infatti, dopo 30 minuti di ottimo livello, le ospiti cominciano a prendere coraggio, sfruttando due fattori determinanti.

Il Wolfsburg sale in cattedra

La Roma ha il demerito di non riuscire a sfruttare le occasioni potenziali costruite per raddoppiare. Inoltre, se le due giocatrici esterne vengono ben contenute, c’è una spina nel fianco difensivo con cui le giallorosse devono fare i conti. Si tratta della punta Pajor. La giocatrice polacca sfrutta gli inserimenti di Roord per andare a svariare su tutto il fronte. Una mobilità che, unita alla sua grande velocità e all’abilità nel dribbling, manda in tilt le duce centrali, in particolare Linari, alla quale va via con irrisoria facilità. 

Col proseguire della partita, la Roma femminile finisce per abbassarsi, anche a causa della crescente pressione del Wolfsburg. Al minuto 33, le ospiti colpiscono. Il movimento incontro di Roord porta fuori posizione Wenninger, creando così spazio per l’inserimento della numero 9. Questa, ricevuta palla in verticale, salta con un po’ di fortuna Linari e non lascia scampo a Lind con un destro a giro. Il punteggio torna in equilibrio, ma sposta l’inerzia della partita dalla parte delle tedesche.

Champions, Roma femminile-Wolfsburg (1-1): pari prezioso

Il secondo tempo di Roma femminile-Wolfsburg

Il ritrovato pareggio proietta il Wolfsburg verso un secondo tempo di grande pressione, relegando la Roma femminile a una prova di sofferenza e sacrificio. Per rinforzare il reparto offensivo e dare un segnale ancora più incisivo al match, Stroot manda subito in campo Jonsdottir al posto di Brand. Gli effetti della sostituzione producono subito i propri effetti. A differenza della stellina tedesca, la giocatrice islandese si dimostra molto più ispirata e comincia a fare il bello e il cattivo tempo sulla fascia mancina.

L’atteggiamento delle due volte vincitrici della Champions League è completamente opposto rispetto all’inizio di gara. La squadra prende possesso della metà campo giallorossa attaccando anche con i terzini. Le capitoline sono pertanto costrette ad abbassarsi e schiacciarsi a protezione della propria area di rigore. Le distanze tra attacco e difesa aumentano, con Giacinti che rimane isolata davanti. Haavi da una parte e Serturini, entrata al minuto 54 al posto di Glionna, dall’altra, devono dare manforte alle proprie compagne e riescono a farsi vedere in avanti solo con qualche sporadica ripartenza. Per di più infruttuose. 

La formazione ospite fa valere anche la maggiore fisicità e l’esperienza, mettendo alle corde le avversarie con interventi molto duri e creando pericoli sulle palle inattive. In questa situazione di gioco, emergono le insicurezze del portiere Lind, quasi a fotografare un momento della gara in cui la squadra non trova tranquillità. Per cercare di alzare nuovamente il baricentro delle sue, Spugna, al 72°, inserisce una punta di peso come Roman Haug al posto di Andressa. Il cambio porta i suoi frutti e consente alla Roma di respirare, scavalcando il centrocampo e appoggiandosi direttamente sulla norvegese. 

Negli ultimi 10 minuti, con un sussulto di orgoglio e complici alcuni spazi lasciati dalla sbilanciata formazione tedesca, le giallorosse rimettono la testa fuori. L’ingresso di Lazaro per una stremata Giacinti, vinta dai crampi, aggiunge ulteriore brio al reparto offensivo. Soprattutto, però, spegne l’intraprendenza del Wolfsburg. E così, dopo qualche difficoltà, arriva il triplice fischio che consegna un punto d’oro alle padrone di casa.

Prosegue lo straordinario cammino europeo

Essendo una novizia della competizione, la Roma femminile può vivere quest’esperienza senza alcun tipo di pressione o ansia da prestazione, come d’altronde dimostrato anche in questa sfida col Wolfsburg. Ottenere un pareggio contro una squadra che finora, tra campionato, Coppa nazionale e Champions, ha soltanto vinto la dice lunga sul livello di consapevolezza e maturità raggiunto dalla squadra giallorossa. Arrivati al giro di boa di questa fase a gironi, le ragazze di Spugna possono ritenersi ampiamente soddisfatte. I 7 punti conquistati tengono decisamente aperti i margini per una storica qualificazione ai quarti. Per raggiungere tale obiettivo, però, le capitoline dovranno dimostrare di essere solide mentalmente, andando a vincere le due partite contro Slavia Praga e St. Polten. Sulla carta le più facili, ma che proprio per questo nascondono insidie e presentano ostacoli più duri del previsto.

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