L’Atalanta ora è una delle realtà più belle del nostro campionato. Un modello che è partito dal basso e che ha saputo generare profitto per crescere e migliorare. Ricordiamo ancora il primo prototipo della Dea una volta tornata in serie A. Tra i vari Bonaventura, Denis e Consigli ce n’era uno più romantico di tutti: El Frasquito Maxi Moralez.
Maxi Moralez non va ricordato per l’altezza
La prima cosa che viene in mente una volta che si torna a parlare di Maxi Moralez è la sua statura. 157 cm per 57 kg dice il suo biglietto di visita. Come le cicatrici di Ribery questi dettagli restano in primo piano per anni. Il francese, lo sa, anche dopo aver vinto tutto.
Maxi Moralez non si può dire che sia stato un campione, che abbia vinto tanto quanto Ribery. Però quanto fatto vedere in campo bastava per rendere vuoto l’argomento dell’altezza. Era un punto di forza, addirittura. In un campionato fisico come la Serie A non è cosa da poco.
Infatti di Maxi Moralez bisogna ricordare come sia riuscito a far valere questa struttura corporea senza annaspare come quei giovani di talento ma ancora poco formati. Assieme a El Tanque German Denis riuscì a costituire una coppia d’attacco prolifica e divertente. I due si equilibravano, dai dribbling e l’agilità di Moralez al fiuto del gol dell’ex capitano della Dea.
Saranno 5 gli anni passati a Bergamo, segno che qualcosa funzionò e anche bene. In questi anni mette a segno 20 gol in 148 presenze, appunto preferendo gli assist a Denis. Memorabile fu il tributo di Federico Buffa nel racconto della carriera di Moralez. Diventò virale la spiegazione del suo soprannome, el frasquito. Ovvero un appellativo che deriva dai tempi argentini in cui i tifosi dicevano che il rumore del contatto tra il piede e il pallone, quando tirava, assomigliava a quello di una bottiglia stappata.
Ora quel rumore lo possono sentire i tifosi del New York City, in MLS, squadra dove milita dal 2017. A 34 anni ormai l’argentino è sul viale del tramonto, i palcoscenici sono meno prestigiosi eppure il ricordo di questo piccolo grande giocatore è ancora vivo nei ricordi degli atalantini. Questo nonostante la squadra, ora, sia al pari di una big e giochi la Champions League. Forse è vero che giocatori come Maxi Moralez non li dimentichi, quelle figure romantiche poiché particolari, conosciute per un motivo che rischia di oscurare l’intera persona.