Chelsea-Liverpool (2-2): analisi tattica e considerazioni

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La prima domenica del 2022 in Premier League si conclude con uno spettacolare 2-2 tra Chelsea e Liverpool. Le due inseguitrici del Manchester City danno vita a 90 minuti di intensità ed emozioni continue, condite, ovviamente, da tanti gol, segnati tutti nel primo tempo. I protagonisti più attesi si prendono il proscenio, regalando grandi giocate di fronte ad uno Stamford Bridge gremito di supporters. Vediamo insieme quali sono i momenti più importanti di Chelsea-Liverpool attraverso la nostra consueta analisi tattica. Iniziamo, come sempre, dalle scelte iniziali di formazione dei due allenatori.

Chelsea-Liverpool (2-2): analisi tattica e considerazioni

I padroni di casa si affidano al consueto 3-4-2-1. Il terzetto arretrato davanti a Mendy è composto da Rudiger, Thiago Silva e Chalobah. A centrocampo, ritrova il posto da titolare Kanté per far coppia con Kovacic, mentre le corsie esterne sono affidate a Marcos Alonso e al capitano Azpilicueta. Pulisic e Mount agiscono, infine, alle spalle dell’unica punta Havertz, con buona pace di Lukaku nemmeno convocato.

I reds, guidati da Lijnders a causa della positività di Klopp, scendono in campo col 4-3-3. In porta c’è il secondo Kelleher, protetto dalla linea difensiva formata da Alexander-Arnold e Tsimikas terzini, con Van Dijk e Konaté centrali. In mezzo al campo, confermato Fabinho, con Henderson e Milner ai suoi lati. Davanti, l’inamovibile tridente delle meraviglie Salah, Jota, Mané.

Primo tempo: il Liverpool si porta sul doppio vantaggio, ma il Chelsea rimonta

Chelsea-Liverpool è una partita che regala momenti alterni di prevalenza dell’una sull’altra, che cerchiamo di evidenziare in quest’analisi tattica. Le due squadre si giocano tanto e la tensione si traduce in parecchi errori difensivi iniziali, che aprono la strada a occasioni monumentali da ambo le parti. E proprio su un errore di Chalobah, Mané, dopo appena 9 minuti, ha modo di portare i suoi in vantaggio. I padroni di casa, anche se colpiti quasi a freddo, reagiscono subito, schiacciando il Liverpool e dominando per 20 minuti. L’asse portante degli attacchi della squadra di Tuchel è rappresentato dalla ricerca degli esterni, con Alonso che funge quasi da attaccante aggiunto, dato che è sempre pronto a chiudere l’azione. Un ruolo fondamentale è poi svolto anche dal movimento delle due mezze punte Pulisic e Mount, col primo più vicino ad Havertz, mentre il secondo più largo sulla destra.

Dopo qualche difficoltà nell’uscire dalla pressione dei londinesi, il Liverpool riprende terreno. I terzini si alzano e danno maggiore sostegno alla manovra, ma sono soprattutto i movimenti di Henderson a creare problemi. Il capitano dei reds, infatti, si inserisce in area o si allarga sulla destra. In quest’ultimo caso, costringe la difesa del Chelsea a dilatarsi, consentendo a Salah di trovare una corsia più interna da poter attaccare. Ed è su quest’asse che gli ospiti trovano al minuto 26 il gol del 2-0. L’egiziano, infatti, arriva liberamente in area, sfruttando la distrazione di Rudiger e la chiusura in ritardo di Alonso, e beffa Mendy sul primo palo.

Chelsea-Liverpool (2-2): analisi tattica e considerazioni

Nella seconda metà del primo tempo, il Liverpool dà l’impressione di aver spento l’intraprendenza del Chelsea, ma non è così. I blues si riversano numerosi in avanti, rischiando di concedere pericolose ripartenze al velocissimo tridente avversario. La loro insistenza viene però premiata, perché negli ultimi minuti, recupero compreso, riescono ad agguantare il pareggio grazie al tiro da fuori di Kovacic e a Pulisic, imbeccato da una verticalizzazione di Kanté.

Secondo tempo: ancora emozioni e occasioni, ma nessun gol

Nella ripresa, è il Liverpool a cominciare meglio. Diogo Jota diviene il perno fondamentale delle ripartenze degli ospiti, grazie ai suoi movimenti a venire incontro. Il portoghese si abbassa molto per ricevere il pallone, fungendo in pratica da trequartista, ed è lui poi a verticalizzare per i tagli di Mané dentro al campo. Questa facilità di combinazioni riesce anche grazie ad una difesa del Chelsea molto alta e spesso male allineata. I londinesi provano, invece, a trovare spazi sulla corsia di destra con la premiata ditta Pulisic e Kanté. Il francese prende nelle proprie mani il comando delle operazioni a centrocampo, contribuendo col solito dinamismo e con le sue giocate in verticale.

I blues riescono così a riprendere il predominio del gioco, costringendo il Liverpool a difendersi con tutti gli effettivi e riuscendone a neutralizzare le ripartenze. La manovra dei londinesi si fa sempre più avvolgente e il lato forte rimane sempre quello destro, dove Azpilicueta spinge tanto, accompagnato dai movimenti ad aprirsi da parte di Mount. Vista la difficoltà dei suoi, Lijnders inserisce forze fresche a centrocampo, con Keita al posto di Milner, e in avanti, con Oxlade-Chamberlain per Jota. Tuchel risponde cambiando modulo con l’ingresso di Jorginho per l’acciaccato Chalobah. 

Chelsea-Liverpool (2-2): analisi tattica e considerazioni

Il Chelsea si ridisegna su un 3-5-2, con Azpilicueta che scala a fare il terzo dietro a destra e con Pulisic esterno a destra a tutta fascia. Davanti, Mount si accentra a far coppia con Havertz. Con l’americano costretto anche alla fase difensiva, il Liverpool individua quella zona come la più vulnerabile da poter attaccare. Così Mané si allarga, mentre Salah viene dentro al campo a cucire il gioco, e a supporto del senegalese si sovrappone Tsimikas. Negli ultimi 10 minuti di partita, il Chelsea riprende nuovamente campo, portando tutti gli uomini nella metà campo avversaria e serrando il Liverpool, costretto solo a spazzare il pallone il più lontano possibile. Nonostante l’incessante intensità, la partita si conclude sul 2-2, anche grazie alle parate dei due portieri.

Analisi tattica Chelsea-Liverpool: le considerazioni finali

Al termine di questa partita bellissima, in cui le due squadre sostanzialmente si annullano a vicenda, a uscirne davvero vincitore è il Manchester City. Entrambe vengono da un periodo non particolarmente brillante e un successo avrebbe sicuramente dato uno slancio importante. Le posizioni in classifica restano ovviamente invariate, ma si allunga a -10 e -11 il divario dalla squadra di Guardiola, con i reds che hanno però ancora una partita da recuperare.

Il Chelsea dimostra di avere spirito di reazione, andando per lunghi tratti alla ricerca del predominio del gioco. Particolarmente rilevanti sono le prestazioni di Kovacic che, oltre al bellissimo gol, combatte e fornisce tanta qualità al centrocampo dei blues, e del portiere Mendy, fondamentale con le sue parate a inizio secondo tempo. Tuchel deve però ancora fare i conti col caso Lukaku che ha tenuto banco nel periodo immediatamente precedente a questa delicata sfida. Il belga rimane comunque un giocatore importante, anche in vista dei prossimi impegni nelle coppe nazionali.

Il Liverpool può invece rammaricarsi per il doppio vantaggio sciupato e per non essere riuscito ad approfittare dei tanti spazi e ripartenze concesse dai londinesi. Salah e Mané tuttavia continuano nel loro momento fantastico e rappresentano due certezze assolute. Bene anche il secondo portiere Kelleher, che fa rimpiangere Alisson. Anche Klopp e il suo staff hanno il loro da farsi per cercare di riportare la squadra sulla via della vittoria, magari già dai prossimi impegni in Coppa di Lega ed FA Cup.

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