Conferenza Atalanta-Spezia, Gasperini: «Siamo concentrati»

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In attesa del ritorno degli ottavi di Champions League contro il Real Madrid la prossima settimana, l’Atalanta è attesa dall’anticipo in campionato contro lo Spezia: i nerazzurri di Gasperini (intervenuto oggi in conferenza stampa) cercheranno di tornare al successo dopo la sconfitta con l’Inter, arrivata al termine di una prestazione comunque molto positiva.

Atalanta-Spezia, Gasperini in conferenza: «Ci aspettano due gare importanti»

Le parole del tecnico orobico Gian Piero Gasperini alla vigilia della sfida: «Dobbiamo guardare al nostro percorso, è la strada per crescere e grazie alla quale abbiamo guadagnato posizioni in classifica e potuto giocare in Europa. È il nostro modo di interpretare il calcio per raggiungere nuovi obiettivi. Con l’Inter abbiamo perso, ma partite così ti lasciano comunque la soddisfazione.

Djimsiti è stato strepitoso, ma per me l’altra sera abbiamo fatto una straordinaria partita difensiva contro giocatori forti come Lukaku e Lautaro. Gosens non ha mai dato spazio ad Hakimi, ma di tutta la squadra. I 60 gol forse nascono da queste capacità di difendere. In queste gare l’episodio cambia lo svolgimento di tutto il match, noi dobbiamo essere bravi a giocare più tipi di calcio. Con lo Spezia sarà una partita diversa, ci saranno altre difficoltà. Comunque siamo soddisfatti: la squadra è concentrata, è sul pezzo e gioca un bel calcio».

Sui liguri: «Lo Spezia sta cercando la salvezza attraverso il gioco: è un bell’esempio, mi sono divertito a vederli giocare. Considero encomiabile quello che stanno facendo, vedo una bella squadra che sa gestire bene la palla e gioca con sicurezza. Andare a prendergli il pallone non è facile, bisogna essere organizzati. La partita dell’andata è stata forse la più brutta, arrivavamo dalla pausa delle nazionali, abbiamo avuto occasioni per vincerla ma non ci siamo riusciti. Real Madrid? Ci aspettano due gare importanti, in campionato ci sono tante squadre che si stanno giocando l’Europa. A Madrid sarà una partita secca, ma l’avversario è di grandissimo valore. Noi sappiamo interpretare al meglio le gare, ora pensiamo allo Spezia. Poi con il Real sarà da dentro o fuori».

Niente turnover in vista della Champions? «Non abbiamo bisogno di rifiatare»

Il tecnico non sembra intenzionato a fare turnover in vista del Real: «Non abbiamo bisogno di rifiatare, sembra che giocare a calcio sia un sacrificio. Io questo concetto proprio non lo capisco, idem i giocatori. Gli unici rischi possono essere gli infortuni. Zapata è da valutare: ieri stava bene e se è in condizione può giocare altrimenti lo porto in panchina. Sutalo e Hateboer sono fuori, per il primo i tempi di recupero non saranno immediati».

Gasperini sul gioco della sua squadra e la gestione economica del club: «Noi siamo l’Atalanta, non possiamo pensare di prendere giocatori a 80 milioni con contratti faraonici. Abbiamo il nostro standard e abbiamo già speso per quello che è il nostro target, ricordiamoci che siamo in un periodo di pandemia e la proprietà ha affrontato questa crisi. Romero, Pessina, Maehle hanno dato un contributo importante, i soldi aiutano ma non si può sforare. Altri hanno centinaia di milioni di debiti, ma evidentemente possono affrontarli. La sensazione nella sfida dell’altra sera è che siamo sembrati forti rispetto all’Inter prima in classifica.

È anche una forte motivazione, per noi quella dell’altra sera è una piccola vittoria, ti permette di pensare al futuro. Vincere a tutti i costi ti porta fuori giri, su questo cerchiamo di migliorarci. Io ho sempre cercato di fare il mio tipo di calcio anche per raggiungere la salvezza, altri fanno in un altro modo, ma non è che li disprezzo. L’importante è raggiungere l’efficacia, poter raggiungere l’obiettivo. In Europa bisogna fare un altro discorso, in generale chi vince la Champions è abituato a vincere e ad essere propositivo, forte».

Sull’eliminazione della Juventus dalla Champions: «Non sono sorpreso, in Europa squadre forti»

Gasperini sulla Champions League: «È una competizione durissima e nello stesso tempo fantastica. Messi e Ronaldo? Speriamo più in là possibile, ma prima o poi smetteranno. Poi ci sono Mbappé e Haaland, ma la Champions è l’espressione di squadra. È bello vedere nascere giocatori che andranno a sostituire i vari Messi e Ronaldo, con caratteristiche più fisiche. Noi la squadra che sta facendo meglio in Europa? Mi dispiace, perché vuol dire che le altre hanno fatto peggio. C’è anche l’Europa League, per il calcio italiano sarebbe bello portare più squadre avanti. La Juve eliminata? Non sono sorpreso, in Europa ci sono squadre forti. A volte c’è un po’ tanta presunzione qui in Italia nell’approcciarsi solo al nome. Il Real Madrid è una squadra di grandissimo livello, sono sfide rischiose e ti puoi anche far male, ma non abbiamo la paura di snaturarci».

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