Ieri sera, allo “Stamford Bridge“, è andata in scena la gara di ritorno valida per le semifinali di ritorno di Champions League tra Chelsea e Real Madrid. Dopo l’1-1 dell’andata, la squadra di Tuchel, ha messo in mostra una fantastica prestazione, vincendo 2-0. I Blues sono stati superiori in tutti i settori del campo, mettendo alle corde gli spagnoli, e giocando a ritmi elevatissimi. Il Real di Zidane, non è riuscito a reagire alle giocate degli avversari. L’intensità e la qualità dei padroni di casa, sono alcuni dei fattori che nella serata di ieri, che hanno fatto la differenza. Ecco l’analisi tattica di Chelsea-Real Madrid.
Primo tempo: il Real gestisce il possesso, ma il Chelsea va in vantaggio
La prima frazione di gioco, è stata giocata a ritmi abbastanza elevati da parte delle due squadre. A chiuderlo in vantaggio, sono stati gli uomini di Tuchel, grazie al tap in vincente di Werner, dopo la traversa presa da Havertz.
Nonostante un possesso palla nettamente a favore degli spagnoli, i padroni di casa si sono resi molto più pericolosi dalle parti di Courtois. Chiara la preparazione della partita da parte dell’ex allenatore del PSG: chiudersi, per poi ripartire in contropiede. I giocatori del Chelsea sono andati a pressare alto, solo in fase di costruzione dal basso degli avversari, per poi compattarsi bene in difesa.
A causa dell’ottima difesa di posizione dei Blues, il Real Madrid è stato costretto a tentare un paio di volte il tiro dalla distanza. Con il centrocampo delle Merengues in difficoltà e senza idee, è stato il solito Benzema a dare un contributo prezioso in fase di non possesso. Il centravanti francese, infatti, si è “abbassato” spesso, per far “alzare” la squadra, favorendo gli inserimenti in area di rigore dei centrocampisti, e dialogando con loro. L’ex Lione, è stato l’unico della compagine spagnola, a creare problemi alla retroguardia avversaria, mettendo a dura prova i riflessi di Mendy.
I padroni di casa hanno giocato, invece, sugli errori degli avversari. Il pressing condotto sull’impostazione degli spagnoli, è stato quasi sempre efficace, grazie soprattutto al gran contributo di Kanté. Nelle ripartenze, i londinesi, hanno puntato soprattutto sul gioco sulle fasce. Havertz da una parte, Chilwell e Mount dall’altra, hanno dato filo da torcere a Sergio Ramos e ai suoi compagni di reparto. Nell’avviare i contropiedi, le verticalizzazioni di Jorginho, sono state fondamentali. La difesa a 3 messa in campo da Tuchel, ha gestito le sortite offensive del Real, con Christensen incaricato di difendere a uomo su Hazard. Efficace, in fase difensiva, il raddoppio sistematico su Vinicius.
Secondo tempo: Chelsea troppo sprecone, ma alla fine trionfa
Anche nel secondo tempo, sono molti gli spunti da prendere in considerazione in questa analisi tattica di Chelsea-Real Madrid. Dopo diverse occasioni create, e dopo tanti gol divorati, alla fine il Chelsea è riuscito comunque a vincere. La rete di Mount a 5′ dalla fine, ha chiuso definitivamente le speranze di rimonta dei ragazzi di Zidane.
Proprio come nel primo tempo, la compagine londinese ha sfruttato la velocità e l’intraprendenza dei suoi attaccanti. Le solite verticalizzazioni dei centrocampisti, e l’ottima pressione in fase di non possesso, sono state due delle armi principali che hanno permesso ai Blues di trionfare. Ancora una volta, Kanté è stato il migliore dei suoi, facendosi trovare dappertutto in mezzo al campo. Dai suoi recuperi palla, sono scaturiti entrambi i gol dei padroni di casa.
Nella seconda frazione, il Chelsea si è reso molto più pericoloso in fase offensiva. Con i Blancos sbilanciati in avanti alla ricerca del pareggio, i giocatori di Tuchel sono riusciti a sfruttare al meglio i contropiedi. I tagli in profondità di Werner, Havertz e Pulisic, le combinazioni nello stretto degli attaccanti, e il fattore Kanté bravo a creare sovrannumero in avanti, hanno creato grossi problemi ai difensori madrileñi.
Fin troppo anonimo è stato il secondo tempo dei Blancos. A causa dei pochi spazi lasciati dagli inglesi, le poche sortite offensive non hanno avuto alcun effetto. Nemmeno l’inserimento in campo di calciatori offensivi come Rodrygo e Asensio ha inciso. Il reparto difensivo degli avversari, è stato superiore rispetto ad una difesa del Real troppo molle, e parsa allo stesso tempo stanca.
La copertura degli spazi da parte dei giocatori del Chelsea in entrambi le fasi, ha fatto la differenza in questo incontro.
Chelsea-Real Madrid, analisi tattica: le considerazioni finali
Grazie al punteggio finale, il Chelsea ha raggiunto la finale di Champions League. Una vera e propria sorpresa in questa edizione. All’inizio, infatti, pochi avrebbero scommesso un euro sui londinesi in finale. In queste semifinali, gli uomini di Tuchel hanno dominato una squadra di veterani come il Real Madrid. Gli inglesi, nonostante una rosa con poca esperienza internazionale, ha dimostrato di meritare il passaggio del turno, sorprendendo tutti. La finale del 29 maggio tutta inglese contro il Manchester City, sarà sicuramente spettacolare.
Si conclude in semifinale, invece, il cammino delle Merengues. Dopo la buona prestazione dell’andata, la squadra di Zidane, non è riuscita a dire la sua, contro un Chelsea troppo superiore. Gli spagnoli, sulla carta, erano i favoriti per l’approdo all’ennesima finale, deludendo così le aspettative. I Blancos sono parsi allo stesso tempo, stanchi dal punto di vista fisico e mentale. I tanti infortuni di questa stagione, e la lotta al titolo di queste ultime giornate di Liga, hanno sicuramente inciso. Considerando la scadenza del contratto di alcuni leader della squadra, questa estate, la società dovrà decidere se attuare o meno una rivoluzione dell’organico. Rivoluzione questa, che potrebbe riguardare lo stesso Zizou, forse arrivato anche lui alla fine del suo grandioso percorso madrileño.