La Conference League sta per concludersi con l’atto finale di Tirana, mercoledì 25 maggio. La Roma di José Mourinho avrà la opportunità di essere la prima squadra ad alzare il trofeo della neonata competizione contro il Feyenoord. In semifinale, gli olandesi hanno eliminato il Marsiglia, nettamente favorito. Andiamo ad analizzare vari aspetti della squadra olandese.
Feyenoord: il percorso in Eredivisie e Conference League
Il club del popolo in Eredivisie ha concluso la stagione in terza posizione, ben lontano dall’Ajax e PSV Eindhoven. Il piazzamento, nonostante la sconfitta interna per 1-2 contro il Twente, ha consentito l’accesso ai preliminari di Europa League. Terzo miglior attacco e seconda miglior difesa, il Feyenoord sembra ben lontano dai livelli dei lancieri per poter dire la sua per il titolo, a -12 dalla vetta. In Europa, tuttavia, il discorso potrebbe cambiare.
In Conference League gli olandesi hanno vinto il proprio girone senza registrare nessuna sconfitta, precedendo Slavia Praga, Union Berlino e Maccabi Haifa. Agli ottavi di finale hanno escluso il Partizan Belgrado con il risultato complessivo di 8-3. Successivamente, di nuovo i cechi dello Slavia Praga, estromessi per 1-3 in seguito del pirotecnico 3-3 della gara di andata. In semifinale, il già citato doppio confronto con i marsigliesi di Jorge Sampaoli, battuti 3-2 tra le mura amiche e 0-0 al Vélodrome. Un esito importante, contro una squadra di un certo spessore in ambito europeo.
Feyenoord-Conference League: i giocatori chiave
Il nome che spicca, anche per le voci insistenti di calciomercato, è quello di Marcos Senesi. Classe 1997, il difensore centrale italo-argentino fa del senso dell’anticipo e di una buona tecnica di base le sue doti di migliori. Da segnalare anche l’ala sinistra Luis Sinisterra. Il colombiano classe 1999 ha siglato 12 reti in 29 apparizioni in campionato, ben 6 su 10 gettoni in Conference. Un bottino niente male, per un esterno di attacco, abile nel rientrare e calciare, anche grazie a velocità e ottimo dribbling. In mediana è importante l’apporto di Orkun Kokcu. Buona visione di gioco e capacità di calciare da lunga gittata le sue migliori caratteristiche. A 22 anni da compiere a dicembre, ha attirato su di lui i fari del mercato e il valore si è alzato: 17 milioni di euro, secondo Transfermarkt.
L’allenatore
Arne Slot è il tecnico, in carica da luglio 2021. Fin qui, il suo bilancio parla di 52 panchine, contornate da 33 vittorie, 10 pareggi e 9 sconfitte. Dopo essersi fatto le ossa da allenatore con le giovanili dello Zwolle, è stato per due anni vice allenatore del Cambuur. La sua prima esperienza da capo coach è nel 2019/2020, sulla panchina dell’AZ Alkmaar, per poi essere esonerato il 5 dicembre del 2020 a causa di un tacito accordo proprio col Feyenoord. La difficile eredità di un certo Dick Advocaat, ora commissario tecnico dell’Iraq, è stata ben assorbita, grazie al terzo posto e alla conquista di una finale europea.
Precedenti e trofei internazionali
Se la Roma può vantare una ex Coppa delle Fiere (1960-1961) e una Coppa Anglo-Italiana (1972), la bacheca europea degli olandesi è certamente più ricca. Una Coppa dei Campioni vinta nel 1969/1970, nel decennio d’oro del calcio totale olandese. Quattro anni dopo, sarebbe arrivato un trionfo anche nell’Europa minore, replicato nel 2000/2001, con la denominazione di Coppa UEFA.
Due i precedenti tra le due squadre, e piuttosto recenti: nel 2015, doppia sfida per i sedicesimi di Europa League. Oltre alle note vicende di devastazione da parte dei tifosi olandesi, da rimarcare il passaggio del turno giallorosso. Partita di andata terminata per 1-1 e successo esterno per 1-2 al De Kuip, grazie alle reti di Ljajic e Gervinho, che era andato in rete anche nel primo round.
La formazione tipo
Feyenoord (4-2-3-1): Marciano; Geertruida, Trauner, Senesi, Malacia; Aursnes, Kokcu; Nelson, Til, Sinisterra; Dessers.